Dopo country (Honkytonk Man) e jazz (Bird), il nuovo biopic di Eastwood ci racconta di un altro genere, senz’altro meno noto e “alto”, di musica americana: il doo-woop. Come spesso è accaduto nelle ultime opere di Clint, anche Jersey Boys prende le mosse da una biografia, la vita di Frankie Valli, cantante melodico dagli acuti nasali e dalla gioventù turbolenta, già protagonista dell’omonimo musical di Broadway in scena da ben otto anni. E infatti gli autori della versione per lo schermo sono gli stessi Brickman ed Elice, mentre lo score musicale è di Bob Gaudio, autore dei maggiori successi dei Four Seasons e qui pure in veste di produttore.
Eastwood quindi si è trovato a lavorare su di un materiale già formato ed ha fatto la scelta vincente: utilizzare gli stessi interpreti della versione teatrale e replicare dal vivo sul set i numeri musicali. I protagonisti suonano a cantano sul serio, creando i momenti migliori della pellicola, ed il timbro di John Lloyd Young è molto, ma molto simile al falsetto nasale di Valli, melenso e fastidioso per alcuni, angelico per il pubblico (femminile) degli anni ’60.
Impreziosito dalla fotografia desaturata di Tom Stern che evita l’effetto pastelloso tipico delle ricostruzioni di quegli anni, Jersey Boys si presta al classico racconto et(p)ico di tanto cinema americano: umili origini, gioventù ribelle, amicizia virile, riscatto esistenziale e successo economico. Eastwood può quindi adagiarsi sugli stilemi di un classicismo a lui congeniale, fatto di brillantina ed oche giulive, mafiosi paterni ed aspiranti manager, cattolicesimo ed adulterio, con due concessioni all’originalità: lo sfondamento della “quarta parete” con i personaggi che si rivolgono direttamente al pubblico in una sorta di “fuori onda confessionale” (già visto e più efficace in House of Cards), ed un vero numero da musical sui titoli di coda (già visto e più divertente in Zatoichi).
Al di là di questo, i 130 minuti di proiezione scorrono gradevoli e musicarelli, al ritmo della nostalgia per un mondo in cui quattro teppistelli impomatati potevano arrivare al successo con il solo aiuto del talento e delle radio e non era necessario partecipare ad una sparatoria fuori da un locale per scalare le classifiche.
© CultFrame 06/2014
TRAMA
La vera storia di Frankie Valli and The Four Seasons, ovvero Frankie Valli, Bob Gaudio, Tommy DeVito e Nick Massi: l’ascesa di un gruppo di ragazzi che provengono dalla parte sbagliata del New Jersey e che, partendo da umili origini, seppero diventare uno dei più grandi fenomeni della pop music americana di ogni tempo, con 175 milioni di dischi venduti nel mondo prima di compiere i 30 anni.
CREDITI
Titolo: Jersey Bosy / Titolo originale: id. / Regìa: Clint Eastwood/ Sceneggiatura: Marshall Brickman, Rick Elice dall’omonimo musical / Fotografia: Tom Stern/ Montaggio: Joel Cox, Gary Roach / Scenografia: James J. Murakami / Musica: Bob Gaudio/ Interpreti principali: John Lloyd Young, Erich Bergen, Vincent Piazza, Michael Lomenda, Christopher Walken, Mike Doyle, Joey Russo, Renée Marino / Produzione: Malpaso, GK Films, Warner Bros., Ratpac Entertainment / Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia / Paese: U.S.A., 2014 / Durata: 134 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film Jersey Boys di Clint Eastwood
Filmografia di Clint Eastwood
Warner Bros.