Pictures & Scripts: la personale di John Baldessari a Londra

SCRITTO DA
Claudia Colia
© John Baldessari. Pictures & Scripts: Cow Boys, 2015. Diptych, varnished inkjet print on canvas with acrylic paint. Courtesy the Artist and Marian Goodman Gallery
© John Baldessari. Pictures & Scripts: Cow Boys, 2015. Diptych,  varnished inkjet print on canvas with acrylic paint. Courtesy the Artist and Marian Goodman Gallery

© John Baldessari. Pictures & Scripts: Cow Boys, 2015. Diptych, varnished inkjet print on canvas with acrylic paint. Courtesy the Artist and Marian Goodman Gallery

Era dal 2009 che John Baldessari non esponeva una personale a Londra, dopo il tributo che la Tate Modern gli aveva riservato con la retrospettiva Pure Beauty. Adesso, l’artista presenta i suoi nuovi lavori, nel cuore di Soho. Pictures & Scripts comprende una serie di dittici, che vedono affiancati fotogrammi di pellicole a frammenti di dialogo estrapolati da copioni cinematografici.

Il monocromo di immagini e testi, realizzati da Baldessari manipolando stampe a getto d’inchiostro, ben si sposa con i candidi ed ampi spazi della Marian Goodman Gallery, un ex magazzino di una fabbrica vittoriana, che, con le ampie vetrate e due piani sostenuti da agili colonne, si estende su circa1000 metri quadrati. Baldessari è noto per il suo uso pionieristico del linguaggio e per l’impiego equivalente di testi e immagini, perciò, al visitatore che si inoltri nei temi dislocati delle finzioni cinematografiche rappresentate in questa mostra, tolto un iniziale smarrimento, non sfuggirà un caratteristico umorismo, che, proprio qui, si diverte a mettere a nudo il lato commerciale dell’arte. Baldessari in passato ha affermato che “una parola può essere un’immagine o una foto può essere una parola; entrambe sono intercambiabili”.

John Baldessari. Pictures & Scripts. Installation view. Marian Goodman Gallery

John Baldessari. Pictures & Scripts. Installation view. Marian Goodman Gallery

In Pictures & Scripts l’artista rielabora le fotografie di scena con tocchi di vernice bianca e nera, in un procedimento utilizzato altre volte negli ultimi decenni. Una visita al Metropolitan Museum di New York nel 1965 lo mise di fronte all’impiego dell’intonaco verniciato per riempire i vuoti lasciati dai pezzi mancanti nei vasi greci. Da allora, l’artista si è sempre interessato a come le immagini possano venire alterate da porzioni rimosse od obliterate.

© John Baldessari. Pictures & Scripts: Brushes horse hairs from her jeans, 2015.  Diptych, varnished inkjet print on canvas with acrylic paint.  Courtesy the Artist and Marian Goodman Gallery

© John Baldessari. Pictures & Scripts: Brushes horse hairs from her jeans, 2015.
Diptych, varnished inkjet print on canvas with acrylic paint.
Courtesy the Artist and Marian Goodman Gallery

I fotogrammi, verniciati in campi monocromatici, assieme ai testi, suggeriscono conversazioni tra attori, comparse, segretarie di produzione, registi, e addetti ai lavori del mondo dell’arte. Si potrebbe pensare variamente a dialoghi rubati ad un cocktail party o ad un vernissage, origliati in un ufficio, percepiti mentre si attraversa un teatro di posa.

Baldessari è un avido collezionista e catalogatore di foto di scena, che ha utilizzato largamente nella sua arte. Qui l’artista ritaglia clip che provengono da film drammatici, western o noir, e le finte sceneggiature tradiscono l’ossessione per il significato e la composizione. L’origine di questi dittici può essere fatta risalire ai primi esperimenti di Baldessari con testo e immagine a metà degli anni ‘60, in cui le tele vuote sono state dipinte con dichiarazioni derivati da teorie dell’arte contemporanea.

Alcuni di questi primi lavori sono contemporaneamente in mostra a Parigi, alla Galerie Marian Goodman, fino all’11 aprile 2015.

© CultFrame 03/2015

INFORMAZIONI
John Baldessari. Pictures & Scripts
Dal 28 febbraio al 25 aprile 2015
Marian Goodman Gallery / 5-8 Lower John Street, Londra / Telefono: +44(0)2070990088
Orario: martedì – sabato 10.00 – 18.00 / Ingresso libero

SUL WEB
Il sito di John Baldessari
Marian Goodman Gallery, Londra

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Claudia Colia

Claudia Colia si è laureata in Storia dell’Arte presso l'Università "La Sapienza" di Roma e nel 2003 si è trasferita a Londra, dove ha conseguito un Master in Contemporary Art Theory presso il dipartimento di culture visive della Goldsmiths University. Si occupa di scrittura, critica e didattica dell’arte e collabora con diverse istituzioni museali londinesi. Ha recensito mostre per testate online e cartacee ed è corrispondente di attualità per la trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar. Dal 2006 fa parte della redazione di CultFrame - Arti Visive.

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