Moonlight. Un film di Barry Jenkins

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Barry JenkinsSensibilità e delicatezza d’animo. Sofferenza e solitudine. Desiderio di affetto e voglia di una vita normale. Disagio interiore e degrado di tipo sociale. La Miami inquadrata da Barry Jenkins nel suo film Moonlight si ritrova tutta negli occhi spaventati di Chiron, un bambino (e poi un ragazzo) che paga la sua diversità (non tanto quella relativa al suo probabile orientamento sessuale) come una colpa.

In una realtà in cui contano solo la durezza esteriore, il machismo volgare, la logica crudele del branco, il doversi mostrare sempre e comunque il più vigoroso, Chiron rappresenta un autentico scandalo, un fenomeno (per certi versi) eversivo che turba gli equilibri di un mondo chiuso in se stesso e abbandonato alla penosa legge del più forte. È emblematico il personaggio creato dalla mente di Barry Jenkins; rappresenta il rovescio della medaglia di una condizione esistenziale che rende tutti uguali e che costringe gli individui a vivere in un inferno dal quale è impossibile emergere.

Barry JenkinsPer sopravvivere Chiron si aggrappa a un modello, quello di uno spacciatore “buono” che vede come una figura paterna, sceglie la via della costruzione di un personaggio che non risponde minimamente alla sua interiorità, affronta in fase adulta la strada con una saldezza esteriore che, di fatto, non gli appartiene. Solo nella verità dell’affetto ritrova se stesso, in particolar modo in quello controverso che prova verso l’amico Kev (e in parte, anche, verso quello che sente per la “disgraziata” madre tossicodipendente).

Barry Jenkins ha elaborato una vicenda di dolore umano e di alterità rispetto agli stereotipi sociali dominanti nell’ambiente del protagonista grazie a un meccanismo narrativo elegante, mai sopra le righe, attento a evitare banalità. E ciò si rispecchia pienamente anche nello stile visuale che caratterizza l’intero film: equilibrato, anche per quel che riguarda gli aspetti legati all’uso della luce e dei cromatismi. Le inquadrature concepite dal regista americano (anzi proprio di Miami) possiedono, inoltre, una compattezza che fornisce solidità all’intero film. Nulla è fuori posto.

Barry JenkinsGli unici passaggi che destano qualche perplessità sono di carattere strettamente narrativo. La struttura del racconto, impostata su capitoli temporali (ad affresco), presenta la mutazione del personaggio centrale, Chiron, in modo troppo “matematico”, senza evidenziare la progressione di un’evoluzione a 360° quasi impensabile; così è possibile vedere Chiron trasformarsi da bambino taciturno e gracile, nonché violentemente “bullizzato” dai suoi coetanei, a spacciatore iper-palestrato e muscolato con dentiera d’oro e catenona cafona con tanto di croce appesa al collo. Inoltre, quella che potremmo considerare come la scena centrale di crescita del personaggio, di presa di coscienza della propria soggettività, avviene all’improvviso e senza una collocazione precisa nell’avanzamento della storia.

Tali problematiche narrative trovano, però, una composizione nell’ultima immagine del film (che non vi riveliamo) e che contiene integralmente il senso poetico dell’opera di Barry Jenkins.

© CultFrame 10/2016 – 02/2017

TRAMA
Chiron è un bambino afroamericano che vive con la madre in quartiere molto difficile di Miami. È un ragazzino sensibile e delicato e i problemi di tossico dipendenza della madre gli provocano non pochi problemi, oltre a quello che deve già affrontare quotidianamente a causa dei bulli che lo molestano in continuazione. Quando crescerà, però, Chiron cambierà marcia: diventerà uno spacciatore, farà i soldi e si costruirà un fisico muscoloso.


CREDITI

Titolo: Moonlight / Titolo originale: id. / Regia: Barry Jenkins / Sceneggiatura: Barry Jenkins, Tarrell McCraney / Fotografia: James Laxton / Montaggio: Joi McMillon, Nat Sanders / Scenografia: Hannah Beachler / Musica: Nicolas Britell / Interpreti: Mahershala Alì, Naomie Harris, Trevante Rhodes, André Holland, Janelie Monáe, Ashton Sanders / Produzione: A24, Plan B Entertainment / Distribuzione: Lucky Red / Origine: USA / Anno: 2016 / Durata: 110 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Moonlight di Barry Jenkins
Filmografia di Barry Jenkins
Festal del Cinema di Roma – Il sito
Lucky Red

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009