7mila miglia lontano 2.0. Diario di viaggio. Un libro di Radici, Veraldi e Mondinelli / Est Est Est. Un libro di Giuliano Radici

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Seguiamo il lavoro fotografico di Giuliano Radici ormai da oltre dieci anni, ma con il passare del tempo il fotografo bresciano continua a sorprenderci con iniziative di assoluto interesse, e non solo di carattere fotografico. Ultimo in ordine di tempo è il progetto editoriale che risponde al titolo di 7mila miglia lontano 2.0. Tutto nasce da un’operazione di alto profilo umanitario messa in piedi da Giuliano Radici e altri amici, per raccogliere fondi da destinare all’Associazione Amici del Monte Rosa; quest’ultima ha costruito in Nepal una scuola elementare per ottanta bambini e un presidio ospedaliero con venti posti letto.

L’avventura (è proprio il caso di chiamarla così) raffigurata in 7mila miglia lontano 2.0 riguarda il rocambolesco (quanto gioioso) viaggio effettuato, tutto via terra, dall’Italia fino in Nepal da Radici insieme ai suoi compagni di viaggio. Dall’ultima frontiera europea, la Russia, alle steppe sterminate dove venivano effettuati i test atomici in Kazakistan, dalle località sperdute della Cina ai territori impervi del Pakistan, dalla realtà indiana fino al Nepal, si è trattata di un’esperienza di grande spessore e di una “peripezia dello sguardo” che non poteva che generare immagini, non tanto con lo scopo di rappresentare (e dunque semplicemente di ricordare) quanto piuttosto con quello di operare nel territorio della memoria, perché la sostanza di un’esperienza, compiuta anche per gli altri, non rimanesse reclusa nel distante recinto del passato ma perdurasse negli occhi anche di chi non ha  potuto viverla direttamente.

   

Ebbene, questa vicenda ha generato un prodotto editoriale di notevole pregio, come sono sempre quelli concepiti e realizzati da Giuliano Radici, impostato su due volumi intitolati: Diario di viaggio e Est Est Est.

Nel primo sono collocate quelle che potremmo definire le fotografie “del viaggio e dell’amicizia”. Si tratta di annotazioni visive del lungo percorso effettuato dai membri della spedizione, accompagnate da brevi testi e appunti, che forniscono al lettore la possibilità di percepire con totale precisione lo spirito di un’iniziativa difficile da dimenticare. Insieme al flusso iconografico e testuale, un “video-diario” (supporto dvd, regia Nicola Lucini) fornisce l’occasione al fruitore di comprendere a pieno “l’anima” che ha guidato i protagonisti.

Est Est Est è invece incentrato sull’indagine visuale di Giuliano Radici, una sorta di articolato caleidoscopio di opere fotografiche mai caratterizzate da quello che potremmo definire lo “sguardo ovvio” che contraddistingue tanta fotografia di viaggio degli ultimi decenni. Si distingue negli scatti di Radici una vicinanza-lontananza dalla realtà raffigurata che permette all’autore di guardare il mondo con la necessaria lucidità. La sfera umana sembra essere il filo conduttore di questo lavoro, ma il vigore evocativo che emerge dai paesaggi e da taluni spazi urbani si manifesta come la vera forza estetica di questo progetto visivo. Intendiamoci, per estetica non intendiamo rappresentazione del bello (sarebbe troppo banale), quanto piuttosto sentimento intimo generato dalla percezione visuale. Spazi desertici, vedute di città gigantesche avvolte nella foschia, angoli urbani kitsch, luoghi desolati e vuoti, sono tutti fattori che compongono il mosaico espressivo sapientemente elaborato da Giuliano Radici, il quale ancora una volta ha dimostrato la sua capacità di superare la pseudo-struttura del racconto visivo per situarsi in un’area creativa nella quale la fotografia è semplicemente pura e libera manifestazione della complessità mondo.

© CultFrame 05/2013


Tutte le IMMAGINI © Giuliano Radici

CREDITI
Titolo 1: 7mila miglia lontano 2.0, Diario di viaggio / Autori: Giuliao Radici, Paolo Veraldi, Silvio Mondinelli
Titolo 2: Est Est Est / Autore: Giuliano Radici
Video allegato: Nicola Lucini
Editore: Ragiuart Edizioni / Anno: 2012

LINK
CULTFRAME. Pakistan – Immagini di terre e segni pakistani, immagini di uomini pakistani. Un libro di Giuliano Radici di Maurizio G. De Bonis
CULTFRAME. Simple Objects. Un libro di Giuliano Radici e Fabio Racheli di Maurizio G. De Bonis

CULTFRAME. Che il passo lento dell’elefante ti porti lontano. Un libro di Giuliano Radici di Maurizio G. De Bonis
CULTFRAME. Emozione e poesia nelle fotografie di Giuliano Radici in due libri di Maurizio G. De Bonis
Giuliano Radici – Il sito
Ragiuart Edizioni

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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