Cosa devo guardare | Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni ⋅ Un libro di Maurizio G. De Bonis e Orith Youdovich

SCRITTO DA
Redazione CultFrame

Cosa esprime veramente un paesaggio? Quali valori contenutistici, estetici e formali comunica al fruitore? E come si colloca questo elemento nell’ambito dell’evoluzione delle arti figurative e visive tra XIX e XX secolo?

Queste sono le domande da cui è scaturita l’idea centrale alla base del volume Cosa devo guardare. Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni e alle quali Maurizio G. De Bonis e Orith Youdovich, grazie a uno studio critico e a un lavoro fotografico collegati tra loro, hanno provato a dare una risposta utilizzando come punto di riferimento creativo la fondamentale figura di Michelangelo Antonioni, cineasta che ha elaborato un concetto espressivo di paesaggio personale e innovativo, connesso a un’impostazione artistica di stampo filosofico.

I paesaggi di Antonioni si sono naturalmente collocati all’interno di un percorso, tra pittura, fotografia e cinema che, grazie al lavoro di altri autori visuali, ha trasformato la riproduzione descrittiva del mondo in contenitore metaforico di innumerevoli istanze poetiche.

CultFrame 03/2012

CREDITI
COSA DEVO GUARDARE. Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni / Autori: Maurizio G. De Bonis, Orith Youdovich / Prefazione: Sandro Bernardi / Postfazione: Simcha Shirman/ 148 pagine / 30 fotografie / Stampa duotone / Postcart Edizioni, Roma, 2012 / Prezzo: 12,50 euro / ISBN: 978-88-86795-79-1

INDICE DEL LIBRO

Prefazione
Sandro Bernardi

Introduzione
Maurizio G. De Bonis

CAPITOLO I
Paesaggio e figura umana.
Un percorso tra cinema e arti visive

CAPITOLO II
Michelangelo Antonioni.
Paesaggio, spazio urbano e figura umana

CAPITOLO III
Il grido
Il nuovo sguardo sulla realtà di Michelangelo Antonioni

CAPITOLO IV
Come devo vivere. Dialoghi visivi con il cinema di Michelangelo Antonioni.
Fotografie di Orith Youdovich

CAPITOLO V
Nascita ed evoluzione di un dialogo visuale con Michelangelo Antonioni

Postfazione
Simcha Shirman

Filmografia di Michelangelo Antonioni
Altri film citati
Bibliografia
Ringraziamenti

SUL WEB
Orith Youdovich – Il sito
Postcart Edizioni

NOTA BIOGRAFICA

Maurizio G. De Bonis è giornalista culturale, critico cinematografico e fotografico.
È segretario del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI e Presidente di Punto di Svista.
 È direttore responsabile di CultFrame – Arti Visive e membro della redazione di Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Dirige la rivista online CineCriticaWeb.
Ha curato mostre fotografiche per FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni), per Officine Fotografiche (Roma), per il festival Fotoleggendo (Roma) e per gallerie private.
Insegna nell’ambito del Master in Critica Giornalistica dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” (Roma) e nel corso di Visual Art presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (Roma).
 È autore del libro Immagine della memoria – La Shoah tra cinema e fotografia (Onyx Edizioni, 2007) e co-curatore del volume Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio Editori, 2009).

Orith Youdovich, nata a Tel Aviv, vive e lavora a Roma. Fotografa, curatrice, giornalista.
 Ha esposto le sue fotografie in varie mostre personali e collettive. Tra le più recenti Come devo vivere. Dialoghi visivi con il cinema di Michelangelo Antonioni (2010, Officine Fotografiche, Roma) e Correlazioni – dialoghi visuali sul paesaggio (2011, Galleria Gallerati, Roma). Dal 2000 è caporedattrice della testata giornalistica online CultFrame – Arti Visive e dal 2009 è direttore responsabile della rivista online Punto di Svista – Arti Visive in Italia.
Ha curato mostre nell’ambito di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma (Museo Andersen, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni) e Fotoleggendo (Roma). Nel 2005 ha curato il volume Fotografia Israeliana Contemporanea, edito da FPM Edizioni.

Condividi
Redazione CultFrame

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009