The Name of the Game is Kill! ⋅ Un film di Gunnar Hellstrom

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

Da quando nel 1960 Janet Leigh è morta accoltellata nel bagno della stanza numero 1 del Bates Hotel molte cose sono cambiate nel cinema. Nei successivi cinquanta anni dopo Psyco di Alfred Hitchcock, sono stati molti gli emuli di questo regista. Ma non tutti al suo livello. Anzi! Già negli anni sessanta sono due i titoli che ci sentiamo di citare: Homicidial di William Castle, quasi contemporaneo del capolavoro hitchcockiano, e il dimenticato (fino alla sua edizione in dvd di quest’anno) The name of the game is kill! del 1968. All’epoca uscì nei cinema col titolo Il mistero della bambola con la testa mozzata. Ma se il film di Castle seguiva il modello del maestro inglese, figurativamente questa pellicola firmata dallo svedese Gunnar Hellstrom (che dopo un paio di film nel suo paese si è trasferito in America diventando uno specialista delle serie tv come Bonanza, Wild Wild West e persino Dallas) riprende da Psyco più che altro le sue oscure tematiche.

Uno straniero arriva nella rurale Arizona, in una fattoria isolata, in cui vive una strana famiglia formata dalla madre, un po’ fuori di testa, e le tre figlie (ognuna di queste ultime  avrebbe più di un problema per visitare uno psichiatra). Nonostante i presagi, il protagonista  si innamora di una delle tre, scatenando la gelosia delle altre.
Si tratta di un melodramma horrorifico, ambientato in un mondo matriarcale in cui la presenza dell’uomo scatena, come nel siegeliano La notte brava del soldato Jonathan, le voglie più nascoste e represse di donne vissute in società chiuse e paralizzanti, facendo pagare a loro lo scotto di un mondo retrogrado e meschino.

Hellstrom senza l’uso di effetti ed effettacci crea un’atmosfera opprimente grazie anche alla fotografia satura del grande Vilmos Zsigmond, e ciò accade anche quando sposta il film negli aperti spazi locali.

Il protagonista Jack Lord da lì a poco sarebbe esploso con uno dei telefilm più longevi della storia della tv americana come Hawai 5-0 ma sarà il trittico femminile a offrire i veri brividi al film: Susan Strasberg, Collin Wilcox Paxton e la magnifica Tisha Sterling sono la dimostrazione che Hollywood in queste gemme di serie B poteva trovare forza ad attori di un talento unico.

Intanto abbiamo voluto allettarvi per cercare questo piccolo grande film, ma vi assicuriamo che nasconde molte più sorprese di quelle che vi abbiamo raccontato. Piccolo grande lungometraggio che potete trovare, almeno per adesso, solo in dvd americano (ma è un “All Region”), con immagine pulita, ed era difficile visti i chiaro scuri della fotografia. I dialoghi sono solo in inglese e sono presenti una montagna di extra.
Insomma, poiché compresa la spedizione costa meno di 20 euro, possiamo considerarci più che soddisfati.

© CultFrame 11/2014

CREDITI
Titolo originale: The Name of the Game is Kill! / Regia: Gunnar Hellstrom / Sceneggiatura: Gary Crutcher / Montaggio: Lou Lombardo / Musica: Stu Phillips / Fotografia: Vilmos Zsigmond/ Interpreti: Jack Lord, Susan Strasberg, Tisha Sterling, Collin Willcox Paxton. T.C. Jones, Mort Mills / Produzione: Robert A. Poore / Distribuzione dvd: VCI Entertainment / Paese: Usa, 2014 / Durata: 84 minuti

SUL WEB
Filmografia di Gunnar Hellstrom

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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