L’ultimo lungometraggio del visionario regista canadese Guy Maddin, co-diretto insieme a Evan Johnson, è un composito esercizio di stile elaborato in anni di lavoro tra teatri di posa e installazioni video-artistiche al di qua e al di là dell’Oceano. Il film si presenta nella forma di un collage di episodi abilmente intrecciati tra loro, alla maniera dei cortometraggi della serie Hauntings che Maddin iniziò a realizzare nel 2009 su commissione del Toronto Film Festival ispirandosi a soggetti di film incompiuti di autori quali Josef von Sternberg e Fritz Lang, poi sviluppata con altri titoli (Seances, Spiritismes) a partire dal 2012 in collaborazione con il Centre George Pompidou di Parigi, il MoMa e il Phi Centre di Montreal, dove l’autore ha filmato alcuni episodi in diretta di fronte e alla presenza di un pubblico.
Lo studio di tali brevi film, presi uno per uno, magari in un museo, può consentire di godere della loro fattura e dell’immaginario che innescano in modo senz’altro ben diverso dall’effetto percettivo complessivo derivante dalla visione di The Forbidden Room in cui alcuni di essi sono confluiti e che nel 2015 è stato presentato, tra gli altri, ai festival di Berlino, Locarno e Torino. Infatti, l’immersione ‘forzata’ per due ore in questo caleidoscopio colossale di effetti visivi e di narrazioni frammentarie innestate l’una dentro l’altra può esaltare ma anche sfinire lo spettatore, soprattutto chi non sia abituato alle divagazioni psico-oniriche che sono il tratto distintivo delle opere di Maddin.
La cacofonia e l’accumulo sono comunque aspetti consapevoli del lavoro di Maddin e Johnson, degni campioni di una pratica citazionistica (letterarie oltre che cinematografica) e di una funzione ‘database’ che percorrono l’intera storia del cinema, dalle origini a Greenaway e Wes Anderson. A rendere The Forbidden Room più godibile vi sono poi una buona dose di umorismo e la presenza in ruoli insoliti e desacralizzanti di star internazionali quali Geraldine Chaplin, Charlotte Rampling, Mathieu Almaric, Udo Kier e Maria De Medeiros.
Stilisticamente, i vari episodi si susseguono tra sovrimpressioni e rielaborazioni digitali di immagini originali e d’archivio che riprendono in buona parte l’estetica del cinema muto e del cinema di genere (popolare, fantascientifico) caro all’autore. Rispetto ad altri suoi lavori precedenti realizzati per lo più in bianco e nero, The Forbidden Room esplora ogni possibile uso del colore in chiave vintage e psichedelica perlustrando gli anfratti del nostro subconscio cinematografico, come evocato fin dal titolo.
Come ha dichiarato lo stesso Maddin presentando il film: “Abbiamo troppe narrazioni nella nostra testa, così tante che il nostro cervello sta per esplodere”. Prima e durante l’esplosione, il cine-neuro-speleologo canadese sembra intenzionato a continuare la propria indagine sugli spazi inconsci e le tracce mnestiche lungo cui si muove, dentro alla nostra testa, tutto ciò che vediamo e viviamo.
© CultFrame 11/2015
TRAMA
Una lezione su come prepararsi un buon bagno caldo prelude alle scene di angoscia dell’equipaggio di un sottomarino bloccato sul fondo dell’oceano. Quando a bordo appare all’improvviso un boscaiolo, che non ricorda cosa gli sia accaduto per trovarsi lì, si scatena una matriosca di storie e di incubi intrecciati tra loro.
CREDITI
Titolo originale: The Forbidden Room / Regia: Guy Maddin ed Evan Johnson / Sceneggiatura: Guy Maddin, Evan Johnson e Robert Kotyk ispirandosi anche a How to Take a Bath di John Ashbery / Fotografia: Sthephanie Weber-Biron, Ben Kasulke / Montaggio: John Gurdebeke / Musica: Galen Johnson, Guy Maddin, Jason Staczek e gli Sparks / Scenografia: Galen Johnson / Interpreti: Roy Dupuis, Clara Furey, Louis Negin, Céline Bonnier, Karine Vanasse, Caroline Dhavernas, Paul Ahmarani, Mathieu Almaric, Udo Kier, Maria De Medeiros, Charlotte Rampling, Geraldine Chaplin, Marie Brassard, Sophie Desmarais, Ariane Labed / Produzione: Phi Films, Buffalo Gal Pictures / Canada, 2015 / Durata: 120 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film The Forbidden Room di Guy Maddin ed Evan Johnson
Filmografia di Guy Maddin
Filmografia di Evan Johnson
CULTFRAME. 33° Torino Film Festival. Programma di Claudio Panella e Silvia Nugara
Torino Film Festival – Il sito