Il lungometraggio d’esordio del belga francofono Guillaume Senez, presentato a Locarno e vincitore del concorso principale del Torino Film Festival 2015, si inscrive fatalmente in una genealogia di opere che hanno per protagonisti ragazzi giovanissimi alle prese con una gravidanza, da Juno (2007) a 17 ragazze (2011), senza contare le numerose varianti di programmi televisivi quali 16 anni e incinta (prodotto da MTV).
A differenza di tali suoi precedenti cinematografici, Keeper è però focalizzato fin dal titolo sul protagonista maschile, innamorato e volonteroso ma in definitiva impotente nei confronti delle decisioni della ragazza che ha messo incinta, a sua volta indifesa rispetto alle scelte che le vuole imporre sua madre (la quale ha già vissuto in prima persona un’esperienza simile). La madre di lui sembra invece pronta a sostenere le decisioni del figlio, e in questo gioco di contrasti, di incertezze e di dubbi si gioca buona parte della storia che il film racconta, lasciando emerge soprattutto la spontaneità della recitazione dei due interpreti principali, professionisti già attrezzati al mestiere di attore ma anche veri quindici-sedicenni che si sono immedesimati con autenticità emotiva nei ruoli che il regista ha affidato loro.
Infatti, più che ragionare sulla portata politica o sull’eventuale presa di posizione del film favorevole o contraria all’aborto, riflessioni più pertinenti a proposito delle altre pellicole citate, di fronte a Keeper viene spontaneo porsi come di fronte a un documentario sulla recitazione di due giovanissime star del cinema europeo quali Kacey Mottet Klein, fatto esordire da Ursula Meier per Home (2008) e lanciato dall’interpretazione del sulfureo Gainsbourg bambino in Serge Gainsbourg vie héroïque (2010) di Joann Sfar, e Galatea Bellugi, italo-danese, di nascita e formazione francese, con già diversi film all’attivo.
Tale impressione, senz’altro più forte in chi abbia visto le opere precedenti dei due e in particolare il corto documentario Kacey Mottet Klein. Naissance d’un acteur (2015) dedicato da Ursula Meier alla sua giovane scoperta, trova conferma in una scena che Senez ha deciso di montare nel film in cui Mottet Klein sbaglia la propria battuta anticipando quella successiva durante un dialogo con l’attrice che ha il ruolo di sua madre. Gli sviluppi finali della vicenda non vanno qui rivelati a chi ancora non ha avuto modo di vedere film, il cui titolo di lavorazione era Hors cadre, con riferimento forse all’incongruenza tra giovane età dei protagonisti e le scelte che i due ragazzi si trovano costretti ad affrontare. Ciò che comunque resta nella mente dello spettatore dopo la visione di questo film programmaticamente esile è soprattutto la sensazione di lieve incoscienza e di continua scoperta di sé e dell’altro da parte dei due personaggi/interpreti di fronte all’ipotesi di mettere al mondo un bambino e diventarne genitori.
© CultFrame 11/2015
TRAMA
I quindicenni Maxime e Mélanie sono fidanzati e innamorati con la spensieratezza propria di quella loro età, quando la ragazza scopre di essere rimasta incinta. Tra un ripensamento e l’altro i due si convincono di potere tenere il bambino.
CREDITI
Titolo: Keeper / Regia: Guillaume Senez / Sceneggiatura: Guillaume Senez, David Lambert / Fotografia: Denis Jutzeler / Montaggio: Julie Brenta / Scenografia: Florin Dima / Interpreti: Kacey Mottet Klein, Galatea Bellugi, Catherine Salée, Sam Louwyck, Laetitia Dosch / Produzione: Iota Production, Louise Productions, Savage Film, Offshore / Belgio-Svizzera-Francia, 2015 / Durata: 95 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film Keeper di Guillaume Senez
Filmografia di Guillaume Senez
CULTFRAME. 33. Torino Film Festival. Il programma
Torino Film Festival – Il sito