Parfum Uomo ⋅ Spot Valentino diretto da Johan Renck

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Ormai in ambito pubblicitario si moltiplicano gli stilemi espressivi e narrativi che accomunano le campagne di comunicazione relative a categorie di prodotti. Prendiamo il caso dei profumi e facciamo riferimento a uno spot di cui abbiamo già parlato: Street of Dreams (Dolce e Gabbana), per la regia di Martin Scorsese. Una coppia di amanti belli e giovani, una grande città praticamente deserta, una macchina scoperta, una casa mozzafiato. Una storia d’amore che ha come palcoscenico New York e che allude alla produzione autoriale cinematografica italiana degli anni sessanta. Colonna sonora: un famoso brano cantato da Mina e composto da Gino Paoli.

Concentriamoci ora sullo spot Valentino Parfum Uomo diretto da Johan Renck e interpretato d Louis Garrel. Una coppia di amanti belli e giovani, una grande città praticamente deserta, una macchina scoperta, una casa mozzafiato. Gli stilemi comuni sono, dunque, più che evidenti, con degli elementi di differenziazione. Mentre la macchina da presa di Scorsese inquadra New York, quella di Renck riprende una Roma notturna e misteriosa. Poi nello spot Dolce e Gabbana la vettura scoperta è scura, in quello Valentino è bianca. E ancora: la casa americana è dotata di una meravigliosa terrazza panoramica con vista sulla metropoli, quella romana è una villa aristocratica e un po’ pomposa (con grande parco). La musica: l’accoppiata Gino Paoli-Mina per Scorsese, Paolo Conte per Renck.

E i riferimenti cinematografici? Presto detto: mentre Martin Scorsese allude a Michelangelo Antonioni e a L’eclisse, e solo in minima parte alla cifra espressiva tipica del cinema di Fellini, Johan Renck punta con forza su certe atmosfere cosiddette “felliniane” (perdonate il termine ormai divenuto uno stereotipo) e si affianca incredibilmente a determinate situazioni visuali romane che possiamo rintracciare ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

Ciò che distingue ulteriormente i due spot è la questione del montaggio: più cinematografico e disteso, e dunque più enigmatico, l’impianto scorsesiano, legato in modo eclatante ai meccanismi del videoclip musicale e della comunicazione visiva contemporanea (dunque più ritmato e incalzante) quello concepito da Renck.

Quest’analisi comparata ci ha fatto comprendere come una concezione stilistica riconoscibile e potenti riferimenti culturali e filmici rappresentino le basi dell’elaborazione creativa nell’ambito della comunicazione commerciale di questi tempi.

Lo spot Valentino Parfum Uomo, in ogni caso, sembra più legato a determinati meccanismi visuali dei nostri anni e appare concepito più per colpire in modo veloce un target giovane e dinamico (forse un po’ snob) e per esaurire il suo compito nella sua funzione meramente commerciale e in breve tempo, mentre lo spot firmato Scorsese ha le caratteristiche linguistiche e formali del film e probabilmente rimarrà un testo audiovisivo da studiare negli anni.

© CultFrame 03/2014

 


CREDITI

Spot: Valentino Parfum Uomo/ Regia: Joahn Renck / Testimonial: Louis Garrel / Musica: Paolo Conte (Via con me)

SUL WEB
Filmografia di Johan Renck

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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