La fotografia è stata parte integrante del vasto programma di mostre della Flowers Gallery fin dall’inizio. Fondata negli anni ’70, Flowers fu una delle prime gallerie ad aprire nell’East End londinese e ancora oggi è una delle più grandi gallerie commerciali della città. In un momento politicamente incerto come quello che vede l’imminente uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la Flowers Gallery mette in mostra gli ultimi lavori del fotografo inglese Simon Roberts, dal titolo: Merrie Albion – Landscape studies of a Small Island.
Roberts è nato e cresciuto in Surrey e, per realizzare le sue foto, ha esplorato in lungo e in largo il Regno Unito, sempre attratto da un leitmotif di impercettibili variazioni, da feste di quartiere a raduni politici, da manifestazioni nostalgiche alla cronaca quotidiana.
Non è semplice puntare l’obiettivo su se stessi, tantomeno sulla propria nazione, specialmente in un momento come questo, dove alto è il rischio di venire strumentalizzati o di creare ulteriori attriti.
Ma le fotografie di Roberts ci raccontano Albione rifacendosi alla tradizione del quadro di paesaggio vittoriano, donando a composizioni e temi disparati, una leggerezza armoniosa e dai colori pastello. Ne scaturisce il ritratto di un popolo insulare, a tratti diffidente, adeso all’idea di un passato glorioso e glorificato, pervaso da un sentimento nostalgico, pullulante di contraddizioni. Il fotografo resta imparziale quanto basta, per registrare gli eventi, senza giudicarli, sebbene, a tratti, gli scatti tradiscano uno sguardo ironico o di simpatia.
L’eccellenza dei vecchi tempi che (non) furono si materializza in un gruppo di personaggi attempati, in costumi da bagno ottocenteschi, che si avventurano allegramente nel mare grigiognolo della cittadina balneare di Broadstairs, dove ogni anno si celebra il Dickens Festival. Anche il vicinato del quartiere popolare sceso davanti casa per celebrare il Giubileo della Regina (2012), tra bandierine e piatti di carta, rivela la stessa fascinazione per un passato nostalgico, incarnato nella vecchia signora, vestita color pesca, con tanto di cappellino, che, seduta alla fine del tavolo, guarda lontano. Le contraddizioni sono anche nel territorio, tra metropoli e città dal passato industriale e una larga porzione di aree rurali, dove si svolgono ancora fiere del bestiame, gare di abilità, picnic o raduni rock.
C’è discordia e unità in un paese ormai multiculturale. A Bristol, in una strada dalle case multicolori, si avvicendano persone ed automezzi. SI celebra Eid al-Fitr, la fine del Ramadan e la moschea si perde nell’arcobaleno delle facciate tutte uguali. A Croydon si celebra la cultura asiatica nella fiera dell’International Mela, un gruppo di famiglie riposa tra balle di fieno ed un piccolo luna park, tra elementi che invece sono la quintessenza della cultura inglese, dagli ombrelli alla borsa della spesa del Marks & Spencer, fino alle nuvole nel cielo. Roberts, novello John Constable, si attarda a dipingere un ritratto, solo in superficie rassicurante, di una nazione melting pot, sul cui orizzonte si profilano i nembi della Brexit e lo scheletro annerito della Grenfell Tower.
Una nazione di tensioni sociali, tra aumenti delle tasse universitarie, tagli ai finanziamenti, violenze e vandalismi. Una nazione fortemente radicata ed influenzata dal paesaggio, modellata dal vento e dal tempo, tra gioie e drammi, edifici monotoni e prati verde smeraldo, su cui impera la teatralità delle nuvole.
Alla mostra di Simon Roberts, che resterà aperta fino al 10 marzo 2018, si accompagna una monografia dallo stesso titolo, progettata da Ben Weaver e pubblicata da Dewi Lewis, con il supporto di The Incite Project.
© CultFrame 03/2018
INFORMAZIONI
Mostra: Simon Roberts. Merrie Albion. Landscape Studies of a Small Island
Dal 19 gennaio al 10 marzo 2018
Flowers Gallery / 82 Kingsland Road, Londra / Telefono: +44(0)20.7920.7777
Orario: martedì – sabato 10.00 – 18.00
SUL WEB
Il sito di Simon Roberts
Flowers Gallery, Londra