“Voi 4” siete la famiglia più insopportabile comparsa sullo schermo da anni! Dopo il riuscito Scialla, Francesco Bruni scrive e dirige la sua tesina sulla disgregazione famigliare con naturalezza fin eccessiva, senza innervare di pathos il racconto, ma abbandonandolo alla prevedibilità dei suoi protagonisti/macchiette.
Non succede nulla in Noi 4, ma assistiamo esausti ad un frenetico tourbillon di banalità in cui niente ci viene risparmiato: la madre nevrotica ed iperapprensiva, talmente rigida da risultare grottesca e fasulla, il padre immaturo, artista ovviamente, squattrinato ovviamente, ma tanto simpatico, il figlio minore perennemente imbambolato, a 13 anni già incasinato in vicende etnico/sentimentali, e, last but not least, la figlia “ribbbelle” aspirante attrice, odiosa oltre il tollerabile.
Ksenia Rappoport tenta quantomeno di dare un po’ di spessore al proprio personaggio, madre quarantenne che si guarda invecchiare con orrore, ma l’incessante smania di controllo espressa mediante decine di telefonate querule la relega a caricatura, così come il povero Gifuni, eterno Peter Pan dal sorriso tirato, in evidente difficoltà nell’interpretare un personaggio monodimensionale. Sorvoliamo sulla figlia, augurandoci soltanto che la lodevole occupazione del Teatro Valle non annoveri realmente assurdità di tale caratura. Personaggi per i quali lo spettatore non riesce a provare empatia alcuna, triti stereotipi usciti da inchieste sociologiche sulla famiglia 2.0, mostri della contemporaneità.
Alla sua seconda prova Bruni manca di coraggio, sceglie di non scegliere una definita linea narrativa, accontentandosi delle interazioni meccaniche tra i protagonisti, rinuncia ad enucleare il centro del racconto, ignora il dramma, disinnesca l’arguzia e si rifugia nella medietà, nella carineria di una storiella mollemente adagiata nell’incantevole estate romana, la cui luce calda accarezza le insipide vicende di una famiglia che si vorrebbe realistica e contemporanea, ma che si rivela artificiale e ideologicamente decrepita. Alla fine, contrariamente alle intenzioni dell’autore, la riappacificazione famigliare appare più una minaccia che un auspicio.
© CultFrame 03/2014
TRAMA
Il 13 giugno 2013 Giacomo, il figlio più piccolo di Ettore e Lara, deve affrontare gli orali degli esami di terza media. I suoi genitori sono separati da anni, ma le relazioni tra i vari componenti della famiglia (compresa la ventenne primogenita Emma) non sono affatto serene. Il fatto di doversi trovare tutti insieme nell’arco di una giornata manda la famiglia in fibrillazione; si scatena una serie di eventi nei quali di volta in volta i quattro entrano in contatto tra di loro, si amano e odiano, creando e sciogliendo alleanze e ostilità sempre diverse. È come se, smarriti nelle loro incomprensioni e nostalgie, in fondo cercassero di ritrovare l’unità familiare perduta. In più, nello stesso giorno, ognuno di loro dovrà affrontare una propria sfida personale.
CREDITI
Titolo: Noi 4 / Regìa: Francesco Bruni / Sceneggiatura: Francesco Bruni / Fotografia: Arnaldo Catinari / Montaggio: Marco Spoletini / Scenografia: Roberto De Angelis / Musica: Lele Marchitelli / Interpreti principali: Ksenia Rappoport, Fabrizio Gifuni, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci Testasecca, Milena Vukotić / Produzione: Beppe Caschetto, IBC Movie, RAI Cinema / Distribuzione: 01 Distribution / Paese: Italia, 2014 / Durata: 93 minuti
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Filmografia di Francesco Bruni
01 Distribution