Dólares de arena. Un film di Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas. Festival Internazionale del Film di Roma 2014. Cinema d’oggi

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Cosa può legare una donna francese anziana e ricca a una giovane ragazza sottoproletaria della Repubblica Dominicana? Quale tipo di relazione si può stabilire tra due persone che vengono da mondi completamente diversi e che hanno un rapporto con la realtà molto differente? Vi può essere amicizia, affetto, tenerezza, gratitudine? Oppure amore?
La storia narrata in Dólares de arena, della coppia registica Laura Amelia Guzmán & Israel Cárdenas, è incentrata proprio su questa problematica e cerca di mettere a fuoco senza filtri la difficoltà di un rapporto che non è basato solo sulla sfera della sessualità ma anche su quella dell’espressione di una vera interiorità.

Ebbene, in questo tipo di vicenda non entrano in gioco solo le emozioni, i sentimenti. Vengono, infatti, chiamate in causa tematiche che vanno al di là della soggettività dei personaggi principali e che portano il discorso del film sul piano della diversità di visione del mondo e di rapporto con l’altro, addirittura su quello socio-politico e della differenza di classe.
Nel caso specifico la giovane delicata fanciulla dominicana non prova certo sentimento di disprezzo o di odio per l’europea colta e poliglotta che è pazzamente innamorata di lei. Tutt’altro. Il loro legame sembra intenso, pieno di riconoscimento reciproco. Eppure, il loro universo relazionale è pur sempre governato dal potere dei soldi, dal concetto di ricchezza. Dunque, è un sistema affettivo inquinato dalla dimensione colonialista delle relazioni umane, dimensione che fa ritenere alla bianca europea di poter agire in un territorio di fatto a lei estraneo e sconosciuto così come si comporterebbe in Europa. Ecco che le continue dazioni di soldi e i bei vestiti regalati non contribuiranno a cementare di più il loro rapporto affettivo ma anzi lo trasporteranno sul piano colonialista, appunto, e in conclusione lo distruggeranno.

Sotto questo punto di vista Laura Amelia Guzmán & Israel Cárdenas hanno realizzato un lavoro interessante che però si incarta a livello strutturale e visivo in un’evidente ripetitività che non consente mai al film di trovare una sua vera identità.

Opera realistica e riflessiva, Dólares de arena, si configura come un lungometraggio di discreta fattura registica che si evolve lungo una linea, però, del tutto scontato. La sua conclusione è ovvia e non si arriva ad essa grazie a un processo narrativo caratterizzato da progressive e sostanziali mutazioni interiori dei personaggi. Non si verificano prese di coscienza, né catarsi. Tutti rimangono così come sono, quindi fatalmente distanti. La prevedibilità del finale trova poi la sua massima esaltazione nell’inutile sequenza conclusiva, una sorta di certificazione dell’isolamento umano della ricca europea che chiude in maniera ridondante e banale il racconto.

© CultFrame 10/2014

 

TRAMA
Una signora anziana francese vive da tre anni nella Repubblica Dominicana. Dopo qualche tempo intreccia una relazione “sentimentale” con una giovanissima ragazza del posto, molto povera. Le due donne sembrano amarsi, eppure la ragazza dominicana ha anche un fidanzato dal quale aspetta un figlio.

CREDITI
Titolo: Dólares de Arena / Regia: Laura Amelia Guzmán & Israel Cárdenas / Sceneggiatura: Laura Amelia Guzmán & Israel Cárdenas / Fotografia: Israel Cárdenas, Jaime Guerra / Montaggio: Andrea Kleinman / Scenografia: Sylvia Conde / Musica: Ramón Cordero, Edilio Paredes / Interpreti: Geraldine Chaplin, Yanet Mojica, Ricardo Ariel Toribio / Produzione: Laura Amelia Guzmán, Israel Cárdenas, Benjamín Domenech, Santiago Gallelli, Matías Roveda, Pablo Cruz / Paese: Repubblica Dominicana, Messico, Argentina / Anno. 2014 / Durata: 80 minuti

LINK
Filmografia di Laura Amelia Guzmán

Filmografia di israel Cárdenas
Festival Internazionale del Film di Roma – Il sito

 

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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