La retrospettiva di Juergen Teller all’Institute of Contemporary Arts di Londra, affianca lavori vecchi a nuovi, ed accoglie il visitatore in maniera inattesa e stupefacente. Sulle pareti, campeggia un immenso trittico, che ritrae Vivian Westwood nuda, distesa su un divano di velluto, dalle decorazioni sbiadite, con la pelle di seta illuminata dal flash, la naturalezza altera di una sovrana di altri tempi, e il pube fulvo da cui non si può sfuggire. Ai lati, due ritratti fragili e allusivi, entrambi in grande formato: un gattino, più piccolo di un vaso di fiori, perduto nella vastità di un giardino, e Kurt Cobain, ripiegato sulla chitarra, pochi tratti iconici e l’impugnatura che va oltre l’inquadratura, Al di là di questo gigantesco palcoscenico, che fissa il tono della retrospettiva, sfilano, intime e silenziose, le immagini che compongono la serie ‘Irene Im Wald’.
In questo lavoro recente, il bosco, con i suoi rami labirintici e le persone che lo attraversano. sono in un certo senso elementi non descrittivi, appaiono più come scatti casuali, o il resoconto confuso di una gita in famiglia. Assumono, tuttavia, una forte valenza narrativa, una volta assemblati in una griglia e accompagnati da un testo biografico, che invita lo spettatore a guardare al di là delle superfici, e ad essere partecipe della memoria. Il percorso espositivo è tutto un gioco sottile, tra grande e piccolo formato, tra intimi scatti e nudi umoristici o erotici, e si fonda sulla giustapposizione di opposti.
I nudi, che sono la firma irriverente e post-fashionista di Teller, vanno da una Kate Moss raccolta in una carriola ad una Victoria Beckham infilata in una borsa da shopping, le gambe scomposte che fuoriescono indossando scarpe improbabili, a firma Marc Jacobs. Il corpo è per Teller un oggetto da esplorare, in maniera giocosa e naturale, da ritrarre in pose diverse, a volte crude o imperfette. Il ventre enorme del fotografo, immortalato dall’Iphone, o le curve delicate di una modella distesa sul pattume, assumono lo stesso valore. L’intimità raggiunge l’apice nei palloncini che si affollano colorati e chiassosi sul corpo di un uomo, disteso nel suo letto di morte, o nell’abbraccio tra Bjork e suo figlio, immersi nei vapori di acque islandesi. C’è poi una stanza le cui pareti sono completamente tappezzate di lavori glamour di Juergen Teller: una carrellata-collage di tutta la sua carriera, continuamente in bilico tra l’insostenibile leggerezza della fotografia di moda e l’ambiguità carismatica della fotografia d’arte.
© CultFrame 02/2013
IMMAGINI
1 © Juergen Teller. From the series Irene im Wald, 2012
2 © Juergen Teller. Kurt Cobain. Berlin, 1991
INFORMAZIONI
Juergen Teller: Woo!
Dal 23 gennaio al 17 marzo 2013
Institute of Contemporary Arts / The Mall / Telefono: +44(0)20.7930364726
Orario: martedì – domenica 11.00 – 18.00 / giovedì 11.00 – 21.00 / Ingresso libero
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Institute of Contemporary Arts, Londra