Doclisboa 2017. 15° Festival Internacional de Cinema

SCRITTO DA
Claudio Panella

doclisboaDal 19 al 29 ottobre 2017, a Lisbona, si svolge la quindicesima edizione del Doclisboa, il festival codiretto da Cíntia Gil e Davide Oberto che quest’anno conta nel Concorso internazionale diciotto film provenienti da diciassette paesi diversi (di cui undici anteprime mondiali o internazionali). Tra le altre sezioni competitive, c’è quella riservata agli autori portoghesi con undici lavori in lizza e infine la sezione “Verdes Anos”, per gli esordienti prodotti in Portogallo ma realizzati in ogni angolo del globo, con ben ventuno titoli: una bella panoramica di formati, stili e modelli produttivi del cinema che indaga la realtà.

Fuori competizione, la sezione “Heart Bit” propone un’ampia rappresentativa di due dei generi più in voga tra i documentari che si rivolgono anche a un grande pubblico: quello musicale e il biopic con ritratti di Whitney Houston (Whitney ‘Can I be Me’ di Nick Broomfield e Rudi Dolezal) Marianne Faithfull (Marianne Faithfull, fleur d’âme diretto dall’attrice Sandrine Bonnaire), Bill Frisell (Bill Frisell, A Portrait di Emma Franz) e Grace Jones (Grace Jones: Bloodlight and Bami di Sophie Fiennes) ma anche del gruppo punk sudcoreano Bamseom Pirates, dei The The o della band di un certo Abel Ferrara Alive in France; non mancano inoltre omaggi a icone come Cary Grant (Becoming Cary Grant di Mark Kidel) e a figure fondamentali nella filmografia portoghese come Luís Miguel Cintra, e un focus sul cinema di Andres Veiel, con tre film tra cui il biopic su Joseph Beuys passato all’ultima Berlinale.

Se la sezione “Riscos” (New Visions) propone un mix di opere cui non manca il coraggio di portare sul contemporaneo uno sguardo formatosi nel dialogo con autori e teorici del cinema del passato – com’è il caso di registi quali Sharon Lockhart, Harmony Korine o Travis Wilkerson -, “Da terra à lua” (From the earth to the moon) offre invece una selezione delle più interessanti nuove opere che autori già riconosciuti hanno presentato durante l’anno nei maggiori festival europei: dal Concorso di Venezia arriva il notevole Ex libris di Frederick Wiseman, da Cannes Napalm di Claude Lanzmann, da Locarno Mrs. Fang (Pardo d’oro 2017) di Wang Bing affiancato dal suo precedente Bitter Money, da Berlino il ricordo del maggio 1968 di No intenso Agora di João Moreira Salles, e poi si vedranno anche An Inconvenient Sequel: Truth to Power con Al Gore ancora intento a denunciare le responsabilità umane nei cambiamenti climatici dieci anni dopo il primo capitolo, gli ultimi film di Bill Morrison, Barbet Schroeder, Denis Coté.

Da segnalare, infine, un omaggio con i due film Le moindre geste (1971) e Ce gamin, là (1976) al pedagogo francese Fernand Deligny che lavorava con giovani autistici e ispirò Il ragazzo selvaggio di Truffaut nonché le due retrospettive principali di questa nuova edizione: “Uma Outra América. O Singular Cinema do Quebeque” (Films from the Another America. The Unique Cinema of Quebec) è un focus sul cinema del Quebec con opere di autori quali Pierre Perrault e Michel Brault, Norman McLaren e Claude Jutra; l’altra importante retrospettiva è quella dedicata all’intera opera dell’autrice ceca Věra Chytilová (1929-2014), una figura di sperimentatrice sul crinale tra documentario e film a soggetto che impresse alla propria ricerca artistica un chiaro marchio femminista, rilevando le difficoltà dell’emancipazione delle donne negli anni del socialismo reale. Le recentissime elezioni a premier del paese vinte dal populista Babis, detto il “Trump di Praga” e che non esclude alleanze con le destre xenofobe, consigliano di prestare nuova attenzione al ruolo della Repubblica ceca contemporanea nel delicato quadro politico dell’Est Europa oltre che al suo recente passato raccontato da Chytilová.

Per dieci giorni, si apre dunque a Lisbona una finestra sul mondo. Il fatto che il programma di quest’anno non annoveri opere italiane è un dato forse casuale ma che può far riflettere sulle alterne fortune del così detto “cinema del reale” nostrano.

© CultFrame 10/2017

SUL WEB
Doclisboa – Il sito. Tutti i dettagli sul festival e il programma completo

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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