William Klein + Daido Moriyama. Una doppia mostra alla Tate Modern di Londra

SCRITTO DA
Claudia Colia

Alla Tate Modern, una doppia retrospettiva, celebra il lavoro di due celebri fotografi di strada: William Klein e Daido Moriyama. L’idea che presiede all’allestimento vuole dimostrare come queste due potenti personalità artistiche, pur con le dovute differenze, mostrino stringenti punti comuni, sia nella loro descrizione del quotidiano, scevra da orpelli estetici, sia nel modo di raccontare in bianco e nero il flusso della vita delle metropoli. La mostra organizza, dunque, le opere dei fotografi in due personali parallele, con un grande spazio centrale, in comunicazione osmotica, con aperture non valicabili, da cui cogliere un assaggio dei lavori dell’uno e dell’altro, e carpire un modus operandi che si sovrappone, specie nelle diverse visioni di New York e Tokio.

William Klein era quasi quarantenne quando lasciò gli Stati Uniti per trasferirsi a Parigi, a studiare pittura. Quasi subito scoprì che la fotografia sperimentale e il film d’avanguardia erano il suo mezzo privilegiato. Tuffandosi nelle strade e lasciandosi catturare da uno sguardo, da un gesto, dalle ombre di un vicolo o dalle scrostature di un muro, Klein dava vita ai suoi lavori con entusiasmo e dinamismo rivoluzionari; nella sua pellicola su Broadway (1958), i neon colorati, i tagli veloci e i ritmi jazz, fanno già presagire gli accenti della Nouvelle Vague, mentre, i film e i documentari degli anni sessanta, catturano lo spirito e le contraddizioni di un’epoca di cambiamenti sociali, guerre e rivoluzioni. La carrellata patchwork di fotografie tappezza i muri di impressioni, dal ’68 parigino alle matrone romane, alle modelle narcise sui tetti di New York. Più avanti, l’uso dei media si confonde, le foto si fanno astratte, i dipinti rincorrono geometrie, i fotogrammi si coprono di vernice, assumendo la fisicità giocosa di un’astrazione che rompe gli schemi.

Da questo dilagare ludico dell’arte di Klein, il visitatore passa nel mondo nichilistico e ripetitivo di Daido Moriyama, il cui sguardo ossessivo e inquisitivo è una riflessione costante sul rapporto tra fotografia e mondo reale. Dopo una prima fase, meramente documentaristica, in cui Moriyama esplora le tradizioni e il folklore del Giappone, l’artista, ispirato dalla lettura di Jack Kerouac (On the Road, 1957) e James Baldwin (Another Country, 1962), si volge al viaggio, al racconto della realtà di strade e autostrade, alle impressioni urbane e suburbane di Tokio, alla ruvidezza di una New York, che, al contrario di quella di Klein, appare isolata, deserta, crudele. Negli anni ’80 Moriyama sofferma lo sguardo sulla poetica degli oggetti, in primi piani che ne dissolvono il contesto, esaltando, nei contrasti di luce ed ombra o nei colori saturi, le superfici e la consistenza, rievocando la bellezza lirica di un pattern, l’intensità dei detriti e delle forme del quotidiano. Al termine del percorso, si tenta di elaborare una tematica cara a Moriyama, quella della riproduzione (e ripetizione) delle immagini, attraverso le variazioni date da materiali e procedimenti diversi. Il cane randagio, immortalato nel 1971, è la quintessenza della solitudine, di una creatura ai margini, disconnessa dalla società e padrona della strada. Moriyama, negli anni, tornerà ossessivamente, più volte, a rielaborare questa immagine, fino ad indentificarsi con essa, intitolando la sua biografia Memories of a Dog.

Se affiancare per affinità visive e tematiche, i racconti in bianco e nero di Klein e Moriyama, sembra un’idea originale, tuttavia, l’opera del fotografo giapponese, introspettiva, silenziosa e di impatto meno facile, avrebbe probabilmente beneficiato di uno spazio personale, monotematico. L’ultima sala aiuta, mediante video-interviste, libri e cataloghi, a confrontare e riassumere i punti evidenziati dal percorso espositivo.

© CultFrame 10/2012

 

IMMAGINI
© Daido Moriyama, Misawa, 1971
© William Klein, Candy Store, New York, 1955

INFORMAZIONI
William Klein + Daido Moriyama
Dal 10 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013
Tate Modern / Bankside, Londra / Tel: +44(0)20.7887.8888
Orario: domenica – giovedi 10.00 – 18.00 / venerdì e sabato 10.00 – 22.00
Biglietto: £12.70

LINK
CULTFRAME. Visioni del mondo. Mostra di Daido Moriyama di Elisa Paltrinieri
CULTFRAME. Roma fotografie 1956-1960. Mostra di William Klein di Manuela De Leonardis
CULTFRAME. Un americano a Roma. Intervista a William Klein di Orith Youdovich
CULTFRAME. Parigi+Klein. Mostra di William Klein di Art Kovacs
Il sito di Daido Moriyama
Tate Modern, Londra

 

 

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Claudia Colia

Claudia Colia si è laureata in Storia dell’Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma e nel 2003 si è trasferita a Londra, dove ha conseguito un Master in Contemporary Art Theory presso il dipartimento di culture visive della Goldsmiths University. Si occupa di scrittura, critica e didattica dell’arte e collabora con diverse istituzioni museali londinesi. Ha recensito mostre per testate online e cartacee ed è corrispondente di attualità per la trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar. Dal 2006 fa parte della redazione di CultFrame - Arti Visive.

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