Esistono ancora tabù da raccontare al cinema? Forse no, ma ciò non toglie che determinati temi, anche di carattere sessuale, possano essere affrontati con un tocco personale e uno sguardo non convenzionale.
Quest’ultimo è il caso di Gerontophlia, opera cinematografica di Bruce LaBruce, autore noto più che altro per le sue “scioccanti” estremizzazioni estetiche e per quelle che alcuni definirebbero provocazioni. La realtà è che il regista di L.A. Zombie e Hustler White è un artista libero da condizionamenti e attento a ogni risvolto psicologico riguardante l’essere umano.
Il suo linguaggio hard, aggressivo e “difficile” è inversamente proporzionale alla sua immagine (almeno a quella attuale): elegante, misurata, perfino delicata. Così, ogni qual volta ci si trova ad affrontare criticamente un suo lungometraggio, chi scrive pensa sempre di doversi misurare con un oggetto artistico ostico, che farà discutere. Ma come tutti i veri autori fuori dagli schemi, LaBruce può sempre sorprendere, proprio come è avvenuto in occasione di Gerontophilia.
Il tema centrale, ovvero la passione erotica di un diciottenne nei riguardi di un uomo di ottantadue anni, rappresentava il territorio adatto per far parlare di scandalo (ed esattamente ciò è avvenuto su taluni quotidiani nazionali il giorno prima della presentazione del film alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia). Bruce LaBruce, invece, ha spiazzato tutti, anche i benpensanti dietro l’angolo pronti a stigmatizzare un film incentrato su una “perversione” fuori dal comune.
Gerontophilia non è un film porno, non provoca niente e nessuno, non descrive morbosamente nessuna perversione. È il racconto di una presa di coscienza progressiva, della nascita e del consolidamento di un rapporto sentimentale, di una relazione affettiva vissuta al di fuori dei pregiudizi e delle regole borghesi. È la rappresentazione del coraggio di due soggetti che cercano la loro verità esistenziale. Lo stesso artista ha definito la sua prova una “commedia romantica”, quasi a voler dire di essersi misurato con un genere “americano” per eccellenza e di aver voluto ripulire il suo cinema da quegli orpelli espressivi che avevano caratterizzato la sua pratica filmica fino a quel momento.
Lo stile visuale è raffinato, quasi classico. Ma appare evidente come LaBruce abbia volutamente percorso sentieri formali già ampiamente praticati dalla fotografia contemporanea (egli stesso è fotografo), dalla videoarte e anche dal mondo del videoclip musicale. In tal senso, l’uso della musica appare uno degli aspetti più significativi di questo suo ultimo lungometraggio.
Le sequenze di Gerontophlia, dunque, non descrivono tanto un’ossessione sessuale quanto piuttosto un desiderio d’amore che si muove estraneo a ogni limite e che si autodetermina al di là della volontà stessa degli individui.
Proprio per tale motivo è possibile affermare come quest’opera sia caratterizzata da tratti profondamente umani e per nulla trasgressivi. Lo scandalo, se proprio vogliamo trovarlo, è esattamente questo.
© CultFrame 08/2013
TRAMA
Lake è un diciottenne di Montreal che trova lavoro in una casa di riposo per anziani. Ha una fidanzata femminista appassionata di letteratura e una madre un po’ scapestrata. Proprio passando molto tempo nel suo posto di lavoro, Lake scoprirà il suo orientamento sessuale e sentimentale. Inizierà, infatti, una storia d’amore con il sig. Peabody, un ex attore di ottantadue anni che si trova ormai verso la fine della sua vita.
CREDITI
Titolo: Gerontphilia / Regia: Bruce LaBruce / Sceneggiatura: Bruce LaBruce, Daniel Allen Cox / Fotografia: Nicolas Canniccioni / Montaggio: Glenn Berman / Musica: Ramachandra Borcar / Scenografia: Olivier Laberge / Interpreti: Pier Gabriel Lajoie, Walter Borden, Katie Boland, Marie-Hélène Thibault / Produzione: 1976 Productions, New Real Films / Paese: Canada (Québec), 2013 / Durata: 85′
LINK
CULTFRAME. L.A. Zombie. Un film di Bruce LaBruce di Nikola Roumeliotis
BRUCEXPLOITATION. Intervista a Bruce LaBruce di Silvia Bottani
Filmografia di Bruce LaBruce
Il sito di Bruce LaBruce
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito