Tutto è iniziato nel 1971 con il libro fotografico Tulsa. Immagini dirette, senza mediazioni espressive e filtri, di una gioventù abbandonata a se stessa, dedita esclusivamente al consumo di sostanze stupefacenti. Sto parlando di Larry Clark, fotografo e cineasta americano che a Tulsa è nato e che conosce e raffigura molto bene il degrado e l’alienazione della provincia statunitense.
Clark è un autore molto controverso, osteggiato e criticato (specie negli USA) soprattutto per i temi trattati: la raffigurazione di scene violente, la descrizione brutale del disagio sociale, la follia che caratterizza le azioni dei presunti normali. Ma ciò che attira moltissime spietate critiche è la sua particolare particolare attenzione per il mondo adolescenziale e per l’esplicita rappresentazione della vita sessuale di ragazzi giovanissimi. Come se non bastasse, anche le sue scelte linguistiche sono fortemente contestate. Le sue immagini molto “evidenti” di atti sessuali danno fastidio e scandalizzano, il suo stile è sporco (macchina a mano nel caso del cinema, immagini non “piacevoli” e confortanti nel caso della fotografia). Ma il suo percorso è andato sempre avanti, tra cinematografia (Kids, Ken Park, Bully, Marfa Girl), fotografia di moda (sì, il mondo della moda si è interessato al suo linguaggio) e libri fotografici che hanno disturbato molti (Teenage Lust, The Perfect Childhood).
Dopo aver vinto con il suo Marfa Girl il Festival Internazionale del Film di Roma 2012 (l’opera per il disprezzo dell’autore nei riguardi di Hollywood non è stata mai distribuita in sala, ma solo sul web) ora Clark ha inviato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia The Smell of Us. Il film è stato presentato nella sezione Giornate degli Autori e, ancora una volta, ha provocato molte discussioni. In questa occasione, Clark ha spostato il suo sguardo dagli USA alla Francia. Protagonisti della vicenda sempre degli adolescenti e oggetto della sua aspra disapprovazione, il mondo borghese, quello radical-chic e degli pseudo intellettuali-artisti parigini.
Si tratta di un’opera molto dura, in cui i personaggi centrali, alcuni ragazzini di buona famiglia, si prostituiscono per comprare belle scarpe, ma soprattutto per noia e solitudine. Molte delle sequenze di The Smell of Us sbattono in faccia allo spettatore il disagio di un mondo giovanile che non trova altre soluzioni se non quelle di fare sesso, farsi canne, bere e riprendere con cellulari e videocamere evoluzioni con lo skate e inquietanti incontri sessuali con clienti molto più grandi di loro.
In questo lungometraggio, Clark ha portato alle estreme conseguenze le sue scelte espressive, superando di gran lunga la forza dirompente dei suoi libri fotografici e dei suoi precedenti lavoro filmici. Eppure, come sempre il suo sguardo gettato con ferocia nell’inferno di vite totalmente bruciate è sempre in grado di rintracciare un po’ di purezza, di poesia. Clark ama (artisticamente) i suoi personaggi, cerca di raccontare le loro storie per parlarci delle loro tragiche sofferenze. Certo, in The Smell of Us, così come in tutte sue opere visuali (fotografiche e cinematografiche) non c’è alcuna prospettiva, alcuna speranza. Solo qualche breve flusso poetico in un mare di dolore.
© CultFrame – Punto di Svista 09/2014
(pubblicato su L’Huffington Post Italia)
CREDITI
Titolo: The Smell of Us / Regia: Larry Clark / Sceneggiatura: Larry Clark / Fotografia: Hélène Louvart / Marion Monnier / Howard Paar / Scenografia: Natalia Brilli / Interpreti: Lukas Ionesco, Diana Rouxel, Theo Cholbi, Hugo Behar-Thinieres, Rayan Ben Yaiche, Adrien Binh Doan / Produzione: Morgane Productions, Polaris Film Produzione & Finance, Polyester / Paese: Francia / Durata: 92 minuti
SUL WEB
CULTFRAME. La felicità negata. Ken Park. Il nuovo film del fotografo Larry Clark di Maurizio G. De Bonis
Il sito di Larry Clark
Filmografia di Larry Clark