C’est la vie – Prendila come viene. Un film di Olivier Nakache e Eric Toledano

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Olivier Nakache e Eric ToledanoNon v’è alcun dubbio che le commedie cinematografiche più brillanti e acute degli ultimi anni siano giunte dalla Francia. Prova ulteriore di quanto appena affermato è C’est la viePrendila come viene, film scritto e girato da Olivier Nakache ed Eric Toledano. Si tratta di un’opera che si manifesta come una sorta di esempio conclamato della capacità dell’industria filmica francese di elaborare prodotti altamente commerciali nell’ambito di un processo creativo di notevole spessore, sotto tutti i punti di vista (anche quello artistico).

In questo caso la commedia diviene un enorme territorio di elementi nel quale confluiscono in maniera armoniosa gioia e dolore, divertimento e tristezza, caos e riflessione, comicità e amarezza, semplicità e complessità. Come nelle migliori tradizioni di questo genere, C’est la vie – Prendila come viene è, dunque, un lavoro dalle mille facce, dai numerosi risvolti.

Lo spettatore si trova in presenza di un pirotecnico meccanismo narrativo-visuale in cui tutto appare esattamente al suo posto. Non una battuta di troppo, non un’esagerazione priva di senso, nessuna forma di eccesso fine a se stessa. Ogni fattore del film è perfettamente collocato nel suo spazio, tutto per consentire alla vicenda di ingigantirsi, di esplodere e di ricomporsi magicamente in un finale speranzoso ma non smielato.

Stupisce la straordinaria abilità del duo Nakache/Toledano non solo di imbastire una storia corale in modo equilibrato e allo stesso tempo spumeggiante, ma anche di avere sempre sotto controllo la gestione espressiva e comunicativa degli spazi e degli ambienti, grazie a una miriade di inquadrature costantemente al servizio dell’evoluzione della vicenda e della mutazione interiore dei personaggi. Il tutto sostenuto da un fitto intreccio sonoro elaborato dal jazzista- contrabbassista israeliano Avishai Cohen, il quale con la sua architettura musicale ha contribuito a erigere il ritmo sfrenato del racconto.

Olivier Nakache e Eric ToledanoQuest’operazione estremamente complicata è stata possibile anche grazie a un cast veramente notevole. Su tutti giganteggia in maniera indiscutibile Jean-Pierre Bacri, nei panni del nevrotico ma umanissimo (e profondamente buono) Max Angeli, proprietario e deus ex machina di una ditta che organizza grandi ricevimenti di matrimonio in luoghi prestigiosissimi. Bacri ha mostrato ancora una volta la sua grandissima abilità nell’arte della recitazione, e non solo attraverso l’uso voce. I suoi sguardi, le sue espressioni, i suoi gesti, i suoi meravigliosi tempi comici hanno consentito a C’est la vie – prendila come viene di non avere mai cedimenti e cadute di stile.

Intorno a questo autentico pilastro alcuni interpreti/comprimari di eccellente livello: Jilles Lellouche nei panni dello squinternato cantante da matrimoni soprannominato James, Hye Haidara nel ruolo di una nervosissima Adèle (vice di Max Angeli), Jean-Paul Rouve interprete di Guy, un fotografo dissennato che non lavora più con nessuno e Alban Ivanov che recita nella parte di Samy, un cameriere improvvisato e pasticcione.

Tra i passaggi più esilarati del film, quello in cui il problematico vocalist James intona in un italiano decisamente fantasioso e grottesco un famoso brano di Eros Ramazzotti sostenendo di cantare il brano in un dialetto del sud dell’Abruzzo.

© CultFrame 11/2017 – 02/2018

TRAMA
Max Angeli ha una ditta che porta avanti da tanti anni. Organizza ricevimenti di matrimonio in residenze lussuose. Il suo gruppo di lavoro è sempre lo stesso: tutti si conoscono a perfezione, tutti litigano con tutti. Un giorno Max porta la sua brigata di lavoro in un castello del 1600. La sera c’è una festa di matrimonio di una coppia molto snob e antipatica. Durante la serata, ovviamente, ne capiteranno di tutti i colori.


CREDITI

Titolo: C’est la vie – Prendila come viene / Titolo originale: Le sens de la fête / Regia: Olivier Nakache, Eric Toledano / Sceneggiatura: Olivier Nakache, Eric Toledano / Fotografia: David Chizallet / Montaggio:  Dorian Rigal-Ansous / Scenografia: Nicolas de Boiscuillé / Musiche: Avishai Cohen / Interpreti: Jean-Pierre Bacri, Hye Haidara, Jilles Lellouche, Jean-Paul Rouve, Alban Ivanov, Vincent Macaigne, Suzanne Clement / Produzione: Gaumont, Quad Productions / Distribuzione: Videa / Paese: Francia, Canada, Belgio / anno: 2017 / Durata: 115 min

SUL WEB
Filmografia di Olivier Nakache
Filmografia di Eric Toledano
Festa del Cinema di Roma – Il sito
Videa

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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