Bibbia e ciuffetto, soldato perfetto. L’intenso Andrew Garfield striscia in mezzo a frattaglie americane e giapponesi armato soltanto della propria incrollabile fede di cristiano avventista del 7° giorno e di una pietas che è il nucleo narrativo dell’ultimo film di Mel Gibson. La storia vera di Desmond Doss, ossimoro vivente, soldato pacifista, unico obiettore a meritarsi la medaglia d’onore militare, risulta perfettamente nelle corde di Mad Mel, incarnazione in passato del macho violento e reazionario, oggi impegnato a fare ammenda per atti commessi e parole pronunciate durante i cupi anni di alcolismo che gli sono costati la carriera da attore. E se non si trattasse di una storia tanto vera quanto sorprendente, potrebbe sembrare fin troppo esemplare e retorica, oltre che poco plausibile, mentre le imperdibili sequenze finali ci mostrano il vero Doss: un dandy con baffetti, smilzo e sorridente, fisicamente lontanissimo dal protagonista di Arma Letale.
Se nella prima parte l’autore pone le basi ideologiche (non soltanto religiose) e mette in scena le surreali conseguenze della scelta del protagonista, anche grazie a un gigantesco Hugo Weaving padre dolente e violento, nelle sequenze belliche che costituiscono l’intera seconda parte il film raggiunge l’apice drammatico. Gibson trasforma la collina di Hacksaw Ridge in un fumigante Golgota, a metà tra Iwo Jima di Eastwood e gli inferni contorti di Hyeronimus Bosch, un mattatoio ripreso con un realismo tanto crudo da fermarsi solo un attimo prima del sadismo, secondo l’estetica viscerale cui Gibson ricorre dai tempi de La Passione di Cristo. Qua si tratta di una “passione” assolutamente umana, sebbene mediata da una fede ostinata e incrollabile, che spinge Doss a tentare ossessivamente di “salvarne un altro ancora” (è il suo mantra), non importa se americano o giapponese, poiché il rosso del sangue rende tutti uguali.
Girato con stile classico e mano sicura, Hacksaw Ridge conferma il talento di Gibson nei ritrarre persone comuni (Cristo a parte, ovviamente) in circostanze straordinarie, la cui fede, cristiana o pagana che sia (Apocalypto), li porta a compiere imprese eccezionali. Bacchettone e moralista, più reazionario nella vita che nei suoi film (in questo simile al grande Eastwood), Mad Mel sa indubbiamente come intrattenere ed emozionare, fa inorridire e commuovere e alla fine, malgrado tutto, riesce a comunicare l’insensatezza della guerra, l’orrore della sopraffazione, la follia di uomini che massacrano se stessi in nome del proprio dio guerriero.
© CultFrame 02/2017
TRAMA
Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, è ispirato alla vera storia di Desmond T. Doss, obiettore di coscienza che rifiutava l’uso delle armi, passato alla storia per essersi guadagnato una medaglia d’onore al valore, nonostante si fosse rifiutato di uccidere e di armarsi per tutto il conflitto. Desmond T. Doss, che si distinse soprattutto durante la battaglia di Okinawa dove, con le proprie forze, salvò la vita a 75 dei suoi compagni.
CREDITI
Titolo: La battaglia di Hacksaw Ridge / Titolo originale: Hacksaw Ridge / Regìa: Mel Gibson / Sceneggiatura: Andrew Knight, Robert Schenkkan/ Fotografia: Simon Duggan / Montaggio: John Gilbert / Scenografia: Barry Robison / Musica: Rupert Gregson-Williams / Interpreti principali: Andrew Garfield, Teresa Palmer, Hugo Weaving, Rachel Griffiths, Luke Bracey, Vince Vaughn, Sam Worthington / Produzione: Hacksaw Ridge Production, Cross Creek Pictures, Icon Productions / Distribuzione: Eagle Pictures / Paese: U.S.A., 2016 / Durata: 131 minuti
SUL WEB
Sito ufficiale del film Hacksaw Ridge (La battaglia di Hacksaw Ridge) di Mel Gibson
Sito italiano del film La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson
Filmografia di Mel Gibson