Autore non certo prolifico, tre film in dieci anni, interessato alla rilettura di avvenimenti reali, come nei lavori precedenti anche in Foxcatcher Bennett Miller utilizza sport e cronaca nera per parlarci dell’uomo, delle sue speranze, paure, debolezze ed ombre. Realizza il suo film più fisico, in cui, più ancora che tramite lo scavo psicologico, i personaggi vengono definiti mediante i corpi e le loro interazioni, le loro posture, le prese, gli abbracci che esprimono affetto o ostilità, gioia o disperazione. Straordinario in questo senso è il lavoro sulla fotografia del grande Fraser che, in perfetta sinergia con l’impostazione del regista, realizza una tavolozza di colori pastello, assolutamente piatti, privi di ombre e di profondità in cui i corpi appaiono bidimensionali, quasi a voler negare le psicologie per affermare una fisicità metaforica che di volta in volta esprime l’affetto, il cameratismo, la semplice tecnica, ma anche la minaccia, il grottesco, la rabbia.
Lo sport come metafora della vita, tema abusato, ma che Miller mette in scena con straordinario rigore espressivo e classica eleganza, evidenziando i temi della differenza di classe, il fascino che ricchezza e potere possono esercitare sulle menti semplici, l’arroganza di coloro abituati a comprare esseri umani e sentimenti. È una storia profondamente americana che coinvolse una famiglia simbolo del sogno capitalista statunitense, un ereditiero inetto e capriccioso, tuttologo megalomane le cui inclinazioni sessuali vengono dissimulate da prese di lotta, lasciando le tematica gay scorrere nelle profondità del racconto, senza mai farla emergere, ma che, unitamente all’arroganza del “pago e pretendo”, diviene causa di gelosie infantili e subdole ripicche.
Nella profonda differenza di atteggiamento di fronte alle seduzioni della ricchezza che distingue i due fratelli Schultz si sviluppa il nucleo del racconto, un ménage à trois che si concluderà in modo tanto agghiacciante quanto puerile, con le urla stizzite di un bamboccio viziato: “io non gioco più, e mi porto via il pallone perché è mio!”.
Essenziali per l’ottima riuscita di Foxcatcher le prestazioni dei tre straordinari protagonisti, Steve Carell irriconoscibile nella sua inquietante fissità (non sbatte mai le palpebre), Channing Tatum corpo recitante e sguardo sconfitto, e il grandissimo Mark Ruffalo alle prese con un personaggio di ardua normalità, uomo, marito, padre e fratello amorevole, refrattario al denaro ed alle menzogne, protagonista di un pezzo di bravura in primissimo piano da fare studiare in ogni scuola di teatro.
© CultFrame 03/2015
TRAMA
Basato su fatti realmente accaduti, è l’oscura e affascinante storia della singolare amicizia – segnata da un drammatico epilogo – tra un eccentrico milionario e due campioni di lotta libera. Mark Schultz, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi, viene invitato dal ricco ereditiere John Du Pont che ha organizzato nella sua tenuta una palestra per formare la squadra di lottatori che dovranno concorrere alle Olimpiadi di Seul del 1988: la “Team Foxcatcher”. Schultz accetta volentieri, cogliendo anche l’occasione per affrancarsi dalla figura di suo fratello Dave, anche lui campione di lotta libera, che si è sempre occupato di lui e dei suoi allenamenti. Per Du Pont, invece, riuscire a mettere in piedi una squadra di livello mondiale è un modo per ottenere finalmente il rispetto che pensa di meritare agli occhi del mondo e, soprattutto, di sua madre. Lusingato per l’attenzione e affascinato dalla mondo dorato del milionario, Mark diventa sempre più dipendente dal suo mentore fino a quando, però, Du Pont compirà un gesto estremo che porterà alla morte di Dave.
CREDITI
Titolo: Foxcatcher – Una storia americana / Titolo originale: Foxcatcher / Regìa: Bennett Miller / Sceneggiatura: E. Max Frye, Dan Futterman / Fotografia: Greig Fraser / Montaggio: Stuart Levy, Conor O’Neill, Jay Lash Cassidy / Scenografia: Jess Gonchor / Musica: Rob Simonsen, Mychael Danna / Interpreti principali: Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, Vanessa Redgrave, Sienna Miller, Anthony Michael Hall, Guy Boyd, Brett Rice / Produzione: Annapurna Pictures, Likely Story, Media Rights Capital / Distribuzione: BIM / Paese: U.S.A., 2014 / Durata: 134 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film Foxcatcher (Foxcatcher – Una storia americana) di Bennett Miller
Sito italiano del film Foxcatcher – Una storia americana di Bennett Miller
Filmografia di Bennett Miller
BIM