Limite. Mostra di Samuele Bianchi, Simone Letari e Simona Lunatici a Sillico (LU)

SCRITTO DA
Simona Lunatici
© Simone Letari, Oltre me. Necessità interiore (2016)
©  Simone Letari, Oltre me. Necessità interiore (2016)

© Simone Letari, Oltre me. Necessità interiore (2016)

lìmite s. m. [dal lat. limesmĭtis]. – Confine, linea terminale o divisoria. È definito così, nel dizionario della lingua italiana, il termine “limite”. Il confine entro cui una determinata situazione, fisica o astratta che si voglia, non è più tale. E a ben guardare, se ci fermiamo a riflettere su questo concetto, ci rendiamo conto che è una condizione imprescindibile per l’uomo e non solo. È praticamente impossibile, per la maggioranza degli esseri viventi, sopravvivere senza creare limiti per sé e per gli altri simili, per proteggere o per difendersi da pericoli reali o presunti. Possono variare i metodi di delimitazione, ma lo spazio è ambiguo, non dà certezze e per questo è necessario costruirlo e organizzarlo secondo esigenze ben precise che, di caso in caso, i modelli cosiddetti culturali ci impongono.

La mostra ruota intorno al concetto di limite, alla necessità umana di crearlo e al tempo stesso di superarlo, quando non è più sufficiente o diventa eccessivamente opprimente. Un movimento continuo, in cui si alternano costrizione e ribellione in un dialogo carico di tensione. I limiti sono ovunque, fuori da noi e dentro di noi, materiali e immateriali, fisici ed etici. Ma si può andare oltre. C’è un punto preciso in cui due limiti si toccano e nel loro superamento diventano luogo di incontro dove si genera altro.

Da qui l’idea della mostra e del titolo. Sono esposti lavori molto diversi tra loro per tecnica e stile, ma in cui, nonostante l’evidente distanza l’uno dall’altro, si possono rintracciare dei punti di contatto. Si è voluti andare oltre, metterli in dialogo tra loro e dall’incontro si è generata una nuova esperienza e un ulteriore momento di condivisione.

La mostra è costituita dai seguenti lavori:

© Simona Lunatici, Provvisorio1 (2016)

© Simona Lunatici, Provvisorio1 (2016)

Provvisorio1 – Simona Lunatici (2016). Si tratta di tre immagini nate all’interno di un lavoro collettivo più ampio e realizzate nella zona fluviale della Mediavalle del Serchio. Sono visibili frammenti di delimitazioni abbandonate che rimangono come tracce da seguire nello spazio attraversato
I confini non risiedono nelle cose – Samuele Bianchi (2009). Il progetto fotografico è una riflessione sul concetto di confine, sviluppata attraverso la rappresentazione di limiti gestionali ed amministrativi in luoghi collocati lungo un tratto della costa tirrenica. L’acqua evoca l’impossibilità di cogliere tali separazioni e rafforza la volontà di una visione di uguaglianza.

I due seguenti lavori costituiscono la parte centrale dell’esposizione; entrambi sono incentrati sull’esigenza di uscire al di fuori dei limiti, di qualunque natura essi siano (proprio dal loro accostamento è nata l’idea dell’esposizione). L’allestimento prevede la loro alternanza in un dialogo intervallato da tre opere pittoriche di Samuele Bianchi.

© Samuele Bianchi,  Vorrei essere altro. Vorrei essere me (2016)

© Samuele Bianchi, Vorrei essere altro. Vorrei essere me (2016)

Oltre me. Necessità interiore – Simone Letari (2016). Si tratta di una serie di polaroid manipolate con un processo di transfer. La riflessione su un modo troppo rigido di vedere la fotografia, che in questo caso esce dai suoi limiti fisici, corrisponde ad una riflessione più intima e ad una esigenza di ribellione che ha accompagnato un periodo di vita dell’autore.
Vorrei essere altro. Vorrei essere me – Samuele Bianchi (2016). È una serie di immagini che costituiscono un’ulteriore riflessione sul concetto di limite. Attraverso la rappresentazione di segni del reale che rimandano alla necessità di organizzare lo spazio si arriva ad una riflessione personale sui limiti dell’uomo.

Con l’ultimo lavoro, infine, si è voluto mettere in pratica quanto espresso nel titolo della mostra, ovvero l’idea del limite come separazione, ma anche come luogo di incontro. Superando certi ostacoli, personali, fisici, tecnici o di qualsiasi altra natura si vogliano intendere, si riescono a creare stimolanti luoghi di incontro.
Dialogo in divenire – S. Bianchi, S. Letari, S. Lunatici (2017). La riflessione ruota intorno al modo di vivere ed osservare lo spazio. Ci siamo confrontati con uno stesso luogo (una pineta nelle vicinanze del borgo in cui si svolge la mostra), in qualche modo delimitato (anche se non da barriere fisiche) e lì ci siamo incontrati con le nostre differenti visioni. Il dialogo che ne è scaturito ha superato certe peculiari differenze stilistiche di ciascun autore, mantenendo comunque la loro identità.

© CultFrame – Punto di Svista 04/2017

INFORMAZIONI
Mostra: Limite. Samuele Bianchi, Simone Letari, Simona Lunatici – Linea terminale o anche divisoria. Luogo di incontro
A cura di Simona Lunatici
Dall’ 8 aprile al 25 giugno 2017
Palazzo Carli – Sillico (LU)
Orari: sabato, domenica e festivi 16.00 – 19.00 e su appuntamento
Telefono: 3286232904
Ingresso libero

SUL WEB
Il sito di Samuele Bianchi
Il sito di Simone Letari

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Simona Lunatici

Simona Lunatici. Storica dell’arte di formazione, si laurea in storia dell’architettura e si interessa allo studio del territorio, con particolare attenzione agli aspetti vernacolari. Negli ultimi anni si è maggiormente dedicata alla fotografia di paesaggio unendo la passione fotografica alla ricerca sia personale che professionale.

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