The President è un grossolano apologo sul potere totalitario ad uso di un pubblico poco incline alla riflessione politica. Mohsen Makhmalbaf sceglie come ambientazione un non meglio precisato paese orientale (il film è però girato in Georgia) in cui un giorno la popolazione si ribella al dittatore che la tiene sotto scacco. Il tiranno intraprende allora un viaggio travestito da musicista di strada per riuscire ad espatriare senza pericolo portando con sé il nipotino di pochi anni. Questa situazione dà modo ai due di aprire gli occhi per la prima volta sulle devastazioni operate per anni dal regime e dal suo esercito.
La fotografia dai colori prima molto saturi poi sempre più sbiaditi sottolinea il passaggio da una visione prima poetico-favolistica poi sempre più plumbea ma ciò non basta a dare a The President una chiara identità espressiva perché il film esita maldestramente per due ore tra generi diversi (il racconto picaresco, la parodia politica, il melodramma poetico) nessuno dei quali è mai declinato in modo convinto e convincente.
Makhmalbaf racconta la violenza sociale e politica privilegiando il punto di vista del bambino protagonista, languido dittatorello in erba per il quale il viaggio rappresenta una definitiva perdita d’identità e di innocenza. Però, questa scelta enunciativa che vorrebbe intenerire alludendo talvolta al Monello talvolta al Tamburo di latta, risulta poco riuscita per la scarsa empatia che suscita il personaggio e per l’incapacità della scrittura nell’imbastire una relazione affettiva credibile tra nonno e nipote.
Infine, la messa in scena di un contesto di guerra ricorda, per stilizzazione ed effetti grotteschi (soprattutto le scene di ballo tra i bambini al palazzo del dittatore), il brutto La masseria delle allodole con cui i Taviani qualche anno fa raccontarono il genocidio armeno.
© CultFrame 08/2014
TRAMA
In un paese immaginario, un dittatore regna sovrano fino allo scoppio improvviso di una rivoluzione che lo costringe prima a mettere in salvo la propria famiglia in un paese straniero e poi a fuggire lui stesso. Con la chiusura dello spazio aereo, però, l’uomo, rimasto solo con il nipotino, si trova costretto ad attraversare a piedi tutto il paese travestito da artista di strada. Il rocambolesco tentativo di fuga permetterà a entrambi di rendersi conto tanto della crudeltà del regime quando della sorprendente ricchezza dell’animo umano.
CREDITI
Titolo: The President / Regia: Mohsen Makhmalbaf / Sceneggiatura: Mohsen Makhmalbaf / Fotografia: Konstantin Mindia Esadze / Montaggio: Hana Makhmalbaf / Scenografia: Mamuka Esadze / Musica: Guja Burduli, Tajdar Junaid / Interpreti: Misha Gomiashvili, Dachi Orvelashvili / Produzione: 20 Steps, Makhmalbaf Film House, President Fame / Paese: Georgia, Francia, UK, Germania, 2014 / Durata: 115 minuti
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Filmografia di Mohsen Makhmalbaf
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito