Revenant – Redivivo ⋅ Un film di Alejandro González Iñárritu

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Che il cinema di Alejandro González Iñárritu sia parossistico nella sua dimensione visuale non c’è alcun dubbio. Che il regista messicano in parte sia stato, nel corso della sua carriera, sopravvalutato, anche. Che si lasci andare visibilmente a ossessive iterazioni, è un fatto a nostro avviso evidente. Eppure, proprio questa tendenza a eccedere, cioè a oltrepassare i limiti, fattore che oggettivamente può essere difficile da sopportare, può in alcuni casi rappresentare la forza del suo cinema.
Con Revenant – Redivivo la scalata all’eccesso è effettuata sistematicamente. Centocinquantasei minuti di inquadrature strettissime sui volti feriti e luridi dei personaggi principali, Leonardo DiCaprio in testa, centocinquantasei minuti di punti di vista ripetuti dal basso verso l’alto, centocinquantasei minuti di sangue, scontri, gelo e lotta per la sopravvivenza.

A ragionare criticamente solo su questi elementi non rimarrebbe altra strada se non quella di liquidare questo lungometraggio come un’imponente prestazione muscolare figlia di un modo di fare cinema che ha poco da dire. Potrebbe essere anche così, ma se si vuole mettere in atto uno sforzo analitico appropriato appare necessario, una volta tanto provare a mettere in secondo piano (non a disinteressarsene totalmente, però) la struttura formale, il linguaggio e lo stile e provare a capire se questo lavoro sia basato su fattori contenutistici degni di interesse, oppure no, e poi se l’impianto visuale del film in questione sia appropriato ai temi che si manifestano con grande risalto e che sono sostanzialmente due: quello dell’indifferenza assoluta della natura di fronte alle questioni umane e quello della divaricazione totale tra genere umano e mondo animale.

Se vogliamo considerare questi due aspetti non v’è alcun dubbio che Revenant – Redivivo abbia le caratteristiche di un saggio visuale di tipo filosofico (e in questa affermazione non c’è un giudizio di merito, ma solo una constatazione). Il rapporto essere umano-natura viene riportato, infatti, alla sua reale dimensione archetipica e sottratto alla bizzarra e arbitraria concezione della natura che è scaturita dal mondo occidentale e dalla conseguente idea di progresso. La sfera naturale ridotta in Occidente a simulacro turistico-consumistico, a parco di divertimenti (per persone supernutrite) basato sul concetto osceno e fuorviante di bellezza, riprende nel film di Iñárritu la sua reale sostanza: ovvero di entità che, nonostante i tentativi patetici e distruttivi del genere umano di controllarla, esplorarla, sfruttarla non risponderà mai alla logica della cultura e della storia. Il mondo animale, in tal senso, benché da decenni vengano messi in atto inquietanti e grotteschi tentativi di antropomorfizzazione, attribuendo agli animali ridicoli sentimenti umani, è semplicemente portatore di un universo oscuro, decisamente incomprensibile per gli esseri umani.

Alejandro González Iñárritu
Questi argomenti forniscono a Revenant – Redivivo una sua sostanza, proprio perché il cuore di questa operazione filmica non risiede nella dimensione storico-culturale del film (nei temi, sì), tanto meno nella sopportabilità del suo stile, quanto piuttosto nella sua fuoriuscita dalla storia, dalla cultura, dalla concezione di racconto tradizionale e dalla presunta razionalità umana.
Al di fuori di questa possibile interpretazione il film di Alejandro González Iñárritu può semplicemente manifestarsi come un martellamento ossessivo di violenza stilizzata, come una rovinosa caduta nella sovrabbondanza, come una vacua tempesta di impulsi visivi, oltretutto terribilmente ripetitivi. A voi la scelta.

© CultFrame 01/2016

TRAMA
Hugh Glass è un cacciatori di pelli animali che si unisce, insieme al giovanissimo figlio avuto da una donna indiana, a un gruppo organizzato. Un giorno proprio gli indiani attaccheranno il gruppo uccidendo molte persone. Hugh e i superstiti tenteranno di raggiungere il forte da cui sono partiti attraversando le montagne in pieno inverno ma l’impresa sarà terrificante.


CREDITI

Titolo: Revenant – Redivivo / Titolo originale: The Revenant / Regia: Alejandro González Iñárritu / Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Mark L. Smith / Fotografia: Emmanuel Lubezki / Montaggio: Stephen Mirrione / Musica: Ryūichi Sakamoto, Carsten Nicolai, Bryce Dessner / Scenografia: Jack Fisk / Interpreti: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter, Paul Anderson / Produzione: New Regency Productions, RatPac Entertainment / Distribuzione: 20th Century Fox / Origine: Usa /Anno: 2015 / Durata: 156 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film The Revenant (Revenant – Redivivo) di Alejandro González Iñárritu
Filmografia di Alejandro González Iñárritu
20th Century Fox

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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