Bellas Mariposas. Un film di Salvatore Mereu

SCRITTO DA
Claudio Panella

Salvatore MereuPresentato con successo nella sezione Orizzonti dell’ultima Mostra di Venezia, il nuovo lungometraggio di Salvatore Mereu è tratto da un racconto lungo dello scrittore Sergio Atzeni, edito postumo nel 1996. Le Bellas mariposas del titolo, le “farfalle” che passano leggere sui non pochi eventi drammatici della loro vita, sono Cate e Luna, due Zazie cagliaritane che vivono nel quartiere periferico di Santa Lamenera (nome di fantasia dato da Atzeni, Mereu ha girato in Sant’Elia) ma nel corso della giornata percorrono l’intera città, spiagge comprese.
Fedele ad Atzeni, sperimentale nella lingua e nella struttura, la pellicola è dal punto di vista formale una sorta di falso documentario che si apre però alle continue divagazioni picaresche che si concede il racconto della protagonista Cate. Stravaganze e digressioni che culminano nell’apparizione della “coga” Aleni, interpretata da Micaela Ramazzotti, una maga che sa leggere il futuro delle persone e che stravolgerà il destino apparentemente già segnato di alcuni dei personaggi…

Realizzato senza grandi mezzi produttivi e con un’evidente assenza di condizionamenti che si riverbera in qualche esuberanza della messa in scena, il film si affida alla spontaneità di un gruppo di giovanissimi (non) attori trovati nelle scuole in cui il regista ha insegnato, affiancati da alcuni professionisti: tutti si fanno forza della originalissima e musicale prosa di Atzeni da cui lo spettatore deve lasciarsi incantare ricorrendo in talune scene a provvidenziali sottotitoli.
La precisione filologica del sardo parlato nel film potrà essere esaminata dagli esperti, ma ai non isolani appare indiscutibile la bravura dei giovanissimi protagonisti nel recitare una particolarissima lingua letteraria che certamente non è il dialetto che forse conoscono e parlano oggi. Su tutti, bisogna segnalare la protagonista Sara Podda che riesce a incarnare con leggerezza l’umorismo “adolescente? con cui Cate volta di continuo ogni amarezza in gioco.

Bellas mariposas è costruito sul ritmo dell’io monologante della ragazzina che vuole diventare rockstar e si rivolge di continuo in modo diretto alla macchina da presa, e quindi al pubblico, nonostante il fatto che il suo racconto venga disturbato da intrusioni di familiari e amici. Il suo instancabile tradurre il tragico in farsa, non può che farne un personaggio indimenticabile, per merito della prorompente espressività del linguaggio di Atzeni ma anche grazie al coraggio e alla vitalità del lavoro di Mereu.

© CultFrame – Punto di Svista 10/2012 – 05/2013

TRAMA
Anche il 3 di agosto, come ogni mattina intorno alle 3, la dodicenne Cate è svegliata dalle grida della signora Sias, che abita nel suo palazzo. Ma il 3 di agosto non sarà un giorno come gli altri, perché suo fratello Tonio ha deciso di ammazzare il suo innamorato Gigi, invaghito di un’altra. E il resto della sua famiglia non ha meno problemi….

CREDITI

Titolo: Bellas Mariposas / Regia: Salvatore Mereu / Sceneggiatura: Salvatore Mereu dal romanzo omonimo di Sergio Atzeni / Fotografia: Massimo Foletti / Montaggio: Paola Freddi / Musica: Train to Roots, Balentes, Antonio Castrignanò, Rosalba Piras / Interpreti: Sara Podda, Maya Mulas, Davide Todde, Luciano Curreli, Micaela Ramazzotti, Anna Maria Loi, Susanna Mantega, Carlo Molinari / Produzione: Viacolvento, Rai Cinema / Italia 2012 / Durata: 100’

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Filmografia di Salvatore Mereu

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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