Evidentemente all’esordiente Gary McKendry La Talpa era piaciuto molto, ma la distanza con l’eccellente film del grande Alfredson è siderale. Tratto da un discusso racconto autobiografico dell’ex agente S.A.S. Ranulph Fiennes (cugino dei fratelli Fiennes attori), Killer Elite parte bene e si ammoscia altrettanto velocemente a causa di una scenggiatura ambiguamente farraginosa e di una regìa vacua ancorché presuntuosetta. L’ambientazione ad inizio anni ’80 vorrebbe donare alla pellicola quell’allure rétro così straordinaria ne La Talpa, ma che nel film di McKendry assume un sapore stantìo da rigattiere: roba vecchia con pretese di eleganza. Proprio come la presenza di De Niro, che dopo Ronin pare estratto da uno scatolone in soffitta come un polveroso addobbo destinato a conferire prestigio attoriale ad un filmetto davvero miserello. A tal punto che, nella dilagante mosceria, l’assoluta inespressività del roccioso Statham non disturba più che tanto, senz’altro meno dell’improbabile acconciatura di Clive Owen, ex agente depresso ed astioso.
Killer Elite pare un “bigino” della paranoia spionistica: mercenari, spie, agenti veri ed agenti finti, operazioni sotto copertura, sceicchi vecchi e malati, oscure trame politiche internazionali e società segrete che tramano nell’ombra, talmente tanta roba che, alla fine, tutto si riduce a noiosi spiegoni tra una scazzottata e l’altra. In una vicenda in cui “il più pulito c’ha la rogna”, si perde ben presto il filo delle motivazioni, ridotte a mero pretesto di un’azione “tutti contro tutti” nella quale le psicologie dei personaggi si riducono a stereotipi. Fotografia fredda ed atmosfere malinconiche non bastano a rendere interessante una pellicola che pretende di disegnare complotti internazionali, ma si riduce a botte da orbi tra i due antagonisti, a tal punto che la presenza degli stessi “Uomini Piuma” (i Feather Men che danno il titolo al romanzo”) rimane vaga ed ininfluente, giustificata soltanto con frasette pittoresche tipo: “non vogliamo sangue sulle nostre cravatte”. La sceneggiatura di Matt Sherring presume troppo e non viene certo aiutata dalla regìa di McKendry, sciatta ed anonima, preoccupato solo dei primi piani dei suoi lussuosi interpreti e di dimostrare che il cinema di genere può anche essere “roba d’autore”.
© CultFrame 06/2012
TRAMA
Quando il suo amico e mentore, Hunter, viene catturato, Danny Bryce – ex membro dello Special Air Service britannico – si trova costretto a rientrare in azione. La sua missione: vendicare la morte dei figli del sultano dell’Oman, ma per riuscirvi dovrà vedersela con una squadra clandestina di uomini spietati – i “Feather Men” – capitanati dall’astuto Spike, un ex SAS che non vede l’ora di combattere una nuova guerra.
CREDITI
Titolo originale: Killer Elite / Regìa: Gary McKendry/ Sceneggiatura: Matt Sherring dal romanzo “The Feather Men” di Ranulph Fiennes / Fotografia: Simon Duggan / Montaggio: John Gilbert / Scenografia: Michelle McGahey / Musica: Johnny Klimek, Reinhold Heil / Interpreti principali: Jason Statham, Clive Owen, Robert De Niro, Dominic Purcell, Aden Young, Yvonne Strahovski, Ben Mendelsohn, Grant Bowler / Produzione: Omnilab Media, Ambience Entertainment, Palomar Pictures / Distribuzione: Key Films / Paese: U.S.A., Australia, 2011 / Durata: 116’
LINK
Sito ufficiale del film Killer Elite di Gary McKendry
Sito italiano del film Killer Elite di Gary McKendry
Filmografia di Gary McKendry
Key Films