In memoria di Abbas Kiarostami. Le fotografie esposte a Roma nel 2001

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis
© Abbas Kiarostami
© Abbas Kiarostami

© Abbas Kiarostami

Il cielo azzurro, intenso, fortissimo. La terra sottostante è marrone; quasi si riesce a percepirne l’odore e la consistenza. Un prato verde da cui si erge un albero molto ampio. Le pareti di due colline che si intrecciano e si sovrappongono anche grazie ad un raffinato gioco di ombre. Distese sinuose e morbide, probabilmente coltivate. Un grosso albero secco posto su una zona desertica si erge come un totem archetipico. Immagini in cui la presenza degli esseri umani si avverte appena e in cui trionfa un elemento contenutistico decisivo: lo straordinario e geometrico equilibrio delle forme e dei colori del pianeta e all’opposto un tragico senso di indifferenza della natura riguardo le cose umane.

Le fotografie di Abbas Kiarostami, presentate fino al 22 dicembre 2001 presso la Galleria Il Gabbiano di Roma, propongono una sfumatura diversa ed inusuale dell’arte del grande cineasta iraniano.

Non più sequenze cinematografiche distese, dall’avvolgente ed ipnotico respiro e dal metaforico ritmo visivo, ma immagini fisse, risultato creativo di una ricerca poetica effettuata sul territorio che ha portato ad un approfondimento di grande impatto stilistico, dedicato proprio al tema della raffigurazione della natura. Una pesante solitudine sembra caratterizzare ogni scatto ma ad un’analisi più precisa ciò che viene fuori con forza è un senso di sublime sospensione che oltrepassa la questione del significato.

Sono circa quaranta le stampe a colori esposte nella capitale, opere che fanno emergere tutta l’abilità da parte di Kiarostami nel raccontare un mondo, quello delle zone rurali del suo paese, in cui il rapporto uomo-natura appare ancora inalterato e limpido, quasi mitico. L’occhio profondo e attento dell’autore di Sotto gli ulivi e Il sapore della ciliegia spazia tra colline e vallate, cercando di rintracciare quei sottili e miracolosi disegni spontanei che creano forme e composizioni quasi metafisiche

La realtà rappresentata dall’obiettivo fotografico risulta così quasi magica e sospesa, mentre il paesaggio, vero e proprio nucleo di base della narrazione visiva, evoca un universo in cui il fluire dell’esistente si manifesta in una delicata architettura di emozioni, in un estetica della percezione.

In questo senso appare chiaro come il cinema di Abbas Kiarostami e la sua fotografia facciano parte di un discorso espressivo organico ed armonioso che privilegia un percorso visuale fondato sul collegamento tra il mistero della vita, agire umano e indecifrabilità delle emozioni soggettive.

© CultFrame 12/2001 – 07/2016

INFORMAZIONI
Dal 21 novembre al 22 dicembre 2001
Galleria Il Gabbiano / Via della frezza 51, Roma / Telefono: 063227049
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.30 – 19.30 / chiuso lunedì e festivi / Ingresso libero

SUL WEB
CULTFRAME. Soliloquy. Turbulent. Mostra di Shirin Neshat
CULTFRAME. Le donne di Allah. Un libro e una fotografia a confronto
Filmografia di Abbas Kiarostami

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009