Era dal 2009 che John Baldessari non esponeva una personale a Londra, dopo il tributo che la Tate Modern gli aveva riservato con la retrospettiva Pure Beauty. Adesso, l’artista presenta i suoi nuovi lavori, nel cuore di Soho. Pictures & Scripts comprende una serie di dittici, che vedono affiancati fotogrammi di pellicole a frammenti di dialogo estrapolati da copioni cinematografici.
Il monocromo di immagini e testi, realizzati da Baldessari manipolando stampe a getto d’inchiostro, ben si sposa con i candidi ed ampi spazi della Marian Goodman Gallery, un ex magazzino di una fabbrica vittoriana, che, con le ampie vetrate e due piani sostenuti da agili colonne, si estende su circa1000 metri quadrati. Baldessari è noto per il suo uso pionieristico del linguaggio e per l’impiego equivalente di testi e immagini, perciò, al visitatore che si inoltri nei temi dislocati delle finzioni cinematografiche rappresentate in questa mostra, tolto un iniziale smarrimento, non sfuggirà un caratteristico umorismo, che, proprio qui, si diverte a mettere a nudo il lato commerciale dell’arte. Baldessari in passato ha affermato che “una parola può essere un’immagine o una foto può essere una parola; entrambe sono intercambiabili”.
In Pictures & Scripts l’artista rielabora le fotografie di scena con tocchi di vernice bianca e nera, in un procedimento utilizzato altre volte negli ultimi decenni. Una visita al Metropolitan Museum di New York nel 1965 lo mise di fronte all’impiego dell’intonaco verniciato per riempire i vuoti lasciati dai pezzi mancanti nei vasi greci. Da allora, l’artista si è sempre interessato a come le immagini possano venire alterate da porzioni rimosse od obliterate.
I fotogrammi, verniciati in campi monocromatici, assieme ai testi, suggeriscono conversazioni tra attori, comparse, segretarie di produzione, registi, e addetti ai lavori del mondo dell’arte. Si potrebbe pensare variamente a dialoghi rubati ad un cocktail party o ad un vernissage, origliati in un ufficio, percepiti mentre si attraversa un teatro di posa.
Baldessari è un avido collezionista e catalogatore di foto di scena, che ha utilizzato largamente nella sua arte. Qui l’artista ritaglia clip che provengono da film drammatici, western o noir, e le finte sceneggiature tradiscono l’ossessione per il significato e la composizione. L’origine di questi dittici può essere fatta risalire ai primi esperimenti di Baldessari con testo e immagine a metà degli anni ‘60, in cui le tele vuote sono state dipinte con dichiarazioni derivati da teorie dell’arte contemporanea.
Alcuni di questi primi lavori sono contemporaneamente in mostra a Parigi, alla Galerie Marian Goodman, fino all’11 aprile 2015.
© CultFrame 03/2015
INFORMAZIONI
John Baldessari. Pictures & Scripts
Dal 28 febbraio al 25 aprile 2015
Marian Goodman Gallery / 5-8 Lower John Street, Londra / Telefono: +44(0)2070990088
Orario: martedì – sabato 10.00 – 18.00 / Ingresso libero
SUL WEB
Il sito di John Baldessari
Marian Goodman Gallery, Londra