È vero, in campo fantasy il nostro immaginario di spettatori è stato colonizzato dalla spettacolare saga degli anelli, dagli armadi di Narnia, dalle scuole per maghetti, ma soprattutto da una grafica digitale debordante, onnipresente, quasi inevitabile. Stessa cosa per la science-fiction, ormai appaltata quasi esclusivamente ai grafici di Hollywood, un campo in cui i rarissimi tentativi italiani risultano a metà tra goliardata ed esperimento naïf: sono i generi, temi narrativi codificati i cui elementi vengono percepiti come necessari ed immutabili.
Ecco allora quella vaga sensazione di cinema d’altri tempi che ci coglie durante la visione de Il Racconto dei Racconti, una sorta di “effetto Brancaleone” di fronte a set magnifici, ma realistici e rigorosi, a scene a volte spoglie, a dialoghi dal sapore arcaico, ad intrecci che privilegiano la narrazione all’azione, a finali privi di catartici bagni di sangue.
Garrone tenta un esperimento rischiosissimo, forte del proprio indiscutibile talento compositivo, di un cast internazionale e di una base letteraria solidissima e misconosciuta, l’autore si cimenta in un tentativo di “rifondazione” del genere, ammantando il racconto fantasy con le ombre del Goya, raggelandolo con le stranianti solitudini di Buzzati, nello sforzo di riportare il fiabesco, a volte l’orrido, entro i confini di un rigore rappresentativo che aspira al “realismo immaginifico” dal sapore rétro.
Il risultato è ambiguo, da un lato la regia di Garrone, la sua visione e l’eleganza compositiva contribuiscono alla creazione di un universo minaccioso e stupefacente, dall’altro l’eccessiva impostazione letteraria è causa di alcuni passaggi a vuoto e di una sensazione di stanchezza narrativa che rende a volte la visione un po’ faticosa, anche per via dei tempi dilatati e dei passaggi drammaturgici non sempre lineari. Nonostante i prestigiosi interpreti, Garrone, con atteggiamento forse un po’ snob, si disinteressa totalmente delle psicologie dei personaggi, limitandosi a caratterizzarli, ma abbandonandoli al proprio destino fantastico, senza neppure provare a renderli umani.
Forse per questo Il Racconto dei Racconti stupisce senza emozionare.
© CultFrame 05/2015
TRAMA
Le fantasiose e grottesche vicende di una regina gelosa che perde il marito, di due sorelle misteriose che accendono la passione di un re e di un re ossessionato da una pulce gigante che porta alla morte della sua giovane figlia.
CREDITI
Titolo: Il racconto dei racconti / Regìa: Matteo Garrone / Sceneggiatura: Edoardo Albinati, Matteo Garrone, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso, liberamente ispirato a “Lo Cunto de li Cunti” di Giambattista Basile / Fotografia: Peter Suschitzky / Montaggio: Marco Spoletini / Scenografia: Dimitri Capuani / Musica: Alexandre Desplat / Interpreti principali: Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, Alba Rohrwacher, Toby Jones, Vincent Cassel, Bebe Cave / Produzione: Archimede, Le Pacte, Rai Cinema, Recorded Pictures / Distribuzione: 01 Distribution / Paese: Francia, Italia, 2014 / Durata: 125 minuti