Remember ⋅ Un film di Atom Egoyan

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Possiamo citare almeno due film significativi che trattano esattamente lo stesso tema di Remember, del regista armeno-canadese Atom Egoyan: Music Box di Costa-Gavras (1989) e This Must Be the Place di Paolo Sorrentino (2011).
L’argomento in comune? La questione drammatica della cosiddetta “mimetizzazione” dei criminali nazisti negli Stati Uniti d’America. Nomi rubati a persone defunte, documenti falsi, cancellazione totale del passato, attraverso questi strumenti diversi carnefici tedeschi dei campi di sterminio sono riusciti a ricostruirsi una vita possibile, sia in Nord America che in Sud America.

Cosa ha spinto, dunque, Atom Egoyan a dedicare il suo ultimo film a un argomento che la storia del cinema aveva già sviscerato grazie a firme importanti come quelle di Costa-Gavras e Sorrentino? Un aspetto molto chiaro. Dietro il racconto di un nazista che cambia identità e crea una nuova esistenza c’è uno degli argomenti da sempre affrontati da Egoyan: la complessa stratificazione della realtà. Sotto la superficie delle cose, sotto la patina esterna delle esistenze individuali, si cela sempre qualcosa di mostruoso, indecifrabile, indicibile.

La vicenda di Zev, ebreo sopravvissuto ai lager nazisti, che cerca di rintracciare il suo aguzzino di Auschwitz (come lui ormai novantenne) è in tal senso emblematica. Seguendo le tracce dell’uomo che sterminò tutta la sua famiglia, Zev incontrerà diversi omonimi di origine tedesca, ritrovando sparsi nella provincia profonda degli USA, in maniera preoccupante, i germi di una visione distorta del mondo che sembravano essere stati neutralizzati con la seconda guerra mondiale. Ogni volta che la verità sembra essere finalmente svelata, ecco che ne spunta un’altra, se possibile ancora più vergognosa.

Atom Egoyan

Remember è, certamente, un lungometraggio in cui il tema della Shoah è presente in modo inequivocabile ma ciò che racconta in maniera ancor più approfondita Egoyan è la “mostruosità normale” che spesso si occulta dentro ogni individuo e quando crediamo di aver rivelato la malvagità altrui arriva sempre qualcosa a far emergere la nostra parte oscura.

Lo stile narrativo e visivo è quello che caratterizza da sempre la poetica dell’autore di Il dolce domani e Il viaggio di Felicia. Dietro un impianto apparentemente realistico si nasconde un’atmosfera sospesa e quasi rarefatta, un senso di straniamento (di spaesamento dello sguardo) che lascia interdetto lo spettatore. Se proprio dovessimo individuare alcuni difetti in questo film dovremmo mettere in evidenza una svolta conclusiva un po’ forzata e la tendenza da parte dell’autore, solo in alcuni passaggi, a calcare la mano su un evidente patetismo.

A parte ciò, Atom Egoyan rimane un cineasta rigoroso, il quale ha voluto con Remember avvicinarsi a questioni (come la Shoah, appunto) che sente particolarmente. Dobbiamo, infatti, ricordare che oltre a quello spaventoso del popolo ebraico, il XX secolo è stato testimone di un altro agghiacciante genocidio: quello degli armeni.

© CultFrame 09/2015 – 02/2016
Film presentato alla 72. Biennale Cinema di Venezia

TRAMA
Zev è un anziano signore ebreo che vive in una casa di riposo. Un giorno un suo amico, anch’egli ricoverato, gli rivela che ha saputo che il loro carnefice di Auschwitz (che sterminò le loro famiglie) è ancora vivo e conduce una tranquilla esistenza negli USA sotto falso nome. Zev deciderà così di intraprendere un viaggio tra Usa e Canada per tentare di uccidere il nazista che ha rovinato la sua esistenza.


CREDITI

Titolo: Remember / Titolo originale: id. / Regia: Atom Egoyan / Sceneggiatura: Benjamin August / Fotografia: Paul Sarossy / Montaggio: Christopher Donaldson / Musica: Mychael Danna 7 Interpreti: Christopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven, Dean Norris, Henry Czerny / Produzione: Serendipity Point Films, Distant Horizon, Detalle, Egoli Tossell Film, Telefilm Canada/ Distribuzione: BIM / Paese: Canada, 2015 / Durata: 95 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Remember di Atom Egoyan
Filmografia di Atom Egoyan
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito
BIM

Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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