Jennifer Lynch, figlia di David (regista di Velluto Blu, Mulholland Drive e Inland Empire), ha scritto il romanzo Il diario segreto di Laura Palmer, poi ha girato il film Boxing Helena e adesso al Torino Film Festival 2012 ha presentato il suo nuovo lungometraggio Chained.
Si tratta di un thriller duro, interpretato da Vincent d’Onofrio, che uscirà direttamente in dvd e blu-ray. Abbiamo chiesto alla regista i motivi di questa scelta.
Ci dobbiamo necessariamente abituare. Anche questo è un tipo di distribuzione. Possono vedere e comprare un film milioni di persone. In fondo, perche no?
Lavorerebbe per la tv? La tv potrebbe sostituire il cinema?
Certo che lavorerei per la televisione. Negli ultimi anni il mondo della tv sta mostrando più coraggio. Prendete ad esempio Breaking Bad – Reazioni collaterale (serie televisiva americana trasmessa in Italia su Rai 4. n.d.r.). Quello sì che è un evento televisivo con le palle!
Il suo film è estremamente voyeuristico. Nel 1954 Alfred Hitchcock con La finestra sul cortile ci ha detto che il cinema è l’arte voyeuristica per eccellenza. Credi che continui ad essere cosi anche oggi?
Oh! Rear Window (La finesta sul cortile) con Viale di tramonto (regia di Billy Wilder, n.d.r.) sono i miei vecchi film preferiti. Non so se il cinema continua ad avere queste caratteristiche, ma per me (e solo per me) sarà sempre cosi.
Ha chiamato il suo personaggio Bob, come il cattivo di Twin Peaks. È un caso?
Forse no, al livello inconscio. È anche vero che si tratta di un nome qualunque. Un tizio ordinario che guida un taxi. Doveva sembrare reale. E fare paura.
Ha chiesto a Vincent d’Onofrio di ingrassare per sostenere questo ruolo?
Macchè… lui mi ha chiesto di dimagrire e gli ho risposto di non osare perdere nemmeno un grammo della sua bellissima pancia.
© CultFrame 11/2012
Intervista realizzata in occasione della proiezione di Chained al 30° Torino Film Festival
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