I paesaggi della Prima Guerra Mondiale nelle immagini di Stefano Cioffi. Mostra a Napoli

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis
© Stefano Cioffi. Monte Piana, Auronzo di Cadore, Giugno 2014 (Da L'urlo indifferente)
© Stefano Cioffi. Monte Piana, Auronzo di Cadore, Giugno 2014 (Da L'urlo indifferente)

© Stefano Cioffi. Monte Piana, Auronzo di Cadore, Giugno 2014 (Da L’urlo indifferente)

Seguo il lavoro fotografico di Stefano Cioffi ormai da alcuni anni e lo faccio perché ho sempre trovato che il suo modo di porsi nella realtà, come autore, la scelta dei suoi punti di vista e il suo rapporto con la questione del paesaggio fossero fattori realmente significativi che mi hanno sempre consentito di mettere in atto, a mia volta, una riflessione approfondita riguardo la relazione ambigua, ma profonda, tra fotografo e realtà, tra visione creativa individuale e rappresentazione del mondo.

L’aspetto che mi colpisce di Cioffi è il fatto che si tratta di un autore che pur prendendo spunto da un tema, da un evento, da un’indagine, da una questione precisa è sempre in grado di trasportare la sua fotografia oltre il confine della ovvia documentazione. In sostanza, la sua connessione con l’esistente non si limita mai alla riproposizione dei segni del reale (in quanto tali), le sue immagini hanno sempre un respiro metaforico e filosofico.

Quest’ultimo elemento è rintracciabile anche nel lavoro che ho visto nascere, crescere e delinearsi in modo compiuto: L’urlo indifferente. Si tratta di una mostra e di un libro Il punto di partenza di Cioffi è stato il Diario di Guerra di Giovanni Battista De Gasperi, ufficiale dell’esercito italiano, ma anche geografo e geologo, che morì nel 1916 sul Monte Maronia (Folgaria – TN) durante le prima Guerra Mondiale.

© Stefano Cioffi. Forcella Popera, Padola, Luglio 2014 (Da L'urlo indifferente)

© Stefano Cioffi. Forcella Popera, Padola, Luglio 2014 (Da L’urlo indifferente)

Cioffi ha lasciato vagare il suo sguardo in questa realtà di montagna che ancora oggi, a cento anni di distanza, porta alcuni segni della guerra. Trincee abbandonate, aperture pietrose, sentieri misteriosi, crinali imbiancati dalla neve, boschi inquietanti. Stefano Cioffi non opera nel territorio della sterile documentazione, non effettua un percorso convenzionale nell’ambito del ricordo storicizzato dell’orrore della guerra, ma attraverso il principio dell’evocazione situa il suo lavoro nel territorio della memoria. Mette in atto quella che potrei definire attualizzazione del passato. In tal senso, il vuoto lasciato da centinaia di migliaia di morti riemerge dall’oblio al quale era stato destinato dall’inevitabile processo di storicizzazione (che pure serve) degli eventi.

Tale sviluppo filosofico permette alle fotografie de L’urlo indifferente di manifestarsi non come scontate testimonianze visuali ma come elementi del presente, e ciò non fa che innalzare all’ennesima potenza il valore estetico delle opere in questione.
Le immagini di Cioffi appaiono allo stesso tempo distanti, algide, lontane dalle “cose” degli esseri umani e terribilmente legate a fatti atroci che hanno sconvolto il cuore dell’Europa solo un secolo fa. All’interno di questo corto-circuito espressivo è rintracciabile il fulcro della poetica di Cioffi, autore che analizza con precisione l’ambiguo rapporto tra i comportamenti umani (spesso orrendi e inspiegabili) e la terribile indifferenza della natura. Ed è proprio questo aspetto che fa de L’urlo indifferente un lavoro estremamente tragico, doloroso, quanto attuale.

© CultFrame 05/2015 – 07/2015 – 12/2015

Pubblicato su L’huffington Post – 13 maggio 2015

INFORMAZIONI
Mostra:
L’urlo indifferente. Fotografie di Stefano Cioffi / A cura di Maurizio G. De Bonis
Catalogo: Edizione Osiride / Testi: Stefano Cioffi, Maurizio G. De Bonis, Paola Visentini

NAPOLI
Dal 17 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Castel dell’Ovo Spazi Espositivi
Orari: Tutti i giorni 11.00 – 19.00 / Ingresso libero
Catalogo: Edizione Osiride / Testi: Stefano Cioffi, Maurizio G. De Bonis, Paola Visentini
Ente proponente: Comune di Napoli
Ufficio stampa: Marina Brancato 333.3262249 / marinabrancato@gmail.com

BARI
Dal 16 luglio al 7 agosto 2015
Teatro Margherita, Bari
Orari: lunedì – sabato 17.00 – 21.00 / Chiuso domenica
Catalogo: Edizione Osiride / Testi: Stefano Cioffi, Maurizio G. De Bonis, Paola Visentini
Organizzazione: Comune di Bari, Galleria Doppelgaenger, In/Out Produzioni

ROMA
Dal 13 maggio al 21 giugno 2015
Museo di Roma in Trastevere / Piazza S. Egidio 1B, Roma / Info: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
Orari: martedì – domenica 10.00 – 20.00 / Chiuso lunedì
Biglietti: Intero € 8,50 / Ridotto € 7,50
Enti proponenti: Assessorato alla Cultura e al Turismo, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma
Servizi museali: Zètema Progetto Cultura / Ufficio stampa: Giusi Alessio 06.82077327; 340.4206562 / g.alessio@zetema.i

SUL WEB
Il sito di Stefano Cioffi
Edizioni Osiride

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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