La Mole Antonelliana di Torino ospita fino all’inizio del prossimo anno una grande esposizione dedicata a Sergio Leone e concepita anche per celebrare i cinquant’anni trascorsi dall’uscita di Per un pugno di dollari (1964), restaurato di recente dalla Cineteca di Bologna e proiettato nell’ambito della retrospettiva completa delle opere del regista in programma alla sala Massimo dall’1 al 4 novembre 2014.
La mostra è stata ideata da Sir Christopher Frayling che l’ha curata in collaborazione con Lorenzo Codelli della Cineteca bolognese. Faryling è di professione uno storico, docente universitario, da tempo appassionato di Leone al punto da diventarne biografo (si veda il suo Danzando con la morte) e da mettere insieme una discreta collezione di materiali e cimeli legati ai suoi film. Ben più numerosi sono però quelli raccolti a Torino, dove non sono esposte solamente le foto di scena dai set del regista realizzate da Angelo Novi (a partire dalle dodici riprodotte in grande formato e visibili sulla cancellata esterna della Mole) ma anche manifesti, bozzetti, materiali promozionali, oggetti e memorabilia veri e propri.
Difatti, nella grande Aula del Tempio del Museo è possibile ammirare da vicino la pistola Colt impugnata da Clint Eastwood in Per un pugno di dollari accanto al fucile Winchester con cui il personaggio di Gian Maria Volonté cerca di imporsi nel duello finale e poi l’armonica suonata da Charles Bronson in C’era una volta il West e alcuni costumi originali di scena, copioni editi e inediti (tra cui quello dell’ultimo film immaginato da Leone prima di morire, e dedicato all’assedio di Leningrado) e addirittura il passaporto del regista e due suoi ritratti realizzati con tecnica mista dalla figlia Francesca.
Inoltre, lungo il percorso che si dipana sulla rampa elicoidale della Mole sono collocati undici schermi dove si alternano sequenze delle opere di Leone a estratti di film che lo hanno ispirato, più un video realizzato da Frayling che raccoglie le conversazione avute su Sergio Leone con colleghi del calibro di John Carpenter, Clint Eastwood, Joe Dante e John Landis. Non mancano poi una lettera del produttore di Per un pugno di dollari ad Akira Kurosawa in merito alle evidenti somiglianze tra il film italiano e Yojimbo (1961) oltre alle locandine di altri film che ispirarono Leone. In cima alla rampa elicoidale, è stata infine allestita una stanza dedicata al rapporto tra Ennio Morricone e Sergio Leone, con trentacinque copertine di dischi contenenti le colonne sonore realizzate da Morricone per i film di Leone.
Alla mostra è associata una pubblicazione, il volume intitolato anch’esso C’era una volta in Italia. Il cinema di Sergio Leone e curato da Sir Christopher Frayling in collaborazione con Lorenzo Codelli, edito dalla Cineteca di Bologna. L’esposizione e il libro, a partire dal titolo che tende a riscoprire l’eccezionalità tutta italiana della carriera di un regista che guardava a generi non tradizionalmente affini al nostro cinema, permettono di ripercorrere tutta l’opera di Leone, dal primo film, Il Colosso di Rodi (1961), alla “trilogia del dollaro”, al colossal C’era una volta in America (1984) e di riconsiderarne l’eredità nell’immaginario cinematografico degli ultimi decenni.
© CultFrame – Punto di Svista 11/2014
INFORMAZIONI
C’era una volta in Italia. I cinema di Sergio Leone / A cura di Sir Christopher Frayling con la collaborazione di Lorenzo Codelli.
Dal 22 ottobre 2014 al 6 gennaio 2015
Museo nazionale del cinema / Mole Antonelliana / Via Montebello 20, Torino / Tel. 011.8138560/1
Orario: martedì – venerdì e domenica 9.00 – 20.00 / sabato 9.00 – 23.00 / chiuso lunedì
Biglietto: intero € 10,00 / ridotto € 8,00
SUL WEB
Filmografia di Sergio Leone
Museo Nazionale del Cinema, Torino