Marguerite. Un film di Xavier Giannoli

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Xavier Giannoli In fin dei conti, tutti noi siamo Marguerite Dumont. Ma chi è Marguerite Dumont? È il personaggio centrale del film di Xavier Giannoli intitolato, appunto Marguerite.

Questa figura femminile, interpretata in maniera mirabile da Catherine Frot, è ispirata a una donna realmente esistita, una cantante lirica americana, Florence Foster Jenkins, che ha lasciato alcune registrazioni (nonché immagini fotografiche) nelle quali è stata salvata dall’oblio la sua incredibile, straordinaria, e totale incapacità di cantare in maniera intonata. La sua voce era talmente fuori tono da risultare all’ascolto quasi sublime, addirittura aliena.

Proprio questo personaggio ha stimolato artisticamente Giannoli, il quale ha colto con tutta evidenza la poesia profonda che caratterizzava questa persona, persa nel suo desiderio delirante di bellezza, tutta presa a inseguire un mondo fatto di sogni e di pura immaginazione.

Tutti noi siamo Marguerite Dumont, dicevamo prima. Sì, perché la delicata, sensibile, visionaria Marguerite, smarrita nella sua impossibile fantasticheria (per niente narcisistica), incarna la volontà tutta umana di raggiungere il bello per sentirsi amati dagli altri, e in particolare dalle persone che noi stessi amiamo. La sofferenza che ci dà il non voler ammettere la nostra limitatezza può essere, così, attenuata solo dall’illusione di costruire qualcosa di meraviglioso e seducente per gli individui che hanno scelto di vivere vicino a noi. Per questo il personaggio di Marguerite Dumont è ricco di poesia, perché edificato sui concetti di allucinazione e di sogno.

Xavier Giannoli ha elaborato un film che non presenta fattori attaccabili. Abbiamo già detto della perizia artistica della protagonista, Cathertine Frot, ma l’intera operazione è stata effettuata con una mirabolante cura verso ogni dettaglio visuale, narrativo, scenografico. Nonostante ciò, Marguerire Dumont non ha per niente l’aria di voler essere un capolavoro definitivo, e infatti non lo è. È semplicemente un film molto ben congegnato, ben diretto, ben interpretato e ricco di sensibilità. E visto il panorama filmico internazionale non è poco.

© CultFrame 09/2015

TRAMA
Marguerite Dumont è una donna sensibile e dall’animo poetico. Vive nel sogno impossibile di diventare una grande cantante lirica pur avendo una voca totalmente stonata. Un tenore in declino, un giornalista provocatore, una giovane cantante e il suo fedelissimo maggiordomo proveranno ad alimentare il suo impossibile tragicomico desiderio. Ma la verità, alla fine, arriverà.


CREDITI

Titolo: Marguerite / Regia: Xavier Giannoli / Sceneggiatura: Xavier Giannoli / Montaggio: Cyril Nakache / Fotografia Glynn Speeckaert / Scenografia: Martin Kurel / Costumi: Pierre-Jean Larroque / Musiche originali: Ronan Maillard / Interpreti: Marguerite Catherine Frot, André Marcon, Michel Fau, Christa Théret, Denis Mpunga, Sylvain Dieuaide, Aubert Fenoy / Produzione: Memento Films / Distribuzione: Movies Inspired / Paese: Francia, Repubblica Ceca, Belgio, 2015 / Durata: 127 minuti

SUL WEB
Filmografia di Xavier Giannoli
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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