La fama può avere innumerevoli “effetti collaterali”: lo sa bene la protagonista del nuovo film di Polanski, Delphine de Vigan, celebre scrittrice francese di mezza età caduta in una profonda crisi a causa del suo ultimo, controverso best-seller mondiale. Nel libro l’autrice affronta la dolorosa storia della sua famiglia in maniera così esplicita da venire accusata di essersi messa (fin troppo) a nudo per soldi. Come se ciò non bastasse, Delphine deve anche fare i conti con un blocco creativo che le impedisce di continuare a scrivere.
Il disagio della protagonista appare evidente sin dall’incipit, in cui la vediamo autografare distrattamente le copie del romanzo ai suoi ammiratori in una libreria di Parigi. Il clima, infatti, è tutt’altro che disteso: alcuni fan si rivolgono alla loro beniamina con un entusiasmo spropositato, famelico, che finisce per infastidirla e turbarla.
Ma in questo caos qualcuno sembra distinguersi dagli altri: si tratta di una giovane ed elegante donna, Leila, dal cui fascino Delphine rimane subito soggiogata. Le due cominciano a frequentarsi, diventando ben presto quasi inseparabili. La protagonista arriva persino a considerare Leila una figura indispensabile, sulla quale poter sempre contare per avere consigli e dare sfogo ai propri tormenti. I lati oscuri della ragazza, però, non tardano a venire allo scoperto, e Delphine inizia a guardare la sua “salvatrice” con sospetto…
È a questo punto che Polanski dimostra di saper conferire stimolanti sfumature e ambiguità al complesso rapporto fra i due personaggi. Per la donna Leila diviene una presenza tanto sfiancante quanto irrinunciabile: Delphine vede infatti nell’amica una (caotica) fonte di ispirazione che potrebbe darle l’energia necessaria per scrivere un nuovo romanzo. La protagonista, però, non si rende veramente conto di avere a che fare con una “musa” ossessiva e, forse, pericolosa…
Il regista invece non convince affatto quando gli eventi prendono una piega piuttosto inquietante e a dir poco movimentata. Nella seconda parte del film si impongono numerose sequenze dai tratti horror, ma, al contempo, troppo patinate per risultare davvero visionarie: ci troviamo infatti di fronte a scene girate con un’estetica pubblicitaria torbida e ammiccante, lontane della sana, allucinata brutalità di capolavori come Repulsion (1965), Rosemary’s Baby (1968) e L’inquilino del terzo piano (1976). Perché, poi, lasciare che una frenesia senza forza, da dozzinale thriller, prevalga sul volto discreto e tormentato di Delphine e, soprattutto, sull’ambiguo personaggio magistralmente interpretato da Eva Green?
Non soltanto, insomma, Polanski affronta qui temi tutt’altro che originali – le inquietudini di un artista, i tortuosi percorsi del processo creativo, le conseguenze talvolta deleterie del successo – , ma lo fa anche in maniera nel complesso banale, senza compiere scelte stilistiche precise, sorpredenti. Manca quell’atmosfera sottilmente malata, in bilico fra realtà e incubo che aveva caratterizzato i film del cineasta sin dagli esordi. A simili, preziose visioni, però, Polanski ci ha disabituato ormai da anni.
© CultFrame 03/2018
TRAMA
Delphine de Vigan è una celebre scrittrice francese di mezza età. Il successo del suo ultimo romanzo, in cui racconta la storia della sua famiglia, l’ha fatta precipitare in una profonda crisi. Molti lettori la accusano infatti di essersi messa biecamente a nudo soltanto per vendere copie. Da tempo, inoltre, Delphine soffre di un blocco creativo che le impedisce di iniziare a scrivere un nuovo libro. Il casuale incontro con una giovane e affascinante ammiratrice, Leila, sembra però ridarle speranza. Ma chi è veramente Leila? E che cosa vuole da Delphine?
CREDITI
Titolo: Quello che non so di lei / Titolo originale: D’après une histoire vraie / Regia: Roman Polanski / Sceneggiatura: Olivier Assayas, Roman Polanski, tratto da Da una storia vera di Delphine de Vigan / Fotografia: Pawel Edelman / Montaggio: Margot Meynier / Musica: Alexandre Desplat / Scenografia: Jean Rabasse / Interpreti: Emmanuelle Seigner, Eva Green, Vincent Perez, Dominique Pinon / Produzione: Wassim Béji / Paese: Francia, 2017 / Distribuzione: 01 Distribution / Durata: 110 minuti.
SUL WEB
Sito ufficiale del film D’après une histoire vraie (Quello che non so di lei) di Roman Polanski
Filmografia di Roman Polanski
01 Distribution