La legge della notte. Un film di Ben Affleck

SCRITTO DA
Valentina Mallamaci

Ben AffleckL’esperienza filmica, intesa sia come percezione di una realtà possibile, sia come acquisizione di pensieri e competenze che permettono di rielaborare la propria realtà, è del tutto soggettiva. Ma ogni spettatore seduto in sala di fronte al grande schermo ha, probabilmente, la stessa aspettativa: l’ingresso in un mondo immersivo, capace di interrompere il flusso temporale della quotidianità per permetterci di vivere, anche se solo temporaneamente, dentro una storia. Ma non sempre questa esperienza si realizza, ed è il caso dell’ultimo film scritto e diretto da Ben Affleck, La legge della notte.

La premessa dei primi minuti è fondamentale: un soldato americano, Joseph Coughlin, reduce dalla prima guerra mondiale, si rende conto della crudele e inutile barbarie alla quale ha dovuto partecipare, e decide di non voler più sottostare alle regole “calate dall’alto”. Joe vive a Boston, sono i ruggenti anni Venti, e la criminalità è la strada che ha scelto di percorrere. Le rapine gli procurano soldi facili, ma è difficile mantenere la propria indipendenza in una città tenuta sotto il giogo di alcune famiglie malavitose. Se questo non bastasse, Joe è il figlio del capitano della polizia di Boston, consapevole della sua attività criminale ma comunque spinto da un forte senso di protezione nei suoi confronti. Tutto questo dovrebbe bastare per creare un personaggio complicato e conflittuale, perennemente in contrasto con la propria morale e quella della società, ma questo intento non si realizza. Sebbene la messinscena risulti credibile, la storia, incentrata completamente sul suo protagonista, risulta finta, lasciandoci a distanza, ad osservare annoiati. Tutto è esplicitato, continuamente “gridato”, a dimostrazione che qualcosa non funziona.

Ben Affleck

La narrazione non migliora nemmeno nella seconda parte del film, quando Joe si sposta a Tampa, stimolante coacervo di culture eterogenee, per occuparsi del contrabbando di rum. Le sottotrame si moltiplicano, sono tante (troppe) e toccano temi che richiederebbero uno sviluppo impossibile da realizzare in poco più di un’ora: qui Joe si innamora profondamente, si scontra con una predicatrice che inneggia all’abbandono dei peccati, ed entra in conflitto col violento razzismo del Ku Klux Klan. In questa fase della sua storia, Joe tenta di abbandonare il proprio lato oscuro, ma nonostante questo continua a rimanere identico a se stesso. Non si sviluppa, non cresce, sembra impermeabile a ciò che succede intorno a lui, sebbene i dialoghi ci obblighino a pensare il contrario.

Ben AffleckIl film, adattamento dell’omonimo romanzo di Dennis Lehanne, delude per la sua incapacità di essere incisivo. Nonostante un cast di grande levatura e ottimi mezzi produttivi, Affleck non riesce a estrapolare dalla storia gli elementi essenziali. Quasi fosse uno sceneggiatore e regista alle prime armi, Affleck segue passo passo la trama così come si sviluppa nel romanzo, senza sottolineare la sua personale lettura. Questo rende il suo film bidimensionale, freddo e incapace di coinvolgere. Tutti i personaggi, che sulla carta dovrebbero influenzare la visione esistenziale del protagonista, diventano inutili comprimari che appaiono qua e là come meteore, per poi scomparire senza lasciare traccia. Ciò che rimane è un racconto dalla forte impronta narcisistica, disordinato e privo di spessore, ben lontano dall’essere capace di raccontare una delle tante sfumature del “sogno americano”. Un esercizio tecnicamente ben realizzato, ma tematicamente carico di cliché e privo di ogni senso di urgenza. E non è certo questo l’emblema di un’esperienza filmica che lascia il segno.

© CultFrame 03/2017

TRAMA
Joe Coughlin, soldato americano sopravvissuto alla prima guerra mondiale, al rientro in patria decide di vivere secondo le proprie regole. Questa decisione lo trasforma prima in un fuorilegge di Boston, e poi in un gangster della Florida impegnato nel contrabbando di rum. Ma il suo codice morale gli imporrà delle scelte che lo allontaneranno dall’ambiente criminale, pur lasciando segni indelebili nella sua vita.


CREDITI
Titolo: La legge della notte / Titolo originale: Live by Night / Regia: Ben Affleck / Sceneggiatura: Ben Affleck / Fotografia: Robert Richardson / Montaggio: William Goldenberg / Musica: Harry Gregson-Williams / Scenografia: Jess Gonchor / Interpreti: Ben Affleck, Elle Fanning, Brendan Gleeson, Chris Messina, Sienna Miller, Zoe Saldana, Chris Cooper, Robert Glenister, Scott Eastwood, Chris Sullivan, Titus Welliver, Remo Girone, Max Casella, Miguel Jontel Pimentel, Anthony Michael Hall, Gianfranco Terrin / Produzione: Appian Way Productions, Pearl Street, Warner Bros. / Paese: Stati Uniti, 2016 / Distribuzione: Warner Bros. / Durata: 128 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Live by Night (La legge della notte) di Ben Affleck
Filmografia di Ben Affleck
Warner Bros.

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Valentina Mallamaci

Classe 1984, giornalista e da sempre appassionata di cinema e scrittura. Dopo un’esperienza di due anni come caporedattore presso una webzine piemontese, nel 2013 si trasferisce a Roma per frequentare il Master in Critica Giornalistica presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Scrive di teatro e cinema, ma si interessa anche di sceneggiatura. Attualmente collabora con Il Mucchio Selvaggio e CultFrame - Arti Visive.

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