Musica e Cinema a Torino con Seeyousound IV e la mostra #SoundFrames

SCRITTO DA
Claudio Panella
Frame tratto da Ryuichi Sakamoto: Coda di Stephen Schible
Frame tratto da Souvenir di Bavo Defune

Frame tratto da Souvenir di Bavo Defune

La quarta edizione di Seeyousound – International Music Film Festival di Torino (dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018) sancisce la buona riuscita del progetto diretto da Maurizio Pisani che in poco più di due anni ha saputo stringere una forte collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e trovare il sostegno di molti altri partner e sponsor privati (gli organizzatori ne dichiarano ben 46).

La cooperazione con il Museo del Cinema, oltre che nell’aver dato al festival come sale principali quelle del Cinema Massimo, si esprime quest’anno nella coincidenza tra l’avvio della assegna e l’inaugurazione di #SoundFrames. Cinema e musica in mostra, un percorso espositivo che riempirà gli spazi della Mole Antonelliana fino al 7 gennaio 2019, punteggiata per un intero anno di incontri ed eventi a tema musicale.

Anche la serata inaugurale di Seeyousound IV, venerdì 26 gennaio, è stata curata dal Museo Nazionale del Cinema con la proiezione del film muto Ingeborg Holm di Victor Sjöström, proiettato in versione restaurata in 2K dallo Svenska Filminstitutet-Cinemateket e musicato dal vivo da Corrado Nuccini, Iosonouncane ed Enrico Gabrielli.

Frame tratto da Testimony di Tony Palmer

Frame tratto da Testimony di Tony Palmer

Per quanto riguarda il festival, questo si svolge proponendo dieci giorni di visioni e ascolti sia sul grande schermo sia dal vivo. Le sezioni competitive diventano quattro, distinguendo il concorso documentari Long Play Doc e quello lungometraggi Long Play Feature. Tornano poi i concorsi cortometraggi, 7inch, e videoclip, Soundies. Tra le altre novità del 2018, la prima retrospettiva concepita dal Seeyousound, in realtà un omaggio composto di tre film al regista inglese Tony Palmer, che è anche tra i giurati che dovranno assegnare il premio al miglior Documentario. Da più di mezzo secolo, Palmer è autore di lungometraggi in cui la musica è sempre al centro sia che si tratti di documentari sia che siano opere di finzione basate su figure reali come Testimony (1987) con Ben Kingsley nei panni di Dmitri Shostakovich. A Torino si vedranno anche Bird On A Wire (1974), in cui Palmer segue un tour di Leonard Cohen del 1972 e che si riteneva fosse andato perduto da oltre quarant’anni ma è invece stato ritrovato e riportato anche in sala nel 2017, e All My Loving (1968), frutto di una collaborazione con John Lennon, e dedicato alla scena rock‘n’roll e alle sue istanze politiche nella seconda metà degli anni Sessanta.

Frame tratto da Ryuichi Sakamoto: Coda di Stephen Schible

Frame tratto da Ryuichi Sakamoto: Coda di Stephen Schible

Con la sezione Into the Groove, anche il Music Film Festival torinese offre da questa quarta edizione un programma di anteprime di film di richiamo per un pubblico più ampio, che in certi casi avranno poi una distribuzione nel nostro paese. Tra i titoli più attesi, England Is Mine di Mark Gill sulla giovinezza di Steven Patrick Morrissey tra il 1976 al 1982, cioè fino all’anno dell’incontro con il chitarrista Johnny Marr con il quale darà vita agli Smiths; Souvenir di Bavo Defurne con Isabelle Huppert che interpreta Liliane, una ex-cantante che negli anni Settanta arrivò seconda dietro agli ABBA all’Eurovision Song Contest; Ryuichi Sakamoto: Coda di Stephen Schible, visto in settembre a Venezia; Barbara di Mathieu Amalric, premiato allo scorso festival di Cannes, con Jeanne Balibar e l’attore/regista che, meta-cinematograficamente, sta realizzando un biopic sulla “dame brune” della canzone francese Barbara, scomparsa vent’anni fa e a cui la Philarmonie di Parigi ha dedicato in questi mesi una grande mostra appena terminata.

In Rising Sound – Radioactivity, sono invece programmati incontri e proiezioni rivolti a temi più sociali con un focus sull’universo radiofonico che vedrà tra l’altro un dibattito intorno al libro Sette tesi sulla magia della radio del conduttore e scrittore Massimo Cirri. Proprio il Circolo dei lettori di via Bogino ospita per tutto il festival Casa Seeyousound con quotidiani incontri, conferenze stampa e performance dal vivo. Tra queste, il Kraftwerk Day previsto il 3 febbraio in omaggio ai quarant’anni dell’album The Man-Machine dei Kraftwerk. L’omaggio si aprirà il 25 gennaio al Circolo Amantes con una mostra concepita da Paolo Campana e Gianluca Pandullo. All’Amantes, ogni sera sono previsti djset e altri appuntamenti. E si ritornerà infine nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana domenica 4 febbraio per una tappa speciale della serie Trasmission – realizzata negli ultimi mesi dall’Aiace al Magazzino sul Po – in cui il critico musicale Alberto Campo, in veste di MJ (Movie-Jockey), presenta e commenta spezzoni di film con colonne sonore più e meno celebri. Il tutto nella cornice dell’esposizione #SoundFrames che ripercorrendo le molteplici contaminazioni tra cinema e musica dai tempi dal muto a oggi si propone – film dal nome dotato di hashtag – di attrarre sempre più pubblico giovane al Museo Nazionale del Cinema: una ricetta che è la stessa di SYS, in equilibrio tra cultura e mercato, come da sempre la musica pop.

© CultFrame 01/2018

INFORMAZIONI
Seeyousound – International Music Film Festival di Torino – 4a edizione / Direttore: Maurizio Pisani
Dal 26 gennaio al 4 febbraio 2018
Proiezioni: Multisala Cinema Massimo / Via Verdi 18, Torino / Telefono: 011.8138574.
Biglietti: Intero: € 6,50 – Ridotto: € 4,50 / inaugurazione: Intero: € 8,00 – Ridotto: € 6,00 / Abbonamento giornaliero: Intero: € 16,00 – Ridotto: € 12,00 / Abbonamento otto giorno: Intero: € 48,00 – Ridotto: € 40,00 / Ridotti: Over 60 e studenti universitari, soci Aiace, abbonati GTT, Feltrinelli

SUL WEB
Seeyousound, Torino

 

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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