Observation Point. Mostra di Zoe Leonard a Londra

SCRITTO DA
Claudia Colia

Zoe Leonard è un’artista che, da molti anni, si occupa delle modalità di percezione e fruizione della realtà, registrando, al contempo, gli inevitabili cambiamenti sociologici e tecnologici della civiltà dei consumi, incluso lo slittamento della fotografia dall’analogico al digitale. Il suo approccio minimalista si focalizza su prodotti di massa (cartoline, bambole) o fa ricorso alla serialità per documentare dei cambiamenti (negozi chiusi, attrazioni turistiche).
Per la sua prima personale londinese, al Camden Arts Centre, la Leonard si è servita in maniera originale delle sale espositive, esplorando le alterne dinamiche di realtà e rappresentazione fotografica, attraverso tre diversi passaggi: esperienza, immagine, oggetto. La sala 3, solitamente caratterizzata da alti soffitti e vaste finestre, è stata tramutata in un’enorme camera oscura. La proiezione sulle pareti, resa possibile da un sistema di lenti inserite in un foro, rimanda ai visitatori l’immagine capovolta di Finchley Road, il cui ritmo di edifici, traffico e gru, si trasforma in un’esperienza sensibile e surreale. Nella sala 1, fotografie in bianco e nero, senza cornice, rivelano, in una gamma disparata di tonalità e consistenze, vari scatti del sole, ridotto qui ad un circolo bianco e nebuloso, unica costante al continuo mutare di clima e circostanze. La ripetizione seriale di queste foto, individuate per mezzo di date e indicazioni meteorogiche, sfida la regola di non puntare l’obiettivo direttamente verso il sole. La monocromia assume valenze concettuali, in cui la luce diviene un soggetto astratto, mentre il formato analogico, privo di ritocchi e rielaborazioni, trasforma ogni singolo evento in un reperto di archivio.

E all’idea di archivio si rifà l’installazione della sala 2. Ricollegandosi ad un’opera più grande, [“You see I am here after all” (2008)], “Survey” (2009) consta di un tavolo centrale, su cui sono disposte e impilate migliaia di cartoline d’epoca, collezionate tra mercatini e vendite online. Si tratta di vedute delle Cascate del Niagara, realizzate tra i primi del Novecento e in tempi più recenti. Come costrutti culturali e prodotti di massa, in auge prima dell’avvento di internet e della fotocamera digitale, le cartoline sono ricordo e testimonianza di una visita, ma, esaminate tutte assieme, tradiscono il convergere di diversi punti di vista in un’unica visione, che diviene cliché.

Con questa mostra, Zoe Leonard ci ricorda che la prospettiva da sempre possiede una forte valenza nel processo di costruzione del mondo. Al tempo stesso, l’artista ci dimostra come, il punto di vista di altri, possa influenzare radicalmente il nostro modo di vedere e percepire le cose.

© CultFrame 04/2012

 

 

IMMAGINI
1 © Zoe Leonard. Arkwright Road, 2012. Camera obscura installation: lens; darkened room. Courtesy Galerie Gisela Capitain and Galleria Raffaella Cortese. Photo: : Andy Keate
2 © Zoe Leonard. Survey, 2009-2012. 6266 postcards, table. Photo: : Andy Keate

INFORMAZIONI 
Zoe Leonard – Observation Point
Dal 31 marzo al 24 giugno 2012
Camden Arts Centre / Arkwright Road, London / Telefono: +44(0)20.74725500
Orario: 10.00 – 18.00 / Mercoledì 10.00-21.00  / Chiuso il lunedì / Ingresso libero

LINK
Camden Arts Centre, Londra

 

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Claudia Colia

Claudia Colia si è laureata in Storia dell’Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma e nel 2003 si è trasferita a Londra, dove ha conseguito un Master in Contemporary Art Theory presso il dipartimento di culture visive della Goldsmiths University. Si occupa di scrittura, critica e didattica dell’arte e collabora con diverse istituzioni museali londinesi. Ha recensito mostre per testate online e cartacee ed è corrispondente di attualità per la trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar. Dal 2006 fa parte della redazione di CultFrame - Arti Visive.

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