Ti guardo. Un film di Lorenzo Vigas

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Lorenzo VigasTi guardo (Desde Allá), del regista venezuelano Lorenzo Vigas, è una storia di solitudine e di assenza. È il racconto drammatico di un affetto mancato; è la descrizione del vuoto che può circondare ogni esistenza, dell’angoscia generata da una vita senza senso.

Armando, un odontotecnico di mezza età, gira i quartieri malfamati di Caracas in cerca di ragazzini che paga per denudarsi davanti a lui. È una sessualità triste e puramente onanistica, quella che esprime Armando, un modo squallido e tragico per sfuggire ai suoi fantasmi e per rimanere chiuso nel suo mondo. Questo abisso di emarginazione, da cui la famiglia di origine non lo può salvare, è all’improvviso illuminato dall’arrivo nella sua vita del violento e sfrontato Elder. Giovane criminale di strada, Elder è, di fatto, un doppio post-adolescente di Armando. I due, all’inizio, si incontrano più volte per denaro, ma poi scopriranno di essere molto simili e finiranno per amarsi.

Lorenzo Vigas illustra i percorsi imprevedibili del sentimento amoroso, spesso scatenato non dal desiderio di una vita tranquilla e normale ma dalla volontà di cancellare un distacco e una privazione umana che hanno lasciato un segno indelebile. Palcoscenico naturale è la metropoli di Caracas, grande agglomerato urbano convulso e ubriacante che contiene sacche di degrado e violenza. La città è una sorta di girone dantesco, il luogo dove tutto si può verificare e dove i due personaggi centrali si aggirano spesso in silenzio. Sì, il silenzio è l’elemento fondamentale del film, così come gli sguardi dei due protagonisti, apparentemente bloccati ma in verità rigorosamente intensi e marmorizzati in una sofferenza impossibile da sconfiggere.

Lo stile visivo adottato da Vigas è nitido, preciso, con inquadrature che descrivono in modo chiaro la realtà nell’ambito della quale si svolge la storia. Ma l’aspetto più significato di quest’opera non è certo la parte visuale quanto piuttosto la costruzione, estremamente curata, della vicenda. All’interno di questa struttura, i personaggi seguono una loro riconoscibile evoluzione, cambiano i loro destini, mutano la loro visione del mondo, identificano, infine, un tratto di strada da percorrere insieme.

Ti guardo, dunque, non è un lungometraggio che presenta particolari novità linguistiche o contenutistiche, forse neanche un capolavoro. È più semplicemente un film girato correttamente, ben scritto, misurato, mai sopra le righe. Inoltre, è evidente ed inequivocabile l’obiettivo che intende raggiungere.

Questi aspetti rappresentano i veri punti di forza dell’opera, un testo audiovisivo che si configura come un esempio da seguire per tutti quei cineasti esordienti (o quasi) che, smaniosi di stupire e di cambiare gli esiti della storia del cinema, si incartano a volte nella realizzazione di film presuntuosi e senza vera sostanza cinematografica.

© CultFrame 09/2015 – 01/2016

TRAMA
Armando vive a Caracas. Fa l’odontotecnico e le sue giornate sono terribilmente solitarie. Il suo unico sfogo consiste nel rimorchiare giovani dei quartieri malfamati per farli spogliare davanti a lui. Un giorno incontrerà Elder, un malvivente di strada che pian piano stabilità con lui un rapporto molto intenso.


CREDITI

Titolo: Ti guardo / Titolo originale: Desde allá / Regia: Lorenzo Vigas / Sceneggiatura: Lorenzo Vigas / Fotografia: Sergio Armstrong / Montaggio: Isabela Monteiro de Castro / Interpreti: Alfredo Castro, Luis Silva, Jericó Montilla, Catherina Cardozo, Marcos Moreno, Jorge Luis Bosque / Produzione: Factor RH & Malandro Films, Lucia Films / Distribuzione: Paese: Venezuale, Messico 2015 / Durata: 93 minuti

SUL WEB
Filmografia di Lorenzo Vigas
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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