Il protagonista di questo nuovo lungometraggio del rumeno Corneliu Porumboiu è Laurențiu Ginghină, un amico d’infanzia del fratello del regista, che anch’egli conosce fin da ragazzo. Nelle due prime sequenze del film, un Laurențiu ormai più che quarantenne rivive di fronte alla camera – nei luoghi stessi in cui si verificarono – due scene primarie che hanno segnato la sua esistenza: nella prima, lui e il regista si trovano nel campetto di calcio dove uno scontro di gioco ha procurato al giovane Laurențiu una frattura scomposta e mal curata a una gamba, spezzando così anche il suo sogno di diventare guardia forestale; nella seconda, l’uomo racconta nei locali di una piccola fabbrica, oramai abbandonata, come a cavallo della caduta del comunismo si sia ritrovato a fare l’operaio per pagarsi gli studi: sempre sofferente a causa dei dolori alla gamba, gli venne riscontrata una nuova frattura dopo che nella sera di Capodanno del 1988 si dovette trascinare per chilometri dal lavoro a casa poiché aveva perso l’ultimo bus a fine turno.
La biografia di Laurențiu si interrompe qui – ma verrà ripresa più avanti – per portare lo spettatore di fronte a una lavagna magnetica, con il protagonista che illustra a Porumboiu la teoria per cui il regista ha scelto di tornare nella sua città natale, Vaslui, e dedicargli un intero film: Laurențiu ha infatti elaborato una serie di regole alternative per lo sport del calcio che potrebbero evitare la situazione di gioco nella quale è rimasto vittima dell’incidente che ne ha segnato la vita, ‘liberando’ il pallone e facendolo circolare sul campo molto più rapidamente di quanto accade con le norme attualmente approvate dalla FIFA. La missione di cui si è incaricato lo ha portato anche a volare in Inghilterra per un’audizione con i vertici della Federazione Internazionale suscitando la curiosità di quell’apparato che governa una mole di affari spropositata e si conferma ricettivo a ogni possibile incremento della ‘spettacolarizzazione’ del Football.
Come già in Al doilea joc (The Second Game) – il precedente documentario di Porumboiu, anch’esso presentato al Forum della Berlinale nel 2014, e dedicato a una partita giocata nel 1988 rivista su di una vecchia vhs dal regista insieme al padre che all’epoca ne fu l’arbitro – in Fotbal infinit si parla quindi molto di calcio, e da una prospettiva inedita, ma il cuore del film si rivela presto un altro. Se la teoria di Laurențiu non supera un tentativo d’applicazione su un campetto indoor di fronte alle telecamere del regista, e si smarrisce in aggiornamenti continui, ciò che emerge potentemente dal film è una pulsione utopica. Nella lunga sequenza centrale realizzata nell’ufficio in cui Laurențiu lavora come impiegato comunale, insoddisfatto, si compone il ritratto – dalla portata generazionale – di un ragazzo cresciuto sotto il regime di Ceauscescu che decide di trasferirsi negli USA e sta per riuscirci alla vigilia dell’11 settembre 2001, dopo di che il sogno dell’emigrazione si converte nell’ennesimo scacco; ma Laurențiu non smette di compararsi a Peter Parker o a Clark Kent, pronto a trasformarsi nel supereroe che rivoluzionerà il gioco più praticato nel mondo.
E le due sequenze finali, quando l’arzigogolato esperimento di riforma calcistica non sembra avere più niente da dire e il regista segue stancamente il protagonista a casa del padre, sono invece ulteriormente rivelatorie dell’alveo familiare e delle tensioni filosofiche di un’umanità a lungo frustrata da un regime, politico ed economico, che va però anche oltre il racconto della nazione rumena. Lasciando aperta ad alternative la via in apparenza così stretta delle nostre società contemporanee. D’altronde, come la vita, il calcio è uno sport in cui si segna molto poco, ma tra i più imprevedibili fino all’ultimo minuto.
© CultFrame 04/2018
TRAMA
Laurențiu Ginghină, un impiegato comunale rumeno, ha in mente da tempo una riforma delle regole del calcio che potrebbe rivoluzionare lo svolgimento di uno dei giochi più amati nel mondo.
CREDITI
Titolo: Fotbal infinit (Infinite Football) / Regia: Corneliu Porumboiu / Interpreti: Laurențiu Ginghină, Corneliu Porumboiu / Sceneggiatura: Corneliu Porumboiu / Fotografia: Tudor Mircea / Montaggio: Roxana Szel / Produzione: 42 Km Film / Romania, 2018 / Distribuzione internazionale: MK2 Films / Durata: 70 minuti.
SUL WEB
CULTFRAME. Cinéma du Réel. 40. Festival Internazionale del cinema documentario
Filmografia di Corneliu Porumboiu
Cinéma du réel – Il sito