Giunto alla sedicesima edizione, il Festival diretto da Gaetano Capizzi torna a Torino dal 31 maggio al 5 giugno, giorno in cui si festeggia il World Environment Day (WED), la Giornata Mondiale dell’Ambiente promossa da UNEP (United Nations Environment Programme). La manifestazione si inserisce anche all’interno degli “Smart City Days”, tre settimane di eventi dedicati al futuro sostenibile delle città, cui il cinema intende dare un suo contributo in chiave tanto educativa quanto artistica.
Il festival torinese propone oltre ottanta film presentati nelle consuete sezioni competitive e non, nazionali e internazionali. L’inaugurazione prevista per la sera di venerdì 31 maggio al Cinema Massimo è affidata all’anteprima italiana di The Fruit Hunters di Yung Chang, definito dagli organizzatori un “inno alla biodiversità” che racconta il variegato mondo dei “cacciatori di frutta”, appassionati che viaggiano in giro per il globo in cerca di frutti rari e perduti. Protagonista del film è l’attore americano Bill Pullman, noto interprete di pellicole hollywoodiane quali Strade perdute o Independence Day, ospite a Torino per battezzare l’apertura del festival e incontrare il pubblico italiano.
Nel programma del Concorso Internazionale Documentari (presidente della giuria è quest’anno Maurizio Nichetti) vi sono opere che intendono denunciare lo sfruttamento ambientale nei suoi numerosi aspetti, e non mancano pellicole che si annunciano sorprendenti: tra queste, bisogna senz’altro segnalare Blackfish, che ricostruisce la storia dell’orca assassina Tilikum e che ha già conquistato la platea dell’ultima edizione del Sundance di Robert Redford, e Fuck for Forest, dedicato all’omonimo gruppo di eco-porno-attivisti.
Il Concorso Documentari Italiani è affiancato da altre due sezioni riservate ai lavori non esclusivamente finzionali: il Concorso Internazionale Documentari “One Hour”, dedicato ai documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti, e il Concorso “La casa di domani”, che raccoglie una manciata di opere che suggeriscono le buone pratiche per la società di domani. Tra le sezioni non competitive vi sono poi Panorama Cortometraggi ed Ecokids (dieci film dedicati ai più piccoli), che insieme ai molti Eventi Speciali e ai dibattiti denominati Ecotalk compongono un calendario fitto di appuntamenti.
Degna di nota è la serata di sabato 1° giugno con l’anteprima di Ultima chiamata, last call di Enrico Cerasuolo, un documentario il cui progetto era già stato presentato al festival dello scorso anno, che ha anche sostenuto una campagna di crowdfunding per realizzarlo. Nel film, si racconta, quarant’anni dopo, il celebre Rapporto sui limiti dello sviluppo commissionato al MIT dal così detto Club di Roma e pubblicato nel 1972 a firma di Donella e Dennis Meadows, Jorgen Randers e William W. Behrens III. Qual è oggi la situazione del pianeta? Siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata? Discuteranno di questi temi con gli autori il nuovo Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino e Luca Mercalli.
Durante la chiusura del festival, dopo la premiazione, verrà invece presentato Un mondo in pericolo di Markus Imhoof incentrato sull’universo delle api. Anche quest’anno, CinemAmbiente viene organizzato a impatto zero, con ospiti e staff che si spostano per la città con automobili elettriche o bike sharing: possibilità che le nostre città dovrebbero rendere sempre più disponibili.
© CultFrame – Punto di Svista 05/2013
INFORMAZIONI
Dal 31 maggio al 5 giugno 2013
Proiezioni: Multisala Cinema Massimo / Via Verdi 18, Torino / Telefono: 011.8138574
Ingresso 5 euro alle proiezioni del Massimo (4,50 euro per biglietti acquistati online).
Proiezioni gratuite in altre sedi del festival.
SUL WEB
Cinemambiente – Il sito