Vi presento Toni Erdmann. Un film di Maren Ade

SCRITTO DA
Eleonora Saracino

Maren AdeOpera funambolica ed eccentrica, il terzo lungometraggio della talentuosa Maren Ade (Orso d’Oro al Festival di Berlino del 2009 con Everyone Else) sembra muoversi solo apparentemente sul terreno della commedia per poi diventare non tanto un dramma quanto un ritratto in agrodolce di quei sentimenti e turbamenti che albergano nel contemporaneo. Sensazioni e percezioni che molto spesso risultano sfuggenti e inafferrabili proprio perché fagocitate dal ritmo forsennato del nostro tempo al quale non tutti riescono a stare al passo e, in particolare, coloro in età non più verde; proprio come Winfred Conradi, insegnante di musica in pensione, che all’incolore monotonia delle giornate contrappone un carattere di irrefrenabile goliardia. Il gusto per lo scherzo e per il gioco è, addirittura, incontrollabile e i bersagli delle sue burle vanno dal fattorino che gli recapita un pacco fino agli amici e alla famiglia. Non tutti, però, sembrano gradire il suo ameno passatempo, tantomeno la figlia Ines, quarantenne in carriera, con la quale ha un rapporto segnato dalla distanza, non soltanto geografica.
Distaccata dalla Germania alla sede di Bucarest, la donna lavora per un’importante azienda alla quale dedica gran parte del tempo in cui il telefono e il palmare sembrano i suoi soli e unici amici. Di passaggio nella casa materna Ines incontra il padre che, dopo la separazione della moglie, vive in compagnia di un anziano e malandato cane. Tra i due si innesca da subito un cortocircuito di tensioni che vengono stemperate dalla giocosità di lui mentre esasperano e innervosiscono lei. Alla risata scomposta di Winfred fa da contraltare il manageriale self control di Ines che palesemente non gradisce, o forse solo non comprende, il traboccante humor paterno.

Apparentemente diversissimi tra loro, i due hanno modo di (ri)conoscersi più a fondo nel momento in cui Conradi, dopo la dipartita del suo fedele quadrupede, decide di recarsi in Romania per stare un po’ con la figlia. Una sorpresa che Ines sembra digerire a stento ma alla quale, sulle prime, cerca di adattarsi. Il tentativo del genitore di alleggerire la sua vita con lazzi di ogni genere o con improbabili regali sembra, infatti, suscitarle sentimenti contrastanti che oscillano tra la tenerezza e una evidente insofferenza. Tuttavia il divario tra loro appare davvero incolmabile e si lascia intendere che, nonostante un sostrato di affetto, padre e figlia siano davvero troppo diversi per avvicinarsi davvero.

La regista tedesca, non rivelando mai il motivo dei loro contrasti, si accosta ai due protagonisti (gli ottimi Peter Simonischek e Sandra Hüller) con estrema delicatezza e pur ricorrendo, sovente, al tono del grottesco mette in luce, con garbata ironia, la conflittualità dei due caratteri che si confrontano, ciascuno a suo modo, con il dolore e con il piacere e, non ultimo, con il senso della vita stessa. L’irrefrenabile giocosità di Winfred nasce, evidentemente, da una sofferenza e finisce per esserne l’antidoto mentre la controllata compostezza di Ines pare renderla immune da qualsiasi forma di empatia con tutto ciò che la circonda.

Maren AdeNel momento in cui irrompe Toni Erdmann, che altri non è che Conradi sotto mentite spoglie, il film mette in scena, letteralmente, una commedia umana che esprime le proprie contraddizioni attraverso bizzarrie e stravaganti travestimenti. Con parrucca e denti finti Winfred non è più il padre di Ines ma diviene una sorta di giocoliere dell’assurdo che spariglia le (ordinate) carte dell’esistenza della donna, mescolando la finzione con il reale, ribaltando – o meglio, re-interpretando – il senso dell’opportunità. La pantomima dell’uomo coinvolge, inevitabilmente, sua figlia che mai come in questa “recita” riesce finalmente a giocare il ruolo di se stessa. L’eccesso e la stramberia diventano allora le chiavi di lettura del film, forse le uniche possibili per affrontare con leggerezza, che non scivola mai nella superficialità, il nostro male di vivere e la complessità, non priva di patimento, dei rapporti genitoriali.

La Ade, attraverso il personaggio di Erdmann e il suo aspetto posticcio, svela il profondo disagio del nostro tempo, il conflitto etico al quale spesso si deve far fronte nel lavoro e, nello spazio “altro” di una terra straniera, mostra le macerie degli ideali dei padri sulle quali i figli camminano incerti, attratti dalla chimera (in)stabile di un capitalismo amorale. Una narrazione che fa della stramberia la sua cifra stilistica e, pur peccando in alcuni punti di una certa lungaggine, riesce a mettere a nudo (e non solo in senso metaforico) quei paradossi del quotidiano che appaiono davvero come scherzi dell’esistenza dei quali ridere, come direbbe René Clair, è il vero segno di libertà”.

© CultFrame 03/2017

TRAMA
Winfrend Conradi, ora pensionato, incontra di rado sua figlia Ines, trasferitasi per lavoro dalla Germania a Bucarest. Decide così di farle visita ma la donna, assorbita dalla propria carriera, sembra gradire poco la presenza paterna e, in particolar modo, l’irrefrenabile senso goliardico del genitore. Lui, tuttavia, non si arrende e continua a pungolare Ines, mettendo a dura prova la sua pazienza anche con scherzi di dubbio gusto. Il rapporto tra i due si fa insostenibile e Winfred decide di ritornare a casa quando, improvvisamente, irrompe sulla scena Toni Erdmann ovvero Conradi che, con parrucca e denti finti, si spaccia per un improbabile coach. A Ines non resta che accettare l’eccentrico gioco del padre e proprio attraverso questa bislacca finzione entrambi scopriranno la reale profondità del loro legame.


CREDITI

Titolo: Ti presento Toni Erdmann / Titolo originale: Toni Erdmann / Regia: Maren Ade / Sceneggiatura: Maren Ade / Montaggio: Heike Parplies / Fotografia: Patrick Orth / Scenografia: Silke Fischer / Interpreti: Peter Simonischek, Sandra Hüller, Michael Wittenborn, Thomas Loibl / Produzione: coop99, knm, Missing Link Films and SWR/WDR/ARTE / Distribuzione: Cinema di Valerio De Paolis / Germania, 2016 / Durata: 162 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Toni Erdmann di Maren Ade
Sito italiano del film Ti presento Toni Erdmann Maren Ade
Filmografia di Maren Ade

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Eleonora Saracino

Eleonora Saracino, giornalista, critico cinematografico e membro del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), si è laureata in Storia e Critica del cinema con una tesi sul rapporto Letteratura & Cinema. Ha collaborato con Cinema.it e, attualmente, fa parte della redazione di CulfFrame Arti Visive e di CineCriticaWeb. Ha lavorato nell’industria cinematografica presso la Columbia Tri Star Pictures ed è stata caporedattore del mensile Matrix e della rivista Vox Roma. Autrice di saggi sul linguaggio cinematografico ha pubblicato, insieme a Daniel Montigiani, il libro “American Horror Story. Mitologia moderna dell'immaginario deforme” (Viola Editrice).

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