La truffa dei Logan ⋅ Un film di Steven Soderbergh

SCRITTO DA
Maurizio G. De Bonis

Prendi il progetto di un furto quasi impossibile da eseguire in una circostanza assolutamente non credibile. Affidalo a una banda improvvisata, malridotta e pasticciona. Rendi i criminali in questione dei simpatici bonaccioni ed edifica una vicenda totalmente improponibile. Condisci il tutto con una potente dose di profonda provincia americana. Insaporisci ulteriormente con un’iniezione di ritmo. Se farai così otterrai un prodotto cinematografico in grado di attirare un gran pubblico e di catturare la benevolenza di gran parte della critica. Se poi dietro la macchina da presa ci metti Steven Soderbergh puoi stare sicuro: il gioco è fatto.

Ebbene, quella che abbiamo appena stilato è una ricetta produttiva che può consentire senza ombra di dubbio di costruire un film dall’enorme potenziale commerciale. Certo, poi è necessario attendere la risposta al botteghino (che a volte può riservare sorprese), ma un porto sicuro indubbiamente lo si potrà raggiungere. E si tratta proprio della ricetta che è alla base di La truffa dei Logan (Logan Lucky), lungometraggio che oltre alla regia del già citato Steven Soderbergh (che cura anche direzione della fotografia e montaggio) si avvale della presenza nel cast di Adam Driver, Daniel Craig, Katie Holmes e Hilary Swank.

Storia di un furto pirotecnico, assurdo e al limite dell’incredibile, questo lavoro filmico è sostenuto dalla mano sicura di Soderbergh che evidentemente in questo genere di film si trova proprio a suo agio (vedi la sua trilogia cosiddetta Ocean’s). Nessuna sorpresa dal punto di vista della forma e dell’architettura visuale dell’opera, quindi, anche se La truffa dei Logan non è certamente paragonabile alle sue migliori prestazioni d’autore: il dittico dedicato al Che del 2008 e il precedente (straordinario) Bubble del 2005.

Logan Lucky molto probabilmente raggiungerà i suoi obiettivi industriali (anzi, glielo auguriamo), proprio perché soddisferà un pubblico di bocca buona voglioso di ritmo e divertimento. La realtà è che presenta alcuni difetti veramente macroscopici, in particolar modo per quel che riguarda la costruzione della vicenda. Era tempo, infatti, che non vedevamo un’opera filmica incentrata su una sceneggiatura così sbrigativa e approssimativa. Per non dire: confusa e caratterizzata da giganteschi vuoti.

È vero che il cinema (commerciale/d’azione) è basato sul concetto di finzione, ma quando la finzione si spinge oltre il verosimile il risultato finale non può che essere estremamente deludente.

© CultFrame 11/2017 – 06/2018

Film presentato alla 12ª Festa del Cinema di Roma

TRAMA
I fratelli Logan organizzano, con un altro manipolo di soggetti non proprio affidabili, un furto molto complesso. Il gruppo decide, infatti, di rubare l’incasso di una delle corse automobilistiche più seguite d’America. Il progetto è quasi impossibile ma alla fine, miracolosamente, andrà in porto.


CREDITI

Titolo: Logan Lucky / Regia: Steve Soderbergh / Sceneggiatura: Rebecca Blunt / Fotografia: Steven Soderbergh / Montaggio: Steven Soderbergh / Musiche: David Holmes / Scenografia: Howard Cummings / Intepreti: Adam Driver, Daniel Craig, Katie Holmes, Hilary Swank / Produzione: Trans-Radial Pictures, Free Association / Distribuzione: Lucky Red / Anno: 2017 / Paese: USA / Durata: 119 min.

SUL WEB
Sito ufficiale del film Logan Lucky (La truffa dei Logan) di Steven Soderbergh
Filmografia di Steven Soderbergh
Festa del Cinema di Roma – Il sito
Lucky Red

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Maurizio G. De Bonis

Maurizio G. De Bonis è critico cinematografico e delle arti visive, curatore, saggista e giornalista. È direttore responsabile di Cultframe – Arti Visive, è stato direttore di CineCriticaWeb e responsabile della comunicazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Insegna Cinema e immagine documentaria e Arti Visive Comparate presso la Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato libri sulla fotografia contemporanea e sui rapporti tra cinema e fotografia (Postcart), sulla Shoah nelle arti visive (Onyx) e ha co-curato Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio). Ha fondato il Gruppo di Ricerca Satantango per il quale ha curato il libro "Eufonie", omaggio al regista ungherese Bela Tarr. È Vice Presidente di Punto di Svista - Cultura visuale, progetti, ricerca.

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