Acusada. Un film di Gonzalo Tobal. 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Concorso

SCRITTO DA
Silvia Nugara

Gonzalo TobalDolores, interpretata dalla pop star argentina Lali Espósito, è una ventenne accusata di aver accoltellato a morte la propria amica del cuore Camila. Non ci sono prove schiaccianti a suo carico ma una serie di indizi e, soprattutto, un ingombrante movente possibile. Infatti, tre mesi prima di essere assassinata, Camila aveva girato e diffuso un video hard di Dolores. Acusada è un legal drama che racconta un’educazione morale e sentimentale nell’era della post-verità e di youporn.

Dolores e le sue amiche sono in quella stagione della vita in cui, come cantano gli Zombies in una scena del film, l’amore scorre impetuoso e le mani danno piacere. Tuttavia, quest’inno dei figli dei fiori risuona beffardamente in un film in cui ogni forma di “amore” è marcia. Gonzalo Tobal non usa la musica per descrivere un tempo o un ambiente ma incorpora alcune canzoni nella fibra del film, per esempio, in tutti i flashback sulla scena del delitto rimbomba il riff asfissiante di Eyes without a face di Billy Idol ed è fin troppo chiaro che si riferisce ai tanti occhi senza volto che si consumano su clip porno come quello che ha rovinato la vita di Dolores, bramano dettagli sui casi di cronaca nera come il suo o si appassionano alle vicende dell’ennesimo animale selvaggio avvistato nei sobborghi di una grande città (in questo caso un puma).

Gonzalo Tobal

La bellezza di plastica della protagonista e le labbra al botox dell’attrice che ne interpreta la madre (lnés Estévez), incarnano un mondo in cui non c’è scampo all’artificio e non è più possibile distinguere il reale dall’illusorio, in cui tutto è una performance, il processo è una messa in scena per la quale è necessario prepararsi ripetendo delle battute, senza parlare dei copioni preparati per rendere dichiarazioni alla stampa, rigorosamente scandalistica, rappresentata dalla figura del giornalista tv Mario, cameo parodico di Gael Garcia Bernal alle prese con l’accento argentino.

I genitori sono disposti a proteggere Dolores anche a costo di mentire alla giustizia e a se stessi, quasi che i figli fossero un patrimonio su cui si è investito troppo per rischiare il fallimento (“se dopo tutto quello che abbiamo fatto ti dichiarano colpevole, tu non sei più mia figlia”). E in tutto questo, la ragazza, che è corrotta come i tempi che vive ma ancora non totalmente, fa i conti con un senso di colpa che la spinge a violare continuamente il cordone difensivo che avvocato e parenti le costruiscono attorno. Acusada è un buon prodotto di intrattenimento che indaga la non coincidenza tra senso di colpa e colpevolezza attraverso la vicenda di un personaggio che simboleggia l’innocenza impossibile delle nuove generazioni.

© CultFrame 09/2018

TRAMA
Dolores è accusata di aver ucciso la sua amica del cuore. In attesa del processo, mentre il suo avvocato e la sua famiglia fanno di tutto per aiutarla a provare la propria innocenza, Dolores rischia di compromettere la propria posizione.

CREDITI
Titolo: Acusada / Regia: Gonzalo Tobal / Sceneggiatura: Gonzalo Tobal, Ulises Porra Guardiola / Montaggio: Alejandro Carrillo Penovi / Fotografia: Fernando Lockett / Musica: Rogelio Sosa / Interpreti: Leonardo Sbaraglia, Lali Espósito, Inés Estevez, Daniel Fanego, Gerardo Romano, Gael García Bernal

SUL WEB
Filmografia di Gonzalo Tobal
Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – Il sito

 

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Silvia Nugara

Silvia Nugara ha un dottorato di Linguistica Francese e i suoi interessi ruotano attorno alle relazioni tra il linguaggio e la costruzione della realtà sociale, con particolare riferimento agli immaginari e ai discorsi relativi alle soggettività di genere. Attualmente è redattrice di Punto di Svista e Cultframe - Arti visive.

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