Nel 1947 il film Una donna nel lago celebrava l’uso della soggettiva dichiarando in apertura: “Una rivoluzionaria innovazione della tecnica cinematografica. La M.G.M. presenta una sorprendente e audace nuova forma di racconto, una pietra miliare nella cinematografia. Protagonisti il misterioso Robert Montgomery e…tu!”. L’idea di girare in soggettiva per far immedesimare e partecipare il pubblico in prima persona alle indagini del detective Philip Marlowe si rivelò poco favorevole. L’effetto fu straniante: l’impossibilità di vedere le espressioni del volto limitava notevolmente la capacità di immedesimazione, creando distacco, più che vicinanza. Ma il pubblico del 1947 non avrebbe potuto reagire in altro modo. Ben diverso è il pubblico che oggi va a vedere Hardcore!, scritto, diretto e interpretato da Ilya Naishuller.
Chi decide di affrontare un’esperienza di visione completamente in soggettiva, escludendo la motivazione della curiosità, probabilmente ha già confidenza con questo tipo di immagine. Un’abitudine che deriva dai videogiochi, più nello specifico i cosiddetti FPS (First Person Shooters), gli “sparatutto” in prima persona. La logica, in molti casi, è quella del run and gun (corri e spara): gli scontri con i nemici sono costanti, spesso c’è poco tempo per esplorare l’ambiente circostante. Per raggiungere l’obiettivo finale non serve un grande sforzo intellettivo. Bisogna sparare, sparare, e ancora sparare.
Ilya Naishuller aveva già sperimentato in questi termini attraverso un video diventato virale (Biting Elbows-Bad Motherfucker), ma con Hardcore! ha decisamente alzato il tiro. Il suo protagonista, Henry, è un cyborg metà uomo e metà robot che, dopo essere stato ricomposto di alcune parti del corpo mancanti, viene (quasi incomprensibilmente) istruito su ciò che gli accadrà dalla sua presunta moglie, nonché scienziata, Estelle. Il suo principale scopo è di combattere Akan, un indefinibile violento con poteri telecinetici, che, coadiuvato da un personale esercito di (altri) cyborg, sembra non voler altro che ucciderlo. Henry non può parlare, e da qui scaturisce il primo cortocircuito: poter comunicare esclusivamente con un cenno del capo per indicare un sì o un no, insieme all’insistito sguardo sui piedi, quasi a voler sottolineare la peculiarità del film, finisce per nauseare, letteralmente. Si fatica, e non poco, a seguire il movimento di una GoPro montata, a rotazione, sulla fronte di 12 attori, tra i quali lo stesso Naishuller e 2 stunt-man. Ma questa tecnica, più che dare la sensazione di “possedere” lo sguardo di Henry, rende la visione limitata e inverosimile. Invece di dilatarsi, lo sguardo si restringe: Naishuller, metaforicamente, costringe lo spettatore ad indossare un paraocchi, inibisce la sua libertà di visione e frustra la sua esperienza cinematografica. I movimenti della GoPro accompagnano un’azione frenetica, con salti nel vuoto, arrampicate “impossibili” che esasperano la disciplina del parkour e sparatorie incessanti. Ma la storia è debole, debolissima, appena sostenuta nel suo folle sviluppo dal personaggio di Jimmy (Sharlto Copley), comprimario di Henry. La sua condizione rappresenta quella dello spettatore: bloccato su una sedia (a rotelle), vive una vita virtuale attraverso le sue copie, via via differenti, in grado di agire come la storia richiede, ovvero correndo e sparando.
Se da un punto di vista strettamente tecnico, un film come Hardcore! mostra la versatilità di uno strumento innovativo come la GoPro, dal lato esperienziale non c’è molto da apprezzare. Certamente molto meno di quanto sia stato possibile con il documentario Leviathan del 2012, sul tema della pesca. In quel caso, le immagini riescono a mostrare la potenza della regia affidata alla natura. Qui invogliano a terminare una sessione di gioco noiosa e piuttosto ripetitiva.
Hardcore! si presenta come una struttura singolare, e questo glielo si può concedere, ma il cinema è un’altra cosa. Ed è su questa affermazione che si rende necessario il punto esclamativo.
© CultFrame 04/2016
TRAMA
Un uomo di nome Henry si risveglia in un laboratorio. Non ha memoria, è mutilato, e non può parlare. Una scienziata di nome Estelle, che afferma di essere sua moglie, lo rimette in piedi, ma non fa nemmeno in tempo a spiegargli la situazione che Akan, il loro nemico giurato, li attacca, innescando una violenta guerriglia. Henry dovrà cercare di scoprire la verità su di sé e sconfiggere Akan prima che Akan lo uccida.
CREDITI
Titolo: Hardcore! / Titolo originale: Hardcore Henry / Regia: Ilya Naishuller / Sceneggiatura: Ilya Naishuller / Fotografia: Pasha Kapinos, Vsevolod Kaptur, Fedor Lyass/ Montaggio: Steve Mirkovich, Vlad Kaptur / Musica: Darya Charusha / Scenografia: Margarita Ablaeva / Interpreti: Sharlto Copley, Danila Kozlovsky, Haley Bennett, Andrey Dementiev, Dasha Charusha, Sveta Ustinova, Tim Roth / Produzione: Bazelevs Production, Versus Pictures / Paese: Russia, USA, 2015 / Distribuzione: Lucky Red / Durata: 90 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film Hardcore Henry (Hardcore!) di Ilya Naishuller
Sito italiano del film Hardocre! di Ilya Naishuller
Filmografia di Ilya Naishuller
Lucky Red