Madre!. Un film di Darren Aronofsky

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Darren AronofskyUna gigantesca e misteriosa casa situata al centro di una radura nel cuore di un bosco. Visioni spaventose e indecifrabili. Una coppia che sembra vivere in totale affiatamento. Stanze murate nella cantina dell’abitazione. Oggetti di cui non si conosce la natura, paesaggi incontaminati, sangue che sgorga dal nulla. Uno scrittore, vagamente viscido, e la sua giovane compagna, bellissima, delicata, quasi angelica, vivono in questo luogo minaccioso e meraviglioso allo stesso tempo, cercano di costruire la loro felicità ma qualcosa di anomalo si manifesta sempre, come una sorta di inspiegabile disturbo alla loro quiete.

mother!, la più recente produzione filmica del regista americano Darren Aronofsky mostra tutte le caratteristiche autoriali di questo cineasta che ha fatto della “visionarietà” e dell’eccesso il suo marchio di fabbrica. Il racconto procede inizialmente grazie a un innalzamento progressivo della tensione, della follia e dell’assurdo.

Le citazioni polanskiane sono macroscopiche: da Repulsion a Cul de sac, fino a Rosemary’s Baby. È possibile rintracciare anche un pizzico di Losey, con particolare riferimento a Il servo. Il gioco delle citazioni cinematograficamente colte prosegue con discreto equilibrio, e anche con una certa eleganza espressiva, fino a un punto di non ritorno, passaggio di svolta grazie al quale Aronofsky ripiomba nel suo mondo trasformando il suo film da sottile incubo a occhi aperti a caotico e informe delirio filmicamente quasi imbarazzante.

Lo scrittore folle e la sua ingenua e raffinata compagna si trasformano così da protagonisti di un sogno angoscioso ricco di sfumature psicologiche a puri meccanismi del furore creativo del regista che sembra perdere il controllo della sua opera in un furibondo desiderio di eccedere verso il nulla. La casa strepitosa dove vivono i personaggi centrali diviene così spazio della violenza demoniaca, dell’ossessione collettiva verso il sangue, del sacrificio umano, del cannibalismo, addirittura, di massa. In un rito finale, l’umanità mostra la sua faccia più oscura, più farneticante e irragionevole.

Sembra proprio quest’ultimo aspetto il punto su cui Darren Aronosky intende concentrarsi. E lo fa senza misura creativa, senza il necessario controllo intellettuale. La veemenza espressiva che prende il sopravvento nella fase conclusiva dell’opera toglie di mezzo quanto di buono elaborato nei brani iniziali, facendo precipitare mother! in un vacuum filmico che finisce per banalizzare tutto.

Darren Aronofsky

E anche il tema della creatività umana (il protagonista maschile è uno scrittore) e dell’ispirazione che si genera automaticamente e misteriosamente dal “femminile” (inteso come concetto filosofico) si disperde nei rivoli scontati di uno sconquassante fantasy-horror molto prevedibile.

Salvano questa operazione cinematografica, non proprio centrata, di Darren Aronosky gli attori principali. Ed Harris mostra il suo volto segnato e preoccupante con la consueta maestria, Michelle Pfeiffer si manifesta come una orrenda versione del femminile nella sua declinazione mostruosa e satanica, Javier Bardem incarna a perfezione il prototipo dell’individuo subdolo e terrificante, mentre Jennifer Lawrence è una vera e propria apparizione divina, la sua bellezza metafisica e pittorica, destinata purtroppo a essere devastata, sembra poter salvare il genere umano dalla feroce malattia che lo sta distruggendo. Purtroppo, così non sarà.

© CultFrame 09/2017

TRAMA
Uno scrittore di successo, ma in crisi, e la sua giovane e delicata compagna si trasferiscono in una antica casa immersa nel bosco. I due cercano di condurre una vita normale: lui prova a scrivere, lei tinteggia la casa. Tutto sembra procedere normalmente fino a quando nella loro abitazione piomberà una famiglia inquietante. Sarà questo l’inizio della fine.


CREDITI

Titolo: mother! / Titolo italiano: madre! / Regia: Darren Aronofsky / Sceneggiatura: Darren Aronofsky / Fotografia: Matthew Libatique / Montaggio: Andrew Weisblum / Scenografia: Philip Messina / Interpreti: Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Ed Harris, Michelle Pfeiffer / Produzione: Protozoa Pictures – Day 6 Film Productions / Distribuzione: Twentieth Century Fox Italy / Paese: USA, 2017 / Durata: 120 minuti

SUL WEB
Filmografia di Darren Aronofsky
Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – Il sito
Twentieth Century Fox Italy

 

Condividi
Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009