Un giorno speciale. Un film di Francesca Comencini

SCRITTO DA
Claudio Panella

Tratto dal romanzo Il cielo con un dito di Claudio Bigagli, attore dedicatosi anche alla scrittura, e sceneggiato dalla regista con Giulia Calenda, Un giorno speciale è un film destinato a far discutere, tanto più per il fatto di essere stato presentato in Concorso alla 69° Mostra di Venezia.
Francesca Comencini ha già firmato numerose opere di finzione e documentarie dedicate al nostro paese e al mondo del lavoro e deve aver pensato che questo soggetto le poteva permettere di raccontare la vita di due ragazzi sullo sfondo di un paese in grave crisi economica e morale.

Per poter reggere praticamente da soli un intero film, i due personaggi interpretati da Filippo Scicchitano (già visto in Scialla!) e dall’esordiente Giulia Valentini avrebbero dovuto essere davvero indimenticabili. Invece, purtroppo, la nostra cronaca recente è piena di ragazze che cercano la protezione di un onorevole per sfondare nel mondo dello spettacolo e di ragazzi che trovano un lavoro (l’autista) grazie alla segnalazione di un prete. E non si può dire che scrittori e registi abbiano sinora ignorato questi fenomeni.
Inoltre, il viaggio della coppia dalle periferie al centro della capitale non riesce mai a sorprendere: quasi tutti gli episodi che si susseguono nel film sono prevedibili e vengono abbandonati prima di risolversi completamente (Marco si sarà fatto tatuare oppure no? Come sarà riuscita Gina a lasciare indenne il negozio d’abbigliamento?) e anche degli interpreti ancora più talentuosi o simpatici dei due giovani attori avrebbero faticato a risultare irresistibili.

Pare che il film sia stato girato e montato in pochissime settimane ma questo non può riguardare gli spettatori, che, messi di fronte a un’opera che sembra essere stata scritta e realizzata in modo deliberatamente approssimativo e sconclusionato, cercano di capire quale sia il senso profondo della pellicola.
Forse l’autrice intende esprimere il fatto che i giovani di oggi possono solo essere raccontati con un misto di affetto e di amarezza, che sono vittime di genitori che impongono loro i propri sogni (come la madre della protagonista) e li costringono a umiliarsi pur di ottenere qualcosa che a loro non è stato concesso? Che un giorno “speciale” è in realtà un giorno qualunque in un paese di precari (in cerca di raccomandazione) e di corrotti (approfittatori)?

La leggerezza (per non dire la vacuità) di molti dei passaggi della giornata che i due protagonisti trascorrono insieme è stata forse accentuata allo scopo di rendere più duro, per contrappunto, il finale in cui la protervia dell’onorevole ristabilisce le regole del potere da cui i ragazzi erano sfuggiti solo per qualche ora?
Il film sconta anche il confronto con un’altra opera, riuscitissima nella sua semplicità, che racconta la giornata trascorsa forzatamente insieme da due giovanissimi. Si tratta de L’intervallo di Leonardo Di Costanzo, presentato a Venezia nella sezione “Orizzonti” ma che non avrebbe sfigurato nel Concorso principale: gli anni di lavoro sulla sceneggiatura e di laboratorio con i ragazzi dei quartieri spagnoli tra cui sono stati selezionati i due interpreti (uno dei quali compare curiosamente anche nel cast di Un giorno speciale), la scelta di una location originale e la realizzazione accurata  sono tutti elementi di cui nell’ultima opera di Francesca Comencini si sente la mancanza.

© CultFrame 09/2012 – 10/2010

 

TRAMA
Dopo il liceo artistico Gina è determinata a diventare attrice e perciò accetta di chiedere una raccomandazione a quello che forse è un lontano parente di sua madre, che siede in Parlamento. La macchina con cui questi la manda a prendere è guidata dal neo-autista Marco, coetaneo della ragazza, al primo giorno di lavoro. I due avranno modo di conoscersi e confrontarsi sulle rispettive aspirazioni.

 

 

CREDITI
Titolo: Un giorno speciale / Regia: Francesca Comencini / Sceneggiatura: Francesca Comencini, Giulia Calenda, Davide Lantieri dal romanzo Il cielo con un dito di Claudio Bigagli / Fotografia: Luca Bigazzi / Montaggio: Massimo Fiocchi, Chiara Vullo / Scenografia: Paola Comencini / Musica: Ratchev & Carratello / Interpreti: Filippo Scicchitano, Giulia Valentini / Produzione: Palomar / Distribuzione: Lucky Red / Paese: Italia, 2012 / Durata: 90′

LINK
CULTFRAME. Lo spazio bianco. Un film di Francesca Comencini di Eleonora Saracino
Filmografia di Francesca Comencini
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito 

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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