Dream a Little Dream of Me. Mostra del fotografo russo Petr Lovigin a Bruxelles

SCRITTO DA
Chiara Bartoletti
© Petr Lovigin °CLAIR Galerie. 'What a Wonderful World! My Louis!'' (2012) . Archival print on Hahnemulhe paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)
© Petr Lovigin, °CLAIR Galerie. Fall In Love'' (2006). Inkjet  print on Harman FB gloss Baryta paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

© Petr Lovigin, °CLAIR Galerie. Fall In Love” (2006). Inkjet print on Harman FB gloss Baryta paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

Dream a Little Dream of Me non è solo il titolo della mostra fotografica di Petr Lovigin, ma un invito a viaggiare, a vagabondare nella terra fantastica creata dall’artista russo. Nella sua prima serie chiamata Fall in Love, Lovigin costruisce il suo e il nostro immaginario attraverso la fotografia analogica in bianco e nero.

Una coppia volteggia e si libra in un mondo che appare estraneo, onirico, avulso dalla praticità e gravità terrestre. I due amanti sembrano dispiegarsi in contesti surreali, trascendere il quotidiano e, attraverso la complicità che nasce dal loro amore, ci invitano a condividere il loro mondo.

Nel 2011, Petr Lovigin passa alla fotografia digitale a colori accompagnata da un complesso lavoro di fotomontaggi. Nella serie, What a Wonderful World! My Louis!, l’artista mostra i suoi paesaggi immaginari, ispirati alla sua Russia natale, su uno sfondo stampato di un libro tibetano di preghiere. Ed è all’interno di quest’ universo immaginato da Petr Lovigin che un giovane Louis Armstrong, icona della musica jazz, s’incammina con una valigia alla mano.

© Petr Lovigin °CLAIR Galerie. 'What a Wonderful World! My Louis!'' (2012) . Archival print on Hahnemulhe paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

© Petr Lovigin °CLAIR Galerie. ‘What a Wonderful World! My Louis!” (2012) . Archival print on Hahnemulhe paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

Grazie alla sua formazione come architetto, le sue immagini sono accuratamente composte e sublimate dall’aggiunta di motivi tradizionali russi o elementi incongrui. Tra nostalgia e sofisticata tecnica, tra universalismo e riferimenti russi, Petr Lovigin ci mostra la sua opera fotografica che egli battezza la “cucina dell’anima”.
L’artista russo sembra volersi allontanare dal quotidiano, dalla banale ripetizione e dall’abitudine della vita di tutti i giorni. Il suo lavoro è trincerato al riparo da questo tipo di realtà. Nelle sue opere assistiamo a una fusione: la realtà si trasforma in narrazione e la narrazione si fonde con la realtà. In quest’ universo costruito magistralmente i personaggi del mondo reale come Sathya Sai Baba, Takeshi Kitano e Leo Tolstoï o il giovane Louis Armstrong vivono e si muovono con noi. C’è spazio per tutti in questo pianeta e, soprattutto, c’è spazio per gli sguardi.

© Petr Lovigin °CLAIR Galerie. 'What a Wonderful World! My Louis!'' (2012) . Archival print on Hahnemulhe paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

© Petr Lovigin °CLAIR Galerie. ‘What a Wonderful World! My Louis!” (2012) . Archival print on Hahnemulhe paper, 40x50cm, ed.3on3. Courtesy ifa gallery (A)

Petr Lovigin è un sognatore del reale. Costruisce il suo lavoro, immagine dopo immagine, indagando le diverse sfaccettature della dimensione onirica e donando al sogno il ruolo di garante della libertà. L’artista nel suo lavoro adotta l’estetica del contrasto. Il contrasto diventa poesia. Più le immagini armonizzate insieme risultano distanti, siderali, più il risultato si fa stimolante. Tutta l’opera di Petr Lovigin non è certo priva d’humour. La sua libertà, il suo humour, a volte grottesco, si esprimono per l’appunto attraverso bizzarre associazioni cinematografiche, artistiche e culturali. La sua visione della fotografia è poetica e ancorata all’immaginario.

Petr Lovigin è un artista nato nel 1981 a Yaroslavl in Russia. È uno dei bloggers più celebri della gioventù russa e le sue opere, di un disarmante impatto visivo, hanno ottenuto per ben due volte la copertina del Courrier International. Quest’esposizione è la sua prima mostra personale in Belgio, mentre le sue serie fotografiche sono già state presentate presso il Museo di fotografia di Salonicco, alla Biennale della fotografia di Mosca, al Museo d’Arte Moderna di Istanbul, ma anche a Parigi, Roma , Monaco di Baviera, Israele e Cina.

© CultFrame 06/2015

INFORMAZIONI
Petr Lovigin. Dream a Little Dream of Me
Dal 13 Giugno al 6 Settembre 2015
ifa gallery, Rue des renards 28, Bruxelles / Tel. +32.02.502.40.58/ contact@ifa-gallery.com
Orario: giovedì – domenica 10.00 – 19.00 / Ingresso libero

SUL WEB
ifa gallery, Bruxelles

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Chiara Bartoletti

Chiara Bartoletti, classe 1981, appassionata di cinema si diploma alla scuola di recitazione « Teatro Blu » di Beatrice Bracco. Nel 2008 si laurea in « Storia e Critica del Cinema » presso l’Università Tor Vergata di Roma e nel 2011 frequenta il Master in Critica Giornalistica, organizzato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Curiosa e avventurosa di natura si trasferisce a Bruxelles da dove scrive per CulfFrame Arti Visive.

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