Interstellar ⋅ Un film di Christopher Nolan

SCRITTO DA
Giovanni Romani
Frame del film Interstellar di Christopher Nolan

È un film di contrasti l’ultima opera di Christopher Nolan, più matura e composta di Inception, senz’altro debitrice di tutta la fantascienza adulta e “umanistica” degli anni ’70, da Odissea nello Spazio a Solaris, sebbene profondamente moderna. Infinità cosmica ed intimità dei sentimenti: Nolan riesce a ricondurre la vastità dell’astrofisica alla sfera intima e personale, alternando con sapiente equilibrio l’avventura spaziale all’introspezione, finendo così per oltrepassare la barriera tra fisica quantistica, relatività e sentimento. Perché oltre l’ottima sceneggiatura, oltre la convincente ed approfondita analisi del rapporto spazio/tempo, Interstellar è fondamentalmente la storia dell’amore tenace, ostinato, invincibile tra padre e figlia. E nel contrasto tra la luce polverosa di una terra ormai allo stremo e la scintillante oscurità degli abissi cosmici Nolan gioca le sue carte migliori, ambientando la vicenda in un futuro imprecisato dalle suggestioni rétro, mentre fa di un agricoltore il salvatore dell’umanità.

Non ci sono “altri” in Interstellar, fantascienza senza alieni ma esclusivamente umana, e da questo forse deriva uno straniante senso di solitudine che pervade l’intera pellicola, una freddezza di rapporti interpersonali emendata soltanto dall’amore paterno. L’uomo è solo, sulla terra e nel cosmo, e quando incontra altri uomini è bene che si guardi le spalle poiché il fine ultimo del singolo come dell’intero genere umano è la sopravvivenza, ad ogni costo. Poco importa che la trovata del “fantasma” che comunica con la bimba non sia né sorprendente (si intuisce immediatamente l’identità misteriosa), né originale (già vista in Frequency – Il futuro è in ascolto), mentre risultano a volte didascalici gli “spiegoni” di astrofisica e meccanica dei quanti imbastiti dal produttore ed autore del soggetto Kip Thorne che provocano l’ulteriore contrasto tra parole, moltissime, ed immagini, bellissime.

Nolan pretende attenzione senza concedere facili emozioni allo spettatore, realizza un film sul rapporto spazio/tempo che finisce per lambire quesiti fondamentali, questioni metafisiche alle quali contrappone la gelida razionalità della fisica, invano, prima di dichiarare che soltanto un sentimento inconoscibile, incommensurabile, può rivelare la risposta ed offrire la salvezza. Ambizioso e magniloquente, Interstellar sfugge alla classificazione di “film di fantascienza” racchiudendo in sé catastrofi, avventure, sentimenti e rimpianti, trascende il genere per mostrarci altre strade, altre rotte stellari. E comunque oggi il solo autore capace di accompagnarci in un viaggio tanto impegnativo è Nolan.

© CultFrame 11/2014

TRAMA
In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un “whormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell’umanità.


CREDITI

Regìa: Christopher Nolan / Sceneggiatura: Christopher Nolan, Jonathan Nolan / Fotografia: Hoyte Van Hoytema / Montaggio: Lee Smith/ Scenografia: Nathan Crowley / Musica: Hans Zimmer / Interpreti principali: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Wes Bentley, Jessica Chastain, Matt Damon, Mackenzie Foy, Michael Caine, Casey Affleck, Topher Grace / Produzione: Legendary Pictures, Syncopy Films, Paramount Pictures, Warner Bros. / Distribuzione: Warner Bros. Entertainment Italia / Paese: U.S.A., G.B., 2014 / Durata: 169 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Interstellar di Christopher Nolan

Filmografia di Christopher Nolan

Warner Bros. Entertainment

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Giovanni Romani

Nato a Udine, arraffo un diploma di maturità classica. Mi diplomo a Firenze alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassmann. Me ne vado a Roma a far teatro, in seguito cinema con Gianni Amelio. Scippo una mediocre laurea in giurisprudenza alla Statale di Milano e nel contempo inizio a scrivere recensioni per il Messaggero Veneto. Abbandono la carta per la rete, prima con Cinema.it, per poi approdare a CultFrame - Arti Visive. Attualmente: avvocato tatuato cinefilo cinofilo.

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