Graham Gussin. Animated Environments. Una mostra a Londra

SCRITTO DA
Claudia Colia

Siobhan Davies Dance Studios è uno spazio polifunzionale nel cuore di Elephant & Castle, che ospita eventi, classi di danza contemporanea, laboratori e mostre. La struttura originaria, una vecchia scuola di epoca vittoriana, è stata mantenuta nella nuova conversione, realizzata dall’architetto Sarah Wigglesworth, e funge da solido palinsesto, di mattoni e piastrelle, al diramarsi di spazi e diaframmi pieni di luce e aria.
Una scala collega vecchio e nuovo, un susseguirsi di strati di materiali di toni e consistenze diversi, dal legno chiaro, al vetro blu, dall’acciaio dipinto in colori acidi e vivaci, fino al tetto, dove poggiano le vele delle sale di danza, creando un senso di continuità e inclusione tra i vari ambienti. La concezione e misura di questo progetto architettonico è stata pensata in relazione al corpo umano, riproducendo le esperienze dinamiche e gravitazionali dei danzatori, adeguando gli spazi alle loro esigenze fisiche e mentali. L’edificio è anche un palcoscenico ideale per eventi e mostre di arte contemporanea, che, invece di restare confinati in un mero guscio espositivo, come avviene di solito in una galleria, vengono integrate nell’organismo ospitante, tramutandosi essi stessi in agenti.

Animated Environments è una serie in tre parti, curata da Charles Danby, che si propone di esplorare le dinamiche spazio-temporali espresse dalla fotografia, dal cinema e dagli eventi performativi. Giunta alla sua seconda fase, la rassegna interessa il foyer, le scale e i due piani dell’edificio, attualmente dando spazio ad un’antologia di vecchi e nuovi lavori dell’artista britannico Graham Gussin.

All’ingresso del centro si trova Transport (1994), un dipinto di largo formato, in cui la figura astratta altro non è che la trasposizione grafica della pronuncia sonora del titolo. Più avanti, Hum (2012) è un’installazione acustica, tramite la quale, un mormorio di crescente intensità, piove all’improvviso, sul visitatore, in maniera avvolgente e vibrante. I video Night Street Touch (2005) and Studio Touch (2005) trasmettono, invece, attraverso l’azione ripetitiva di mani colte nell’atto di toccare oggetti diversi, le sensazioni tattili dei vari elementi, raccontando le superfici a seconda della loro durezza, ruvidità, suono, Film Poster (2008) è una lista intrigante ed improbabile di titoli e crediti cinematografici. Stampata in formato locandina, su carta azzurra, è disponibile in varie copie, che i vistatori sono incoraggiati a portarne via con sé. Al piano superiore, poi, sei fotografie in bianco e nero si tramutano in sequenza cinematografica. Silver Form (2011) cattura un elemento di carta argentata, mentre danza nell’aria, assumendo le forme più diverse, spesso vagamente antropormorfe, fino a toccare terra.

Gussin dimostra una particolare fascinazione per le dinamiche psicologiche indotte dal cinema. E’infatti impossibile disgiungere suspence e drammaticità dalle narrative dislocate, che pongono in risalto particolari momenti, specifici punti nello spazio. Ed è indubbio come queste opere dimostrino tutte una valenza performativa, che ben si sposa con gli spazi e i valori dell’istituzione in cui sono situati.

© CultFrame 05/2012

 

IMMAGINI
© Graham Gussin. Silver Form, 2011
© Graham Gussin. Night Street Touch, 2005

INFORMAZIONI
Graham Gussin. Animated Environments / a cura di Charles Danby
Dal 4 maggio al 1 luglio 2012
Siobhan Davies Dance Studios / 85 St George’s Road, London, SE1 6ER / Telefono: +44(0)20.70919650
Orario: lunedì – giovedì 10.00 – 20.00 / venerdì e sabato 10.00 – 17.00 / domenica 10.00 – 14.00 / Ingresso libero

LINK
Il sito di Graham Gussin
Siobhan Davies Dance Studios, Londra

 

Condividi
Claudia Colia

Claudia Colia si è laureata in Storia dell’Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma e nel 2003 si è trasferita a Londra, dove ha conseguito un Master in Contemporary Art Theory presso il dipartimento di culture visive della Goldsmiths University. Si occupa di scrittura, critica e didattica dell’arte e collabora con diverse istituzioni museali londinesi. Ha recensito mostre per testate online e cartacee ed è corrispondente di attualità per la trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar. Dal 2006 fa parte della redazione di CultFrame - Arti Visive.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009