Silver Linings. Mostra di Albert Watson a Bruxelles

SCRITTO DA
Chiara Bartoletti

© Alberto Watson

L’esposizione Silver Linings di Albert Watson si presenta come una collezione di stampe d’argento, ognuna proveniente da un’edizione speciale di soli dieci  pezzi. All’interno sono compresi gli scatti preferiti di Watson nel corso degli anni, accuratamente selezionati per la mostra e associati con alcuni dei migliori classici in bianco e nero nei campi della moda, della bellezza e della ritrattistica. Con i suoi quarantacinque anni d’esperienza, Watson è considerato un maestro della camera oscura.

Albert Watson è nato e cresciuto a Edimburgo, Scozia. Studia graphic design al Duncan di Jordanstone College of Art and Design di Dundee, al Royal College of Art di Londra, invece,  segue i corsi di cinema e media. Anche se cieco da un occhio fin dalla nascita, decide di integrare dei corsi di fotografia al suo programma di studi. Nel 1970, si trasferisce negli Stati Uniti con la moglie Elisabetta, che ha ottenuto un posto come insegnante in una scuola elementare di Los Angeles. Ed è qui che Watson inizierà a scattare foto, principalmente per hobby.

Quello stesso anno, incontra un art director presso la Max Factor, che gli offre il suo primo servizio fotografico, dal quale la società acquisterà due foto. Lo stile particolare di Watson finisce per attirare l’attenzione di riviste di moda americane ed europee come Mademoiselle, GQ e Harper’s Bazaar. Iniziano così frequenti viaggi tra Los Angeles e New York. Nel 1976, Albert ottiene il suo primo servizio fotografico per Vogue. Il suo trasferimento a New York, nello stesso anno, segnerà il decollo della sua carriera.

Nonostante tutto lo stress dovuto ai numerosi lavori che gli vengono ordinati, l’artista dedica molto del suo tempo a progetti personali di grande portata e pubblica libri come Cyclops (1994), Maroc (1998) e Shot in Vegas (2007). I suoi lavori sono stati presentati in musei e gallerie di tutto il mondo.

© Albert Watson

Durante quest’ultimi quattro decenni, con il suo stile suggestivo, sensuale e sensazionalistico, Albert Watson ha indubbiamente marchiato il mondo della moda. Nel corso degli anni, le sue fotografie sono apparse su oltre 250 copertine di Vogue e presenti in numerose altre pubblicazioni, come Rolling Stone e Time. Molti dei suoi lavori riguardano ritratti iconici di rock star, rapper, attori e altre celebrità: imperdibile la serie di ritratti di Alfred Hitchcock. Instancabile, scatta inoltre immagini per innumerevoli campagne pubblicitarie di famosi marchi come Gap, Levi`s, Revlon e Chanel dirigendo oltre 600 spot televisivi. Photo District News, la bibbia del settore della fotografia, ha nominato Watson uno dei 20 fotografi più influenti di tutti i tempi, insieme, tra gli altri, a Irving Penn e Richard Avedon.

Il linguaggio visivo del fotografo scozzese segue un proprio percorso, preciso. Le sue immagini godono di una luminosità, sontuosità e lussuria che le rendono assolutamente uniche. Sono immagini che si impongono per la loro potenza e per il virtuosismo tecnico e la dedizione alla perfezione del loro autore.

Una fotografia che si contraddistingue per un glamour sofisticato e presuntuoso. Si, perché la fotografia di Watson, che trasuda sensualità, erotismo, carnalità pretende di sedurci ad ogni costo. Non abbiamo scampo, ci circuisce, fino alla capitolazione. Sono immagini di cui si ha quasi una percezione tattile tanto sono sfrontate. La sua tecnica di illuminazione si basa sui contrasti determinati dalla distanza tra soggetti, luci e sfondi. Gli spettatori attivi, i più recettivi, non possono in alcun modo resistere alla potenza delle sue opere.

In un’intervista Albert Watson afferma:  “Il fotografo è in parte un mago, lui può fare cose meravigliose con illuminazione, può modificare le cose e renderle più strane e stravaganti, più attraenti o meno. Il fotografo può essere padrone del proprio destino”.

© CultFrame 10/2014

 

 

INFORMAZIONI
Albert Watson. Silver Linings
Dal 18 Settembre al 1 Novembre 2014
Young Gallery / Avenue Louise 75B, 1050 Bruxelles / Telefono: +32 (0)23740704 / contact@younggalleryphoto.com
Orario: martedì – sabato 11.00 – 18.30 / Ingresso libero

LINK
Il sito di Albert Watson
Young Gallery, Bruxelles

 

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Chiara Bartoletti

Chiara Bartoletti, classe 1981, appassionata di cinema si diploma alla scuola di recitazione « Teatro Blu » di Beatrice Bracco. Nel 2008 si laurea in « Storia e Critica del Cinema » presso l’Università Tor Vergata di Roma e nel 2011 frequenta il Master in Critica Giornalistica, organizzato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Curiosa e avventurosa di natura si trasferisce a Bruxelles da dove scrive per CulfFrame Arti Visive.

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