Dal 6 al 15 dicembre 2012 si terrà a Torino il Sottodiciotto Film Festival, manifestazione il cui programma non si limita ai dieci giorni delle proiezioni per il pubblico ma si estende nell’arco di tutto l’anno con seminari, laboratori e visioni per le scuole di ogni ordine e grado del territorio piemontese. Al di là delle sezioni competitive riservate ai prodotti audiovisivi realizzati dalle scuole, il programma conta quattro retrospettive, due omaggi, numerose anteprime e focus tematici.
La prima retrospettiva è dedicata al regista irlandese, ma statunitense d’adozione, Jim Sheridan che incontrerà il pubblico giovedì 13 alle ore 21,30 nella sala 2 del Cinema Massimo prima della proiezione di Nel nome del padre (1993). Di Sheridan si potranno vedere quasi tutti i lavori: dal debutto con Il mio piede sinistro (1989), che valse l’Oscar a Daniel Day-Lewis e a Brenda Fricker, a Il campo (1990) con Richard Harris e John Hurt, da The Boxer (1997) in cui Day-Lewis recita un pugile membro dell’IRA al doloroso e personale In America – Il sogno che non c’era (2002), da Get Rich Or Die Tryin’ (2005), su e con il rapper 50 Cent, fino a Brothers (2009) in cui Tobey Maguire interpreta un reduce dell’Afghanistan che torna a casa mentre la famiglia lo credeva morto.
La seconda retrospettiva, organizzata in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, è dedicata all’attrice, e ormai anche regista, Sandrine Bonnaire che sarà in città venerdì 7. All’incontro con i curatori della rassegna seguirà la proiezione di J’enrage de son absence (2012), secondo lungometraggio firmato da Bonnaire dopo il documentario Elle s’appelle Sabine (2007), incluso anch’esso nel programma. Pialat, Rivette, Varda, Téchiné, Depardon, Chabrol, Leconte, Sautet: ripercorrere tutte le tappe della carriera di questa interprete permette di (ri)vedere un pezzo di storia recente del cinema francese e non solo, basti pensare a Verso sera (1990) di Francesca Archibugi in cui la giovane Sandrine duetta con Marcello Mastroianni.
La terza retrospettiva omaggia il grande artista dell’animazione Michel Ocelot (incontro il 14 alle ore 20,30, Massimo 3) di cui si vedranno sia i corti che i lungometraggi, tra cui i recenti Les contes de la nuit (2011) e Kirikù et les hommes et les femmes (2012). Infine, la quarta retrospettiva è per Salvatore Mereu, il cui lavoro ha saputo raccontare le età della vita con grande poesia. Esordiente nel lungo con Ballo a tre passi (2003), il regista sardo ha raccontato in Sonetàula (2007) una storia di formazione sullo sfondo della Seconda guerra mondiale ambientata in provincia di Nuoro riscuotendo poi grande successo alla Mostra del cinema di Venezia 2012 con un lavoro intelligente e scanzonato come Bellas Mariposas. Mereu sarà al cinema Massimo durante la serata del 15.
A quasi un anno dalla scomparsa, il festival ricorda Tonino Guerra e il suo rapporto con l’animazione attraverso il lavoro di un gruppo di registi russi legati al festival di Krok con cui l’artista intrattenne nel tempo rapporti di collaborazione e amicizia: Andrej Chržanovskij, Natal’ja Dabiža, Aleksandr Petrov, Sonja Kendel’, Jurij Norštejn, Igor’ Kovalev, Valentin Ol’švang, Michail Aldašin, Liza Skvorcova. Altro omaggio viene reso invece a una giovane autrice, Mia Hansen-Løve, di cui si vedranno tutti i lavori da Tout est pardonné (2007) all’ultimo Un amour de jeunesse (2011). L’incontro con gli spettatori avverrà nella serata di lunedì 10.
Tra le anteprime più attese si conta Everyday di Michael Winterbottom che tramite il linguaggio del documentario televisivo mostra cinque anni nella vita quotidiana di una famiglia in cui il padre è in prigione e la madre deve assumersi da sola la responsabilità dei quattro figli. Dopo essere passato a Cannes, arriva a Torino anche The we and the I, l’ultimo lavoro di Michel Gondry, che ha seguito l’ultimo giorno di scuola di un gruppo di liceali del Bronx. Si vedranno inoltre Emir Kusturica nelle vesti di uno dei protagonisti del film franco-greco Nicostratos il pellicano (2011) di Olivier Horlait; il cartoon Sammy 2 e, di tutt’altro genere, il franco-belga-canadese Le jour des corneilles ispirato a Il ragazzo selvaggio di Truffaut e con la voce del compianto Chabrol prestata a uno dei personaggi. Passeranno sugli schermi torinesi anche La cinquième saison, visto a Venezia, Rebelle con cui la giovane Rachel Mwanza si è aggiudicata il premio come migliore attrice alla Berlinale 2012 e l’ultima trasposizione de La guerra dei bottoni (2011) con Eric Elmosnino nei panni del maestro Merlin.
A duecento anni dalla nascita di Charles Dickens, Sottodiciotto dedica allo scrittore un programma speciale: il festival si aprirà infatti con l’anteprima di Grandi speranze di Mike Newell con Helena Bonham Carter nella parte di Miss Havisham e Ralph Fiennes in quella di Magwitch. Inoltre, sarà proiettata una copia restaurata del primo David Copperfield (1911) in versione musicata dal vivo. Omaggio anche alla casa di produzione Lanterna Magica nel suo trentesimo compleanno.
Due saranno i fili conduttori tematici della manifestazione di quest’anno: l’identità di genere e la poesia contemporanea. In collaborazione con il Servizio LGBT della città, saranno proiettati il tedesco Transpapa (2012) di Sarah Judith Mettke su una ragazzina che dopo il divorzio dei genitori viene a conoscenza del cambiamento di sesso del padre e Morire come un uomo (2009) di João Pedro Rodrigues su una persona transgender che medita il cambiamento di sesso. Il collettivo Sparajurij – che pubblica la rivista internazionale di scrittura “Atti impuri” (www.attimpuri.it) – ha invece organizzato un programma di eventi legati alla poesia performativa.
Per tutta la settimana alcuni membri del collettivo tra cui lo slammer Sergio Garau terranno una serie di incontri laboratoriali per avvicinare i ragazzi dai 16 ai 20 anni all’arte della poesia orale. Il 13 dicembre è prevista l’anteprima nazionale del documentario britannico We are poets (2011) su un gruppo di giovani inglesi invitati a partecipare alla Poetry Slam Competition di Washington, la più grande gara di poesia performativa al mondo. Alle 15, prima della proiezione, i partecipanti ai laboratori saranno protagonisti di un poetry slam i cui vincitori si batteranno sabato 15 nella gara che vedrà la partecipazione di performer navigati come Luigi Socci e Stefano Raspini. La stessa sera si esibiranno fuori concorso anche il campione mondiale di Poetry Slam Harry Baker e lo scrittore Aldo Nove, presentati da Sparajurij. Tutte le proiezioni sono gratuite.
© CultFrame – Punto di Svista 12/2012
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Sottodiciotto Film festival – Il programma dettagliato delle proiezioni